Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

«Senza titolo» (1981 ca), di Mimmo Paladino

Image

«Senza titolo» (1981 ca), di Mimmo Paladino

La ricarica della Transavanguardia

Nelle gallerie Klüser e Braun-Falco un allestimento concentrato soprattutto su due dei protagonisti del movimento, Cucchi e Paladino

Francesca Petretto

Leggi i suoi articoli

Le due storiche gallerie bavaresi Klüser e Braun-Falco ospitano fino al 28 gennaio la mostra «Transavanguardia reloaded», dedicata agli esponenti del movimento artistico della Transavanguardia italiana nato attorno alla seconda metà degli anni Settanta su progetto del critico Achille Bonito Oliva.

In un periodo di crisi economica, politica, ideologica e sociale che stava attraversando il Belpaese, questa compagine di artisti seppe cavalcare l’onda dei mutamenti in atto e, con spirito individualista, diede alla luce originali ricerche.

L’essenzialità che caratterizzava l’arte di quel periodo (si pensi alla coeva Arte povera) portò a una vera e propria «fame di immagini» da parte di artisti e pubblico che questa tendenza volle provare a soddisfare con un ritorno a soggetti e temi mutuati dalla mitologia e dall’arte del passato, seguendo i principi guida di emozione, espressività, poesia, fantasia e colore tradotti prevalentemente in dipinti di grande formato. Il successo di artisti come Sandro Chia, Enzo Cucchi, Francesco Clemente e Mimmo Paladino fu un fenomeno di portata mondiale non circoscritto a quella sola stagione.

La mostra allestita nei due spazi espositivi si concentra soprattutto su due dei suoi protagonisti, Cucchi e Paladino, volendo comunque offrire alla Transavanguardia in generale una piattaforma che renda giustizia al suo significato e alla varietà di lavori che fu capace di produrre, tra dipinti di grande formato, sculture e opere grafiche.

«Senza titolo» (1981 ca), di Mimmo Paladino

Francesca Petretto, 13 dicembre 2022 | © Riproduzione riservata

La ricarica della Transavanguardia | Francesca Petretto

La ricarica della Transavanguardia | Francesca Petretto