Veduta della mostra «Abruzzo Contemporaneo», Palazzo ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo, 2024.

Foto Giulia Pontoriero

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Veduta della mostra «Abruzzo Contemporaneo», Palazzo ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo, 2024.

Foto Giulia Pontoriero

Contemporanea a Tagliacozzo si fa in tre

Una selezione di autori internazionali, un’antologica di artisti abruzzesi e i finalisti di Contemporanea Prize 2024 nello storico Palazzo Ducale Orsini-Colonna

Nella splendida cornice del Palazzo ducale Orsini-Colonna di Tagliacozzo torna (fino al 10 settembre) la manifestazione «Contemporanea» con una doppia, anzi tripla, esposizione a cura di Cesare Biasini Selvaggi. Per l’edizione 2024, infatti, il fondatore Emanuele Moretti e il sindaco Vincenzo Giovagnorio hanno affidato al curatore romano e direttore editoriale di Exibart l’incarico di realizzare, come ci ha raccontato in un’intervista lo stesso Biasini Selvaggi, «due mostre che rappresentassero, da un lato, una finestra aperta sul mondo, sulla pittura internazionale tra Occidente e Oriente, dall’altro, un focus sulla ricerca emergente delle artiste e degli artisti abruzzesi under quaranta».

Sono nate così «La pittura del presente» e «Abruzzo contemporaneo»: la prima realizzata con la collaborazione delle gallerie Tube Culture Hall di Milano e Andrea Festa Fine Art di Roma e frutto di una selezione «avvenuta su base geografica, per offrire una panoramica multifocale della ricerca di pittori e pittrici attivi in diverse latitudini del globo, per lo più mid-career, individuati tra coloro che hanno partecipato a mostre pubbliche, che sono rappresentati da una galleria privata, e che soprattutto hanno sviluppato una sana indifferenza verso il concetto d’innovazione a oltranza», e la seconda organizzata grazie all’attività di scouting che il curatore svolge da anni (ricordiamo il suo focus biennale dal titolo «222. Artisti emergenti su cui investire») e incentrata su artisti «originari dell’Abruzzo, nati tra la metà degli anni Ottanta e la metà del decennio seguente, [che] praticano linguaggi e ricerche molto diversi, ma che pur operando oggi per lo più in altre regioni oppure con successo all’estero, sono accomunati da una spiccata identità “forte e gentile”, la grande eredità etica della loro terra d’origine, mai dimenticata o sopita».

Tra gli artisti internazionali si segnalano i nomi di Aisha Christison (1989, Inghilterra), Emiliana Henriquez (1986, El Salvador), Yann Leto (1979, Francia), Sofia Muljat (1999, Argentina), Matt Phillips (1979, USA), Sophie Ullrich (1990, Svizzera) e Xu Yang (1996, Cina).

Di grande interesse è sicuramente la panoramica sugli artisti abruzzesi, anche perché la Regione, come ha dichiarato lo stesso Biasini Selvaggi, è «uno dei cantieri più fervidi del contemporaneo quanto poco o mal comunicato, peraltro non solo in questo ambito». Meritano perciò di essere citati tutti i partecipanti: Francesco Alberico (1996), Giuditta Branconi (1998), Simone Camerlengo (1989), Matteo Capriotti (1996), Beatrice Celli (1992), Francesco Ciavaglioli (1983), Serena Ciccone (1995, L’Aquila), Alessandro D’Aquila (1989), Daniele Di Donato (1995), Daniele Di Girolamo (1995), Elio Di Paolo (1989), Silvia Mantellini Faieta (1992), Emanuele Moretti (1988), Gioele Pomante (1993), Maura Prosperi (1996), Sofia Ricciardi (1985), Letizia Scarpello (1989), Eliano Serafini (1991), Davide Serpetti (1990). Nonostante una lieve preponderanza di artisti pescaresi (molti di loro formatisi però all’Accademia dell’Aquila) tutte le province sono ben rappresentate, dimostrando una ricchezza territoriale non scontata.

Chiudono la manifestazione (ecco la terza mostra) le opere dei 10 artisti finalisti di Contemporanea Prize 2024, il concorso gratuito riservato agli artisti under 40, promosso da Comune di Tagliacozzo, dall’Associazione Culturale Arteix e da Spazio Hangar-Nuovo Laboratorio Sperimentale d’Arte. L’edizione di quest’anno, dal titolo Costruire nuovi mondi, ha visto come vincitori Vaste Programme (duo formato da Giulia Vigna e Leonardo Magrelli nel 2017, Roma) e Sofia Ricciardi (1985, Pescara) che si sono aggiudicati i premi in denaro per un valore complessivo di 2mila euro. Ad Antonio Barbieri (1985, Rho, Milano) è stata invece assegnata una residenza d’artista a Treviso della durata di un mese presso 21 Gallery di Alessandro Benetton.

 

 

 

 

 

 

Silvano Manganaro, 22 agosto 2024 | © Riproduzione riservata

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