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Gli amici di Tano

Gli amici di Tano

Francesca Romana Morelli

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Fino al 30 giugno Azimut Capital Management presenta una mostra dedicata alla Scuola di Piazza del Popolo, con particolare attenzione a Tano Festa. Curata da Giancarlo Carpi e Raffaele Soligo, con la collaborazione di Edoardo Bosi della Società Azimut, la mostra prende il titolo dal dipinto di Festa «Gli amici del cuore» (1967), in cui, su un artificiale cielo azzurro con qualche nuvola di dechirichiana memoria, si leggono i nomi di Schifano, Angeli, Festa, Rotella e del milanese Enrico Castellani, nonché dei loro fiancheggiatori, il gallerista Plinio De Martiis e il collezionista Giorgio Franchetti, al quale appartenne l’opera.


Una trentina i pezzi eseguiti oltre che dagli artisti citati anche da Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Renato Mambor, Jannis Kounellis e Cesare Tacchi. Alcune opere provengono dalla storica collezione Franchetti, come il dipinto che dà il titolo alla mostra, ma sono visibili, tra gli altri, il grande «Uomo politico in atteggiamento tipico» (1962) di Lombardo, due piccoli ma potenti dipinti imbottiti di Tacchi, tra cui un blow-up di una coppia di innamorati (1967) e uno smalto «En Plein Air» (1964) di Schifano. Una decina i pezzi eseguiti da Festa, tra i quali un monocromo rosso rubino (1963), i riquadri di uno specchio e di due persiane di legno (tutti eseguiti nel 1963) e un enorme smalto ispirato alla scena del peccato originale (1969) dalla Cappella Sistina.
 

Francesca Romana Morelli, 09 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

Gli amici di Tano | Francesca Romana Morelli

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