La stagione estiva della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea vede l’apertura di «Suggestioni d’Italia», una mostra collettiva a cura di Riccardo Passoni, aperta al pubblico dal 13 luglio al 23 settembre, che raccoglie oltre cento fotografie realizzate tra il secondo dopoguerra e i giorni nostri da 14 grandi nomi della storia della fotografia italiana del secondo Novecento. Le opere sono custodite nella collezione di fotografia istituita nel 2000 da Gam e Fondazione Crt per l’Arte Contemporanea.
Quattordici interpretazioni degli «esterni», una ricognizione che spazia tra grandi città come Torino e Milano, le isole che circondano la Penisola, le colline marchigiane e la pianura emiliana, o ancora borghi storici come Matera, compongono un racconto corale, per immagini, del nostro Paese. Raccontandone le atmosfere, la dimensione paesaggistica così come quella umana e sociale, con una grande varietà di approcci, sensibilità ed espressioni.
Non mancano i reportage di Nino Migliori, protagonista della stagione neorealista del dopoguerra, e quelli di denuncia sociale di Gianni Berengo Gardin e Uliano Lucas; ampio spazio è dedicato alle opere dei maestri della tradizione della fotografia di paesaggio, con le province ritratte da Luigi Ghirri (nella foto, «Argine Argenta», 1989, da «Il profilo delle nuvole»), la celebrazione dell’arte classica di Mimmo Jodice, le campiture di colore di Franco Fontana e i ritratti di architetture di Gabriele Basilico.
Insieme alle ricerche, rigorosamente in bianco e nero, di Ugo Mulas, di matrice concettuale, e i quadri stranianti di Mario Giacomelli. E ancora gli omaggi alla Sicilia di Ferdinando Scianna e di Enzo Obiso, l’Abbazia di San Galgano raccontata dallo sguardo di Aurelio Amendola, fino ai paesaggi urbani raccontati dalla torinese Bruna Biamino (1956), unica donna in mostra. Con questo progetto la Gam reinserisce la fotografia nella sua programmazione per la prima volta dopo circa dieci anni, esprimendo l’intenzione del museo di approfondire con più intensità la disciplina in futuro.