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Giovanni Bellini, «Presentazione di Gesù al Tempio»
Testa a testa tra Bellini e Mantegna
- Lidia Panzeri
- 15 marzo 2018
- 00’minuti di lettura
Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliLa «Presentazione al Tempio» (1465 ca) di Giovanni Bellini (1433 ca-1516), appartenente alla Fondazione Querini Stampalia, e una tempera su tavola, dello stesso soggetto, eseguita da Andrea Mantegna (1431-1506) intorno al 1455 e di proprietà della Gemäldegalerie di Berlino, sono per la prima volta poste a confronto nell’istituzione veneziana in un allestimento di Mario Botta.
A cura di Brigit Blass-Simmen, Neville Rowley e Giovanni Carlo Federico Villa, questo, dal 21 marzo al primo luglio, è il primo tassello di un confronto tra i due artisti che culminerà in una grande mostra che si terrà prima alla National Gallery di Londra (1 ottobre-27 gennaio 2019) poi alla Gemäldegalerie di Berlino (1 marzo-30 giugno 2019).
Dal punto di vista iconografico le due tempere sono molto simili nell’impostazione delle figure (in primo piano la Madonna con il Bambino fasciato e il Grande Sacerdote), mentre è inconfondibile lo stile. Nell’opera giovanile del Mantegna permane un’eco dell’eleganza del Gotico fiorito, mentre è tutta moderna l’espressività dei volti. Essenziale la versione di Giovanni Bellini, focalizzata sugli sguardi tesi a coinvolgere lo spettatore. Anche l’abbigliamento è sobrio nei colori graduati, dalle sfumature di rosa alle tinte violacee fino a un rosso carminio.

Giovanni Bellini, «Presentazione di Gesù al Tempio»