Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Rosalba Cignetti
Leggi i suoi articoliCon la mostra «Due cuori e una capanna» di Daniele Ratti, presentata alle Gallerie d’Italia – Napoli fino al 5 ottobre, Intesa inaugura all’Istituto di Candiolo – IRCCS un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte. Curata da Benedetta Donato e visibile dal 21 ottobre fino a Natale, l’esposizione all’interno del centro oncologico piemontese segna l’avvio di una programmazione culturale che intende portare arte e bellezza in un luogo di cura, per offrire a pazienti, familiari e personale sanitario occasioni di riflessione e condivisione. La mostra giunge a Candiolo grazie alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro come evento ufficiale di Life is Pink, la campagna di ottobre dedicata alla lotta contro i tumori femminili, e di Life is Blu, l’iniziativa di novembre dedicata ai tumori maschili. Sarà accompagnare da un catalogo Allemandi, i cui proventi verranno interamente devoluti alla ricerca oncologica. Il volume sarà presentato il 28 ottobre a Torino, alla Libreria Luxemburg di Galleria San Federico. Il nuovo spazio espositivo, firmato da EDERA Project di Edelfa Chiara Masciotta con il supporto tecnico di Traiano Luce e di Antiqua Restauri di Paschetto, ospiterà mostre, eventi e iniziative culturali, trasformando un ambiente clinico in un luogo aperto anche all’esperienza estetica e alla cultura. «Cultura e Arte sono da sempre alleati della cura e della ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo-IRCCS. Il benessere della persona è per noi centrale, e deve andare anche oltre l’assistenza clinica. Per questo, insieme a Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo abbiamo voluto inaugurare proprio con questa bellissima mostra un nuovo spazio espositivo, a disposizione dei pazienti e delle persone a loro vicine», ha dichiarato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
«Due cuori e una capanna» presenta una selezione delle 42 fotografie realizzate da Daniele Ratti tra il 2020 e il 2024, già esposte a Napoli, che intrecciano architetture straordinarie e storie d’amore celebri e quotidiane. Dalle icone moderne come Le Cabanon di Le Corbusier, costruito nel 1951 come dono alla moglie, alla Cupola in Sardegna progettata da Michelangelo Antonioni per Monica Vitti, fino alla villa E-1027 di Eileen Gray, ogni immagine diventa custode di un frammento di memoria e intimità. In questo intreccio di intimità familiare e disegno architettonico prende forma un viaggio fotografico che ha impegnato Ratti per quattro anni, documentando abitazioni uniche per caratteristiche progettuali e per le storie delle coppie che le hanno abitate. Portare queste immagini all’interno di un istituto oncologico significa trasformare l’arte in un dono: un invito a lasciarsi ispirare dalla forza dei legami. «Il lavoro di Daniele Ratti, la sua ricerca e le sue intriganti fotografie di luoghi esclusivi rappresentano una forma delicata e poetica di racconto», conclude Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia.