Per celebrare i suoi 150 anni, il Linificio e Canapificio Nazionale (Gruppo Marzotto) di Villa d’Almè, presso Bergamo, una delle più antiche filature europee, ha promosso la mostra «De Filo», che presenta negli spazi dell’ex roccatura (in visite guidate tenute alle 15 del 23 e 30 giugno; 7 e 21 luglio; 1, 8 e 22 settembre, 6 ottobre) i lavori di arte tessile di oltre 20 artisti e designer italiani e internazionali, alcuni dei quali (come quelli di Kaori Miyayama, Matteo Berra e Moneyless) realizzati proprio all’interno del Linificio.
Con i loro, sono in mostra, tra gli altri, i lavori di Matthew Attard, Daniela Frongia, Eva e Franco Mattes, Federica Patera e Andrea Sbra Perego, Mimmo Totaro, riuniti qui non solo per celebrare l’anniversario (nell’anno, anche, di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura), ma per rammentare il conferimento, lo scorso anno, della certificazione BCorp, per i progetti del Linificio e Canapificio Nazionale, che vedono il lino protagonista di una rivoluzione sostenibile, attraverso la sostituzione della plastica in segmenti come il packaging alimentare, l’industria automobilistica, la pesca (con Marevivo, l’azienda ha promosso un progetto di salvaguardia dei fondali marini).
Il tutto, mentre l’azienda riconferma l’eccellenza della propria produzione tessile in queste due fibre naturali, e promuove il ritorno della coltivazione del lino in Italia. Le opere degli artisti selezionati trasmettono dunque i messaggi di sostenibilità promossi dall’azienda, rievocandone al tempo stesso la tradizione più che secolare di eccellenza in questo ambito.