«Woman at Sink» (2014), di Gregory Crewdson. © Gregory Crewdson

Image

«Woman at Sink» (2014), di Gregory Crewdson. © Gregory Crewdson

Il fascino inquieto di Gregory Crewdson

Il nucleo della rassegna alle Gallerie d’Italia-Torino è costituito da una nuova serie fotografica, in parte commissionata da Intesa Sanpaolo, qui presentata in anteprima mondiale

È Gregory Crewdson (New York, 1962), maestro della staged photography, il protagonista di «Eveningside», la mostra che Gallerie d’Italia-Torino inaugura il 12 ottobre. Realizzate tra il 2021 e il ’22, le immagini della nuova serie fotografica (da cui prende il titolo l’esposizione), in parte commissionate da Intesa Sanpaolo, formano il nucleo della rassegna e vengono presentate in anteprima mondiale.

La mostra, curata da Jean-Charles Vergne, occupa quasi per intero i 10mila metri quadrati di spazi espositivi della sede torinese: oltre a «Eveningside», che il fotografo concepisce come l’atto finale di una trilogia, ci sono le immagini realizzate negli ultimi dieci anni della sua carriera, tra cui «Cathedral of the Pines» (2012-14) e «An Eclipse of Moths» (2018-19), accanto agli scatti di segno minimalista di «Fireflies» (1996).

In questi progetti Crewdson ha realizzato una sorta di summa del suo sentire: in «Cathedral of the Pines», i cui protagonisti sono i boschi del Massachusetts, ha esplorato la dimensione spirituale, in «An Eclipse of Moths» ha indagato la condizione della nostra età postindustriale con i paesaggi desolati e crepuscolari ereditati dai decenni passati, mentre in «Eveningside» l’artista americano racconta la vita quotidiana, negli interni domestici, nei luoghi di lavoro e negli spazi urbani.

In mostra (visitabile fino al 22 gennaio), vediamo luoghi e gesti ordinari che Crewdson compone in stampe digitali a pigmenti di grande formato, in cui le figure umane giocano un ruolo di semplici e spesso occasionali comparse. Sono la luce e l’ombra, la foschia, la pioggia e il fumo a dettare la tonalità emotiva della composizione. Il backstage è raccontato, nella sala multimediale, nel video «Making Eveningside», con musiche originali di James Murphy degli Lcd Soundsystem, e Stuart Bogie, polistrumentista-compositore americano. Fitto il programma di talk e incontri gratuiti.

«Woman at Sink» (2014), di Gregory Crewdson. © Gregory Crewdson

Ada Masoero, 10 ottobre 2022 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Alla soglia dei novant’anni il pittore bolognese ne festeggia sessantacinque di carriera, unicum nella Pop art con un’antologica a Milano: settanta grandi dipinti e cinquanta disegni realizzati tra il 1957 e il 2023

Primo Marella Gallery dedica una personale all’artista filippino tra i più noti della sua generazione

Il direttore Angelo Crespi conferma l’inaugurazione il 7 dicembre (finalmente) di Palazzo Citterio, e annuncia che sarà allestito da Mario Cucinella. Il 2024 sarà un anno record: previsti 500mila visitatori, forse di più. Non ci sarà la passerella aerea voluta dall'ex direttore James Bradburne

In attesa della retrospettiva di Palazzo Reale, il Museo di Storia Naturale espone 22 acqueforti dell’artista nel centenario della nascita

Il fascino inquieto di Gregory Crewdson | Ada Masoero

Il fascino inquieto di Gregory Crewdson | Ada Masoero