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Prestiti eccellenti per la mostra curata da Alberto Craievich
- Lidia Panzeri
- 22 febbraio 2019
- 00’minuti di lettura


«Il Canal Grande da Palazzo Balbi a Rialto» di Canaletto, Venezia, Ca’ Rezzonico
La Venezia di Canaletto a Palazzo Ducale
Prestiti eccellenti per la mostra curata da Alberto Craievich
- Lidia Panzeri
- 22 febbraio 2019
- 00’minuti di lettura
Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliLa National Gallery di Londra; quella di Washington; il Museum of Fine Arts di Boston, il Jacquemart-André di Parigi: prestatori eccellenti, ognuno di una veduta di Canaletto (Giovanni Antonio Canal, Venezia 1697-1768).
«Artista assai poco presente nella sua città natale. Solo un suo capriccio alle Gallerie dell’Accademia; un’opera di proprietà privata e i due quadri di Ca’ Rezzonico», annota Alberto Craievich, insieme direttore del Museo del Settecento e curatore della mostra «Canaletto e Venezia», in programma a Palazzo Ducale dal 23 febbraio al 9 giugno.
Le due vedute di Ca’ Rezzonico, tra le migliori prove dell’artista, furono acquistate agli inizi degli anni ’80 dall’allora assessore alla Cultura Domenico Crivellari, con tanto di infuocate polemiche in merito alla cifra impegnata.
Ora il loro valore è quanto meno decuplicato. Canaletto coprotagonista, insieme a Venezia, una città «a inizio secolo ancora signora dei mari, precisa Craievich. Nel 1797 la sua caduta definitiva». I protagonisti di quel secolo in chiaroscuro ci sono tutti: da Luca Carlevarijs, l’antesignano del vedutismo a Rosalba Carriera, maestra del pastello; dalla sontuosità del colore di Giambattista Tiepolo agli sberleffi dei Pulcinella di suo figlio Giandomenico.
E ancora Giambattista Piranesi e Antonio Canova, prima del loro approdo a Roma: Canova con la sua ancora barocca «Caduta degli Angeli», ma anche con i suoi bassorilievi anticipatori del Neoclassicismo. La conclusione è affidata a Francesco Guardi che con le sue pennellate frante sembra essere l’interprete dell’ormai inarrestabile decadenza della Serenissima.

«Il Canal Grande da Palazzo Balbi a Rialto» di Canaletto, Venezia, Ca’ Rezzonico