David Douglas Duncan, Pablo Picasso nella vasca da bagno il primo giorno della sua conoscenza con David Douglas Duncan, Villa La Californie, Cannes, 8 febbraio 1956 Cortesia Kunstmuseum Pablo Picasso Münster Donation David Douglas Duncan 2014 © Succession Picasso, by SIAE 2024

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David Douglas Duncan, Pablo Picasso nella vasca da bagno il primo giorno della sua conoscenza con David Douglas Duncan, Villa La Californie, Cannes, 8 febbraio 1956 Cortesia Kunstmuseum Pablo Picasso Münster Donation David Douglas Duncan 2014 © Succession Picasso, by SIAE 2024

Il Palazzo Reale di Palermo celebra Picasso

La Fondazione Federico II porta in Sicilia 84 opere e alcune rare fotografie dell’artista spagnolo più influente del XX secolo

«L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni», diceva Picasso, che di polvere, però, non sembra mai averne accumulata parecchia. Un inedito ritratto del maestro e della sua opera emerge nella grande mostra visibile al Palazzo Reale di Palermo nelle Sale Duca di Montalto dal 12 dicembre al 4 maggio. Intitolata «Celebrating Picasso. Capolavori del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster», curata da Markus Müller, direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, la mostra è parte del programma espositivo voluto dalla Fondazione Federico II, presieduta da Gaetano Galvagno, che gestisce il Palazzo Reale (da un milione di visitatori l’anno) con l’obiettivo di avvicinare sempre più persone all’arte. «Con questa mostra la Fondazione Federico II fa un altro passo avanti nell’ambizioso obiettivo di porre Palazzo Reale in rete con le più prestigiose istituzioni artistiche pubbliche e private, spingendo sullo sviluppo di relazioni internazionali che consentano scambi di conoscenza, partenariati, arricchimenti reciproci, coproduzioni di qualità. La mostra non vuole essere un semplice omaggio al maestro, ma cerca piuttosto di fornire impulsi che consentano un approccio critico e contemporaneo all’artista che è stato elevato all’Olimpo del geni», spiega Galavagno.

Gaetano Galvagno e Jean Louis Andral alla presentazione della mostra al Palazzo reale di Palermo

Una veduta della mostra a Palazzo Reale di Palermo

Il progetto è il frutto della collaborazione con il Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, museo tedesco fondato nel 1997 e dedicato alla vita di Picasso e alla sua opera, in particolare a quella litografica (ne conserva 800 stampe). «Non è una mostra generalista in cui ci si perde, c’è un equilibrio sottile tra le opere. Picasso osservava la cultura italiana, che alimentò il suo periodo neorealista dopo il Cubismo e prima del suo stesso Surrealismo. Palermo è quindi una tappa per ricordarlo», afferma Olivier Widmaier Picasso, presidente del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e nipote di Picasso. Ad arricchire il percorso espositivo, comprensivo di 84 opere tra dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche e puntesecche, vi sono inoltre prestiti provenienti dal Museo Picasso di Antibes, dal Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e dalla Galleria La Nuova Pesa di Roma, oltre che da varie collezioni private. «La mostra è un viaggio tra dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche: opere straordinarie nelle tematiche più vicine al maestro. È anche esposta una serie di fotografie rappresentative della sua vita intima e lavorativa, realizzate da David Douglas Duncan, il principale fotografo del maestro», spiegano dalla Fondazione Federico II.

David Douglas Duncan, Pablo Picasso con Daniel-Henry Kahnweiler nella Villa La Californie, Cannes, 1957 Cortesia Kunstmuseum Pablo Picasso Münster © Succession Picasso, by SIAE 2024

Picasso realizza la sua prima acquaforte a 18 anni e da allora praticherà l’incisione sperimentandone tutte le possibili tecniche fino al 1972, anno della sua prematura scomparsa. Per il celebre mercante parigino Ambroise Vollard ha realizzato nei primi decenni del Novecento un’importante quantità di lastre raffiguranti, tra l’altro, acrobati e circensi, nonché una delle serie dedicate alla figura del Minotauro, alter ego dell’artista dal carattere vulcanico, dispotico ed egocentrico, ma incredibilmente talentuoso e considerato già dai suoi contemporanei uno dei più grandi, Wassily Kandinsky diceva: «Matisse il colore. Picasso il disegno». Negli anni Quaranta, sempre in ambito incisorio, sperimenta la litografia e la zincografia e conosce la sua giovane studentessa Françoise Gilot, che diventerà presto una delle sue più raffigurate muse, insieme a Dora Maar e a Jacqueline Roque, che fa la sua comparsa nel decennio successivo insieme a soggetti come la corrida e a tecniche sperimentali come la stampa su linoleum e all’esplosione del colore, audace, dinamico, non convenzionale. 

Una veduta della mostra a Palazzo Reale di Palermo

Una veduta della mostra a Palazzo Reale di Palermo

Diviso in sezioni tematiche il percorso scandisce dunque alcuni tra i temi più rappresentativi dell’opera di Picasso, profondamente intrecciati alla sua biografia, come le muse, il soggiorno ad Antibes/Juan-les-Pins dove dipinse, tra l’altro, un «Pescatore seduto con berretto» utilizzando vernice per imbarcazioni e una tavola di compensato; e poi la colomba; i ritratti dei suoi bambini Claude e Paloma; la corrida e gli animali. Oltre alle 84 opere la mostra comprende anche una selezione di fotografie scattate dal fotografo David Douglas Duncan, grande amico di Picasso, con il quale entrò in contatto grazie a una conoscenza comune: Robert Capa. Il primo incontro tra i due è avvenuto nel 1957 a La Californie, nella casa studio di Picasso vicino a Cannes. Un incontro insolito: il pittore accolse Duncan mentre era immerso nella vasca da bagno e con tutto il suo carisma e il suo animo giocoso acconsentì immediatamente di farsi ritrarre così come si trovava da quell’uomo appena conosciuto, che diventerà presto un caro amico di famiglia. È la prima di una serie di immagini che riflettono la grande amicizia e sintonia tra Duncan e Picasso, sfociata in una serie di ritratti in parte intimi e familiari, in parte studiati dal genio del maestro catalano capaci di testimoniare «come lo spagnolo mettesse efficacemente in scena le sue idee di genio artistico davanti all’obiettivo del fotografo. Nella migliore delle ipotesi, le sessioni fotografiche erano un “pas de deux” creativo tra un fotografo di talento e l’autopromotore di grande talento Picasso», spiegano dal museo tedesco. Conclude la mostra una sezione video.  

 

 

 

Una veduta della mostra a Palazzo Reale di Palermo

Una veduta della mostra a Palazzo Reale di Palermo

Jenny Dogliani, 12 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata

Il Palazzo Reale di Palermo celebra Picasso | Jenny Dogliani

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