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Alla Schirn Kunsthalle un centinaio di opere illustra il lavoro multiforme di una straordinaria rappresentante della Pop Art europea
- Francesca Petretto
- 01 febbraio 2023
- 00’minuti di lettura


«I Am the Nana Dream House» (1969), di Niki de Saint Phalle. Friburgo, Musée d’Art et d’Histoire. © 2023 Niki Charitable Art Foundation / Adagp, Paris
Tutta la produzione di Niki de Saint Phalle
Alla Schirn Kunsthalle un centinaio di opere illustra il lavoro multiforme di una straordinaria rappresentante della Pop Art europea
- Francesca Petretto
- 01 febbraio 2023
- 00’minuti di lettura
Francesca Petretto
Leggi i suoi articoliIn cooperazione con Kunsthaus Zürich, Schirn Kunsthalle debutta anche in questo 2023 con una mostra dedicata a una grande artista donna franco-americana: «Niki de Saint Phalle», dal 3 febbraio al 21 maggio, illumina il lavoro multiforme di una rappresentante della Pop Art europea tra le più importanti della sua generazione, offrendo una panoramica di tutte le fasi della sua produzione con circa 100 opere esposte.
In 50 anni di carriera, Niki (al secolo Catherine-Marie-Agnès Fal de Saint Phalle, 1930-2002) sviluppò un linguaggio formale inconfondibile, basato su una personalissima elaborazione dei sentimenti e una posizione radicalmente femminista che affrontava questioni sociali e politiche, criticando istituzioni e modelli di ruolo in interventi pubblici che mantengono ancora oggi la loro attualità.
Le celeberrime «Nana», sculture a grandezza naturale che iniziò a sperimentare a metà anni ’60 scatenando non poche pruriginose critiche persino da parte del mondo della critica d’arte internazionale sempre molto bacchettona nei confronti delle donne, divennero il suo marchio di fabbrica e sono ancora oggi forse le più note espressioni dell’arte di Saint Phalle anche se il suo spettro artistico si estese ben oltre: cambiò sempre tecniche, temi e metodi di lavoro creando una poetica ambivalente e sovversiva, piena di gioia e brutalità, umorismo e ostinazione, prendendosela con le convenzioni sociali, chi stigmatizzava l’Aids, chi negava il diritto all’aborto benedicendo però la vendita delle armi e fregandosene del clima.
I suoi disegni, gli scritti, le sculture, le leggendarie performance dei «Tiri», le opere teatrali, i film e le installazioni nello spazio pubblico testimoniano il potere trasformativo di un’arte completa e unica.

«I Am the Nana Dream House» (1969), di Niki de Saint Phalle. Friburgo, Musée d’Art et d’Histoire. © 2023 Niki Charitable Art Foundation / Adagp, Paris