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Luca Giordano, «Lotta tra Perseo e Fineo», 1680 ca, Genova, Musei Nazionali, Palazzo Reale post restauro (particolare)

© MiC-Musei Nazionali di Genova-Palazzo Reale. Photo © Mauro Ranzani

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Luca Giordano, «Lotta tra Perseo e Fineo», 1680 ca, Genova, Musei Nazionali, Palazzo Reale post restauro (particolare)

© MiC-Musei Nazionali di Genova-Palazzo Reale. Photo © Mauro Ranzani

Restituzioni 2025: 36 anni di restauri del patrimonio nazionale

A Palazzo Esposizioni Roma 117 delle 128 opere ripristinate nell’ambito della XX edizione del programma triennale di salvaguardia e valorizzazione di Intesa Sanpaolo

Grazia Mazzarri

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Fino al 18 gennaio 2026 Palazzo Esposizioni Roma ospita la mostra «Restituzioni 2025», prodotta e organizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo. La rassegna espone 117 delle 128 opere che, spaziando dall’antichità al contemporaneo lungo un arco cronologico di 35 secoli, sono state restaurate nell’ambito della XX edizione del programma triennale di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre 36 anni in collaborazione con il Ministero della Cultura e che ha portato al restauro di oltre 2.200 opere del patrimonio pubblico

La mostra della XX edizione di «Restituzioni», che si avvale della curatela scientifica di Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco e Carlo Bertelli in qualità di curatore emerito, accanto a opere di artisti più noti al grande pubblico (Giovanni Bellini, Bartolomeo Vivarini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Mario Sironi e Pino Pascali), riunisce anche molti oggetti «particolari» che hanno necessitato di interventi di restauro interessanti per tecnica e metodologie come, ad esempio, la spinetta di Antegnati di metà ’500, la draisina (antenata della bicicletta) ottocentesca da Gallarate (Va), l’arco da samurai e la barca siamese dal Castello Ducale di Agliè (To), la barca cucita (metà II-fine I secolo a.C.) di oltre 4 metri dal Man di Adria (Ro), due abiti in stile Charleston da Roma, il letto in osso di età romana da Chieti, il grande Reliquiario a tabella da Serra San Bruno (Vv). 

Per la prima volta, tra le opere restaurate figura uno strumento scientifico, una macchina planetaria proveniente dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Tra i 128 restauri eseguiti, ma non presenti in mostra per ragioni dimensionali e conservative, anche due opere colossali, il «Martirio di san Vitale» di Sebastiano Ricci dalla Chiesa di San Vitale a Seniga (Bs) e «La Vergine che intercede presso Dio la liberazione delle anime purganti» di Andrea Celesti dalla Chiesa di San Giovanni di Mura a Palazzolo sull’Oglio (Bs). Il «Cavallo colossale» di Antonio Canova, imponente scultura in gesso custodita ai Musei Civici di Bassano del Grappa (Vi) e finalmente ricomposta dopo la sua riduzione in pezzi avvenuta negli anni ’60, funge simbolicamente da trait d’union tra la mostra romana e l’esposizione «Eterno e Visione. Roma e Milano capitali del Neoclassicismo», che le Gallerie d’Italia-Milano presentano dal 28 novembre al 6 aprile 2026

Nel 2025 un ulteriore restauro monumentale si è aggiunto alla lista delle opere inamovibili interessate da «Restituzioni»: i lavori di manutenzione straordinaria sugli affreschi nell’abside della Chiesa di Santa Maria foris portas nel Parco Archeologico di Castelseprio (Va), tra le più importanti testimonianze dell’arte pittorica medievale lombarda. 

La guida cartacea e il catalogo generale pubblicato online della mostra sono realizzati da Società Editrice Allemandi.

Émile Bertaux (attribuito a), Macchina planetaria, seconda metà del XIX secolo, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci pre restauro. © Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano. Photo © Elisa Bartolini

Émile Bertaux (attribuito a), Macchina planetaria, seconda metà del XIX secolo, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci post restauro. © Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano. Photo © Elisa Bartolini

Grazia Mazzarri, 25 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

Restituzioni 2025: 36 anni di restauri del patrimonio nazionale | Grazia Mazzarri

Restituzioni 2025: 36 anni di restauri del patrimonio nazionale | Grazia Mazzarri