Roberto Kusterle © ERPAC FVG

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Roberto Kusterle © ERPAC FVG

Together, l’Erpac ad Arte Fiera

Alla Salaborsa di Bologna la prima mostra del progetto di mappatura artistica del Friuli Venezia Giulia: dieci opere di dieci artisti tra il mistico, l’esotico e il sociale

La prima restituzione di una mappatura di artisti contemporanei (del Friuli Venezia Giulia) in uno dei luoghi simbolo del sapere (la Biblioteca Salaborsa), nella città dov’è nata la più antica università del mondo occidentale (Bologna), nei giorni in cui si svolge la più longeva fiera d’arte nata in Italia (Arte Fiera). Sono le coordinate perfette per il lancio del Progetto Together, approfondita e capillare ricerca sul territorio, condotta da ERPAC FVG (Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia). 
«Il progetto Together conta a oggi una mappatura di una sessantina di artisti sia giovani ed emergenti sia già affermati (selezionati tra oltre duecento candidature), diversi per generazione e per linguaggi espressivi, tutti attivi nel territorio, seppur con legami nazionali e internazionali, e che insieme rappresentano la ricchezza della scena contemporanea del Friuli Venezia Giulia, spaziando tra pittura, scultura, videoarte, fotografia, installazioni multimediali e pratiche sonore. Il progetto è nato nel periodo del Covid con l’obiettivo di valorizzare la ricerca artistica regionale. Negli anni si è arricchito di simposi che hanno portato a Gradisca, Gorizia e Trieste il sistema dell’arte, con critici, curatori, direttori di musei e altre professionalità invitati a dibattere sullo stato dell’arte», spiega Lorenzo Michelli, curatore del progetto e della Galleria Regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan.
«Un progetto che continuerà nei prossimi anni, ma che già dal 2025, in concomitanza con Nova Gorica/Gorizia Capitale europea della Cultura, permetterà alla nostra ricca e prolifica ricerca artistica contemporanea di usufruire di una straordinaria visibilità, innalzandola a risorsa qualificante del nostro territorio», aggiunge Mario Anzi, vicepresidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e assessore regionale alla cultura e allo sport.

«Confini invisibili. Together | L’Arte Contemporanea del Friuli Venezia Giulia a Bologna», nella Biblioteca Sala Borsa in piazza Maggiore a Bologna, in concomitanza con Arte Fiera e Art City, è dunque il primo appuntamento di restituzione del progetto, una prima mostra con una selezione di dieci tra i sessanta mappati: Michele Bazzana (San Vito al Tagliamento, 1979) artista, fotografo e performer; Ludovico Bomben (Pordenone 1982) artista, progettista, designer e grafico; Walter Bortolossi (1961, svizzero d’origine udinese d’adozione) pittore, Maria Elisabetta Novello (vicentina di nascita udinese d’adozione, 1974) artista visiva; Daniele Puppi (Pordenone, 1970) videoartista; Michele Spanghero (Gorizia, 1979) artista visivo e sonoro e fotografo; Alberto Fiorin (veneziano di nascita, 1967) scultore; Roberto Kusterle (Gorizia, 1948) artista, sceneggiatore e regista; Paola Pasquaretta (marchigiana d’origine, vive e lavora a Codroipo, 1967) fotografa; Davide Skerlj (Trieste, 1963) artista visivo. Il comitato scientifico, composto da Lorenzo Michelli, Angelo Bertani, Andrea Bruciati, Riccardo Caldura, Guido Comis e Vanja Strukelj, ha scelto la rosa dei dieci nomi all’unanimità. «Per dare voce al nostro territorio abbiamo preso contatti con Bologna, con Lorenzo Balbi (direttore artistico del MAMbo | Museo d’Arte Moderna di Bologna e Responsabile dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei) e Simone Menegoi (direttore artistico di Arte Fiera) per realizzare una mostra che presentasse dieci opere di dieci artisti», prosegue Michelli. Visibile nella Salaborsa di Bologna, da giovedì 6 a sabato 15 febbraio, l’esposizione è accompagnata da un catalogo che verrà presentato venerdì 7 febbraio alle 12 ad Arte Fiera dando ulteriore valore e visibilità agli artisti. Ad Arte Fiera la Regione Friuli Venezia Giulia parteciperà anche con uno spazio istituzionale dedicato al progetto «Together», dove verranno presentati i nomi di tutti gli artisti della prima mappatura, che è un vero e proprio laboratorio permanente in progress. Nello stesso stand sarà inoltre dato spazio alla presentazione di «Go2025! Capitale europea della cultura Nova Gorica/Gorizia»: l’8 febbraio si potrà assistere e partecipare all’apertura dei lavori anche da Bologna (attraverso un monitor).

Gli artisti in esposti nella Sala Borsa, già tutti rappresentati da gallerie e accompagnati da nutriti curricula espositivi, partecipano alla mostra ciascuno con un’opera recente e collegata alla candidatura al progetto «Together». Daniele Puppi presenta la fotografia di una vecchia aula abbondonata e sfalsata, spezzata a metà, come se due mondi paralleli coesistessero nel medesimo luogo. Daniele Skerlj propone un video dove un uomo, ripreso di spalle, avanza insicuro in una stretta lingua di terra lambita da un vasto e grigio lago, «sono azioni che riconducono a tematiche storiche e sociali aventi come fulcro la durezza di condizioni estreme, il perenne cambiamento, l’impotenza umana», spiega Michelli. Alberto Fiorin ha realizzato invece una scultura da parete in marmo, con la quale si interroga sulla natura della forma e il labile confine tra bi e tridimensionalità. La straniante installazione di Michele Bazzana trasforma oggetti quotidiani in enigmatiche presenze, «un nuovo universo in cui bolidi accidentali cozzano con oggetti d’uso quotidiano creando stupore e facendoci tornare a una dimensione leggera, lontana dalle dinamiche di potere, funzionali e regolamentate», spiega il curatore. La serie di fotografie di Paola Pasquaretta analizza invece il concetto dell’impermanenza e il rapporto tra corpo e ambiente, la ricostruzione di un’azione data come somma di singoli istanti, una visione metafisica e transitoria del presente e del mondo. Alla trasformazione guarda anche il raffinatissimo lavoro di Maria Elisabetta Novello, che utilizza impalpabile cenere e le sue sfumature come i colori di una tavolozza: «l’artista opera sulle tracce di qualcosa che è stato. La materia è residuale», precisa Michelli. Roberto Kusterle partecipa con il ritratto fotografico di una vita alternativa, esotica, un intreccio di corpi in bianco e nero attraverso cui affronta il tema della distanza e del diverso. L’opera pittorica di Ludovico Bomben, una grande pala con una vaporosa nube su fondo grigio trafitta da una barra rossa, invece, «indaga molti elementi dei glossari religiosi e filosofici, tra reliquie, geometrismi simbolici che tendono alla soglia della conoscenza, al regno delle idee, all’apertura verso luoghi altri», spiega Michelli. E infine, ancora, Michele Spanghero, con uno dei suoi grandi bozzetti che indagano il confine fra il sonoro e il visibile, due dimensioni fisiche misurabili entrambe in diversi spettri di lunghezze d’onda, e un affollato dipinto di Walter Bortolossi, fitto di elementi narrativi e di denuncia sociale. «Autori molto diversi, ma collegati a tematiche simili, a un concetto di aura, al mistico, all’esotico, a un’analisi più disincantata della società e del mondo», aggiunge Michelli.
A questa prima mostra ne seguiranno altre in regione, quando riaprirà la Galleria Spazzapan attualmente oggetto di lavori di riqualificazione. Si opererà affinché alcune opere entrino a far parte della collezione, incrementando il patrimonio regionale di arte contemporanea, alla cui costruzione contribuiscono anche simposi, attività editoriale e nuovi format, come i percorsi individuati nella direttrice Italia-Slovenia, per ricucire e far conoscere, nell’anno della Capitale europea della cultura, le istituzioni del territorio deputate all’arte.

Per info sulla mostra e sul progetto
together-erpac.it

 

 

Jenny Dogliani, 04 febbraio 2025 | © Riproduzione riservata

Together, l’Erpac ad Arte Fiera | Jenny Dogliani

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