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Il Victoria and Albert Museum dedica per la prima volta una grande mostra alla Alice di Lewis Carroll
- Elena Franzoia
- 22 settembre 2021
- 00’minuti di lettura


Zenaida Yanowsky nei panni della Regina Rossa nel balletto di Christopher Wheeldon «Alice’s Adventures in Wonderland», The Royal Ballet © ROH, Johan Persson, 2011. Scene e costumi di Bob Crowley
Un tè psichedelico con il Cappellaio Matto
Il Victoria and Albert Museum dedica per la prima volta una grande mostra alla Alice di Lewis Carroll
- Elena Franzoia
- 22 settembre 2021
- 00’minuti di lettura
Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliPochi personaggi dell’immaginario fantastico inglese hanno avuto lo stesso potere di fascinazione della carrolliana Alice, vero fenomeno globale capace di mantenere intatte carica iconica e capacità di ispirazione. Il Victoria and Albert Museum le dedica per la prima volta una grande mostra, «Alice: Curiouser e Curiouser» (fino al 31 dicembre), curata da Kate Bailey e allestita da Tom Piper, scenografo della Royal Shakespeare Company cui si deve la memorabile installazione di papaveri alla Torre di Londra (2014).
Immaginata come un viaggio ad alto contenuto immersivo nella tana di Bianconiglio, la mostra suddivide 300 oggetti in 5 mondi/sezioni. «Creating Alice», dedicata alla Oxford vittoriana e alla «vera» Alice Liddell, espone il manoscritto originale Alice in Wonderland (1865) insieme a curiosità come il dipinto «La duchessa brutta» di Quentin Matsys (1513).
Se «Filming Alice» illustra la fortuna cinematografica del personaggio carrolliano da Walt Disney a Tim Burton, «Reimaging Alice» inizia un percorso nella contemporaneità in cui trovano spazio non solo il surrealismo di Ernst e Dalí, ma anche un fantastico tea party psichedelico presso il Cappellaio Matto. «Staging Alice» affronta la fascinazione subita dalle arti performative, mentre «Being Alice» offre un tuffo nella società attuale che senza dimenticare la protesta politica vede protagoniste musica e moda, dalle creazioni di Viktor & Rolf al Calendario Pirelli.
Non si poteva che uscire attraversando uno specchio da una mostra che, come afferma Bailey «incoraggia tutti noi a mettersi in discussione, imparare, esplorare e sognare».

Zenaida Yanowsky nei panni della Regina Rossa nel balletto di Christopher Wheeldon «Alice’s Adventures in Wonderland», The Royal Ballet © ROH, Johan Persson, 2011. Scene e costumi di Bob Crowley