È stato presentato stamane in conferenza stampa presso il Ministero della cultura, al Collegio Romano, il Padiglione Italia alla 59esima Esposizione internazionale d’arte - La Biennale di Venezia (23 aprile - 27 novembre 2022). Presenti, oltre a Gian Maria Tosatti, artista unico in mostra a Venezia per l’Italia, e a Eugenio Viola, curatore del Padiglione, il Ministro della cultura Dario Franceschini, accanto a Onofrio Cutaia, Direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura, e Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia.
Il progetto espositivo reca un titolo letterario e visionario, come la grande e composita installazione ambientale che occuperà i quasi 2mila metri quadri delle Tese delle Vergini, all’Arsenale: «Storia della notte e Destino delle Comete». Il titolo è effettivamente composto di due parti, come la narrazione (simbolica, storica, ma anche metastorica) concepita dal 42enne artista romano (ma che vive a Napoli, dopo un decennale soggiorno a New York).
Il percorso espositivo, spiega Eugenio Viola «è strutturato con un impianto teatrale che articola la narrazione in un prologo e in due atti». Nel primo, «Storia della notte», si dispiega «il racconto dell’ascesa e del declino del sogno industriale italiano». Il secondo atto, «Destino delle comete», suggella l’affondo del primo atto nelle condizioni antropologiche e ambientali del boom economico, con una prospettiva di pace e catarsi raggiungibili, secondo Viola, a condizione che «l’umanità si renda conto di aver attraversato la terra in una traiettoria rapida e luminosa, senza che, in fondo, le fosse garantito di abitare questo pianeta per l’eternità». Conclude il curatore: «L’opera si configura come un dispositivo intermediale che contiene in sé e fonde una pluralità di linguaggi come di consueto nella complessa ricerca di Tosatti: dai riferimenti letterari alle arti visive, dal teatro alla musica alla performance».
Secondo il Direttore generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia, questo di Tosatti è «un progetto capace di costruire mondi nello stesso tempo reali e immaginari, che guardino al presente e alle sue criticità, ma anche alle sue potenzialità, proiettandosi verso un domani dai connotati indefiniti e da costruire». La grande opera ambientale e multilinguistica di Tosatti, nelle parole di Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia, «promette mistero, scoperte e l’emozione di un viaggio molto speciale». Il suo fascino, dichiara il Ministro della Cultura Franceschini, risiede «nell’indagine delle contraddizioni della contemporaneità e il rapporto tra uomo e natura».
Ma quello di Tosatti sarà anche un Padiglione aperto al confronto: una serie di incontri di carattere scientifico-divulgativo (in presenza e online) con esponenti dei mondi delle arti, dell’ecologia e della filosofia, gli conferiranno un’aura di forum continuo sui problemi dell’oggi e sulla natura dell’uomo.