«Balena mare mare» (1964-65) di Pino Pascali

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«Balena mare mare» (1964-65) di Pino Pascali

Fumai e Scialoja ospiti di Pascali

Nell’omonima Fondazione, il lavoro del padrone di casa è valorizzato attraverso il dialogo con un vecchio amico e nuove conoscenze

Il programma della Fondazione Pino Pascali conclude il 2024 con la mostra «Chiara says Chiara» (fino al 12 gennaio), un omaggio a Chiara Fumai (Roma, 1978-Bari 2017) artista che, pur nei soli dieci anni di attività prima della prematura scomparsa, ha segnato il panorama artistico nazionale con opere considerate «un atto di rivolta contro le costrizioni, i pregiudizi e gli stereotipi annidati nel sistema di pensiero e di potere e nei meccanismi stessi del linguaggio». La retrospettiva pone a confronto pratiche e periodi diversi: performance registrate, fotografie, sculture, murales, ma anche collage, acquerelli, ricami e disegni propri dell’ultima produzione dell’artista, grazie alla collaborazione con l’Archivio Chiara Fumai, con sede a Polignano a Mare, fondato nel 2022 e diretto da Andrea Bellini e Milovan Farronato, curatori anche della mostra. Filo conduttore dell’esposizione è «la centralità dei personaggi femminili, provocatori e rivoluzionari, la lotta contro la censura e le costrizioni sociali, il concetto di sorellanza, incarnato da una pratica aperta alla collaborazione e alla prossimità con quella di altri artisti, soprattutto donne», rappresentati soprattutto dal pensiero critico di Carla Lonzi, riecheggiato fin dal titolo, e costante riferimento della pratica dell’artista, come evidente nell’installazione «Shut Up, Actually Talk» (2012) per dOCUMENTA(13) a Kassel, dove Fumai recita brani da Sputiamo su Hegel (1970) di Lonzi; ma il richiamo alla sorellanza è presente anche nell’omaggio reso a Chiara Fumai da altre artiste come Paulina Olowska, con il ritratto «The She-Ornithologist» del 2018 e Anna Franceschini con il video «Bustrofedico». Entrerà a far parte della collezione del museo invece il video «The Moustache Woman» (2007), grazie all’Archivio Chiara Fumai che sta conducendo un programma di donazioni per diffondere la presenza dell’opera dell’artista nelle collezioni delle istituzioni italiane e internazionali. 

La Fondazione inoltre, in linea con il suo programma teso alla valorizzazione della figura dell’artista, scomparso prematuramente nel 1968, promuove la mostra «Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze» (fino al 4 maggio), curata da Federica Boragina e Eloisa Morra con Antonio Frugis, primo appuntamento di una sinergia integrata tra Fondazione Pascali, Regione Puglia ed Electa per realizzare un palinsesto di iniziative che mettano in relazione Pascali con artisti con cui ha collaborato in vita. La mostra, articolata in cinque sezioni e allestita nello spazio Kursaal Santalucia di Bari, restituito alla città nel 2021 grazie a un progetto di recupero della Regione Puglia, restituisce la testimonianza del dialogo personale e artistico fra Toti Scialoja e Pino Pascali, avvenuto nell’Accademia di Belle Arti di Roma in via Ripetta e consolidato negli anni dalle comuni passioni per l’America e il Mediterraneo ma anche dalle rispettive esperienze teatrali. 

«The She-Ornithologist» (2018) di Paulina Olowska. Cortesia della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Fiorella Fiore, 17 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata

Fumai e Scialoja ospiti di Pascali | Fiorella Fiore

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