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Gli acquerelli di Nicola Magrin dedicati al rapporto interiore tra uomo e natura selvaggia
- Emmanuele Bo
- 05 luglio 2018
- 00’minuti di lettura


Nicola Magrin «Day lake» acquarello su carta, 2013
Il sentiero dei lupi
Gli acquerelli di Nicola Magrin dedicati al rapporto interiore tra uomo e natura selvaggia
- Emmanuele Bo
- 05 luglio 2018
- 00’minuti di lettura
Emmanuele Bo
Leggi i suoi articoliFino al 7 ottobre il Centro Saint Bénin ospita «Nicola Magrin. La traccia del racconto», mostra dedicata all’artista e illustratore milanese. Classe 1978, diplomatosi nel 2004 all’Accademia di Brera, Magrin vanta un lungo curriculum espositivo ed è un autore noto al pubblico per la sua attività d’illustratore: ha realizzato per Einaudi le copertine degli scritti di Primo Levi, per il romanzo di Paolo Cognetti Le otto montagne (Premio Strega 2017) e la copertina de Il richiamo della foresta di Jack London.
Anche nella mostra di Aosta, curata da Daria Jorioz, sono allestiti circa 70 acquerelli (unica tecnica utilizzata da Magrin) di varie dimensioni, realizzati tra il 2009 e il 2018 e dedicati al rapporto interiore tra l’uomo e la natura selvaggia, i boschi, gli animali selvaggi, i paesaggi notturni e la montagna (nella foto, «Day lake», 2013).
Per intraprendere questo viaggio «into the wild» Magrin ha scelto atmosfere nordiche e silenziose: «Un intimismo minimalista permea le opere su carta di Magrin, scrive Daria Jorioz in catalogo (Silvana editoriale), che paiono emergere dalla luce algida di una giornata al termine di una nevicata e dal silenzio dell’inverno in montagna».

Nicola Magrin «Day lake» acquarello su carta, 2013