Sono passati quarant’anni da quando «Viaggio in Italia» fu presentato a Bari, nel 1984, accompagnato da una pubblicazione allora edita da Il Quadrante. Coordinato e disegnato da Luigi Ghirri, arricchito da un saggio di Arturo Carlo Quintavalle e da uno scritto di Gianni Celati, il progetto coinvolgeva 20 artisti fotografi che esploravano il paesaggio italiano con uno sguardo inedito, abbandonando i miti esotici del reportage e i cliché fino ad allora dominanti.
Nel 2024, la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e il MuFoCo, in collaborazione con l’Archivio Ghirri, celebrano questo anniversario con la ristampa del catalogo e una mostra che inaugura il 7 novembre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, all’Hôtel de Galliffet. Il libro, ormai introvabile, viene presentato in edizione facsimile da Quodlibet, con traduzioni in inglese e francese. «Un’opportunità per riaccendere l’interesse verso un progetto che ha trasformato il nostro modo di vedere il paesaggio e il rapporto con l’identità collettiva», ha sottolineato il curatore della mostra, Matteo Balduzzi. Nella capitale francese vengono esposte per la prima volta fuori dai confini nazionali tutte le 86 immagini del progetto originale, per la maggior parte in formato vintage. Come si legge nel risvolto del catalogo originale, «nasce dalla necessità di compiere un viaggio nel nuovo corso della fotografia italiana [...] per rivolgersi al paesaggio che ci circonda», un’avventura del pensiero e dello sguardo che segnò la nascita della cosiddetta «scuola italiana del paesaggio».
La mostra di Parigi riprende fedelmente la struttura del catalogo del 1984, organizzando il percorso attorno a dieci temi chiave, come «A perdita d’occhio» e «Margini». Nel 2004, a vent’anni dalla prima edizione, MuFoCo celebrò il progetto con una mostra accompagnata dal film documentario «Viaggio in Italia. I fotografi vent’anni dopo», diretto da Maurizio Magri. Il film, che viene proiettato anche a Parigi, offre un’importante testimonianza, raccontando la storia del progetto attraverso le voci dei protagonisti. Davide Rondoni, Presidente di MuFoCo, ha aggiunto: «Viaggio in Italia per il Museo di Fotografia Contemporanea non è solo un patrimonio da conservare, ma è una sorta di mappa su cui costruire il futuro. Perché quarant’anni fa alcuni fotografi, intellettuali e scrittori amici si misero insieme per vedere cosa significava abitare l’Italia, abitare il mondo». La mostra resterà aperta fino all’8 gennaio 2025 e ci si auspica possa viaggiare verso altre mete europee.