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Irma Blank, «Radical Writings (Exercitium ABC-1)», 1988

Courtesy Collezione Ramo, Milano

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Irma Blank, «Radical Writings (Exercitium ABC-1)», 1988

Courtesy Collezione Ramo, Milano

Nove giorni su carta a Milano: torna la Drawing Week

Per il quinto anno la kermesse trasforma la città in una mappa diffusa dedicata al disegno

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Due sedi istituzionali di Milano, la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano e la Casa degli Artisti, e otto gallerie private non solo milanesi (Artnoble Gallery, Bonvini 1909, Monica De Cardenas, UNA Galleria, Vistamare, tutte di Milano, cui si aggiungono APALAZZOGALLERY in arrivo qui da Brescia, Triangolo da Cremona e Szydlowski Gallery da Varsavia): anche quest’anno, nel suo quinto appuntamento, la Milano Drawing Week, realizzata da Collezione Ramo in collaborazione e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, accende per nove giorni (dal 22 al 30 novembre) i riflettori su questo medium «poco visibile ma che accomuna i creativi di ogni disciplina», come ci rammenta Irina Zucca Alessandrelli, ideatrice e curatrice della manifestazione e curatrice della Collezione Ramo, eccezionale raccolta di lavori su carta di artisti italiani del XX e XXI secolo, storicizzati e contemporanei, formata con grande passione e competenza da Giuseppe Rabolini (scomparso nel 2018), visionario imprenditore milanese, fondatore del marchio di gioielli Pomellato. La raccolta riunisce 800 disegni, intesi nell’accezione più ampia di «opere su carta» (a matita, china, olio, collage: purché siano pezzi unici), che in occasione della Milano Drawing Week apre i suoi archivi e chiede agli artisti partecipanti di sceglierne una che accenda un dialogo con i loro lavori esposti nelle gallerie: le coppie elettive che si sono formate sono composte da Marta Pierobon e Alberto Savinio (Apalazzo Gallery, in via Meravigli 2/4); Piero Fachini e Renato Guttuso (Artnoble Gallery, via Ponte di Legno 9); Emi Ligabue e Alighiero Boetti (Bonvini 1909, via Tagliamento 1); Slawomir Elsner e Piero Dorazio (Monica De Cardenas, via Francesco Viganò 4); Katarzyna Wiesiolek e Irma Blank (SZYDLOWSKI GALLERY c/o ACE, Via dei Piatti 6); Francesco De Bernardi e Mirella Bentivoglio (Triangolo, via Gioberti 1); Thomas Berra e Osvaldo Licini (UNA Galleria, via Lazzaro Palazzi 3); Lorenzo Scotto di Luzio e Carlo Carrà (VISTAMARE, via G. Spontini 8; per gli orari consultare il sito di ogni sede espositiva).

A questi si aggiungono i due progetti curatoriali (gratuiti, come le mostre delle gallerie) presentati da Collezione Ramo: il primo alla Cittadella degli Archivi (via Ferdinando Gregorovius 15, zona Niguarda), la più grande raccolta di documenti cartacei della storia di Milano, dove va in scena «TIMELINE: 1993-2025. La vita disegnata dei Vedovamazzei», a cura di Irina Zucca Alessandrelli, l’altro alla Casa degli Artisti (via Tommaso da Cazzaniga, Corso Garibaldi 89/A), una delle realtà più attive della città nell’arte di oggi.

Nel primo, il duo artistico Vedovamazzei, istituito nel 1991 da Stella Scala e Simeone Crispino, apre gli archivi di quelle carte su cui, da sempre, i due artisti annotano la realtà che li circonda servendosi di penna biro, matite, acquerelli e spaziando dai personaggi di fantasia o dei fumetti ad amici artisti come Stefano Arienti e Marinella Senatore, dai paesaggi alle nature morte. All’esterno, un loro lavoro accende la facciata dell’edificio con il neon giallo della firma di Umberto Boccioni, tracciata in realtà da F.T. Marinetti in occasione della vendita di un’opera del maestro futurista al Comune di Milano e conservata qui, trasformata da Vedovamazzei in un’opera d’arte pubblica.

Per la Casa degli Artisti, invece, dove è allestita la rassegna (anche musicale) «TOOMANYRECORDSS. Disegni a 33 giri», Irina Zucca Alessandrelli ha chiesto al collettivo artistico More Projects di Parigi (Davide Bertocchi e Sergio Verastegui) di presentare a Milano il loro progetto «TOOMANYRECORDSS» (proposto per la prima volta nel 2019 ad Art-O-Rama, a Marsiglia e da allora sempre arricchito), frutto dei loro inviti ad artisti italiani e internazionali di rileggere, ognuno a proprio modo, le copertine di dischi a 33 giri scelti e acquistati nei mercatini vintage in relazione al linguaggio di ogni partecipante, e di reinterpretarne su cartoncino la cover originale. Qui ne sono esposte 55, accompagnate da un sottofondo musicale e da luci al neon animate dalla musica. E qui, il 21 novembre dalle 19 alle 22, si terrà la Festa di apertura della Milano Drawing Week, accompagnata da una performance di Reeve Schumacher, in cui il musicista e artista americano eseguirà una partitura da lui incisa sui vinili servendosi di un affilato taglierino per tracciare sulla loro superficie schemi matematici e generare così un suono inedito, e da un vinyl dj set di Quite A Village.

Anche quest’anno ritorna il Premio Milano Drawing Week sostenuto da Gruppo Censeo (assegnato nelle precedenti edizioni a Umberto Chiodi e Nathlie Provosty) e sono previsti workshop (anche per bambini), talk ed eventi incentrati sul disegno (info e prenotazione su milanodrawingweek.com).

Ada Masoero, 14 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

Nove giorni su carta a Milano: torna la Drawing Week | Ada Masoero

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