«Il volo della conoscenza» di Andrea Roggi (particolare)

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«Il volo della conoscenza» di Andrea Roggi (particolare)

Nelle sculture di Roggi le radici dell’umanità

Tra le vie del centro storico di Martina Franca (Ta) sei sculture in bronzo dell’artista toscano si inseriscono nella cornice del Festival «CitArts»

Prosegue fino al 30 aprile 2025 la mostra dello scultore toscano Andrea Roggi, «Radici di umanità», nell’ambito del Festival «CitArts» promosso e sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Martina Franca e curato, come la mostra, da Felicia Cigorescu

Tema del festival (giunto alla terza edizione, e aperto in concomitanza con il G7 svoltosi in Puglia a giugno), che ha ispirato anche la mostra, è quello delle «Radici»: «Il tema risuona profondamente con la mia arte, che esplora l’interconnessione tra l’uomo, la natura e la nostra eredità comune, ha dichiarato Roggi. Attraverso le mie sculture, spero di ispirare una riflessione sulla nostra storia condivisa e sull’importanza di preservare le nostre radici culturali per le future generazioni». 

La mostra è allestita tra le vie del centro storico della città, attraverso un percorso scandito da sei sculture in bronzo: «Energia della vita» nel Chiostro della Chiesa di San Domenico, «Continuum» in piazza Maria Immacolata, «Campana incontro di popoli» nei pressi della Basilica di San Martino, «Il volo della conoscenza» in piazza Roma, nei pressi di Palazzo Ducale, «KI» in piazza XX Settembre e «Un nuovo mondo» in piazza San Antonio, unica opera inedita. 

Essa riprende il tema (protagonista in altre opere, come «KI») dell’«Albero della Vita» (con riferimento all’ulivo, arbusto proprio della vegetazione tanto toscana quanto pugliese) che, come spiega la curatrice, «nella produzione di Andrea Roggi agisce quale collegamento fra le meditazioni più teoretiche e universali e quelle più pratiche e singolari». Il richiamo dell’opera non è solo al ciclo della vita, ovvero il passato, il presente e il futuro, raffigurato dagli elementi delle radici, del tronco e dei rami; ma è anche un auspicio di crescita, rappresentato dai rami carichi di frutti che nascono proprio dal tronco «che assume tratti antropomorfi essendo l’unico segmento esistenziale entro il quale possiamo agire», e che richiama all’unione di due figure «giacché i valori e l’educazione ricevuti in passato, coniugati con le azioni dettate dall’amore operate nel presente, determinano un futuro virtuoso».

Fiorella Fiore, 06 agosto 2024 | © Riproduzione riservata

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Nelle sculture di Roggi le radici dell’umanità | Fiorella Fiore

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