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Volti romani
Volti romani
- Francesca Romana Morelli
- 10 giugno 2017
- 00’minuti di lettura
Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliDe Crescenzo & Viesti presenta, fino al 30 giugno, «Agnese De Donato. Anni Settanta: io c’ero», a cura di Greta Boldorini, dedicata alla fotografa, giornalista e femminista barese scomparsa lo scorso 5 marzo a Roma.
Figlia di un avvocato, la De Donato studia Giurisprudenza con Aldo Moro e nel 1957 apre la libreria e galleria Ferro di Cavallo a Roma, in via di Ripetta, incontro di artisti e intellettuali, dove espone i protagonisti della Pop art e quelli del Gruppo 63. Nel 1970 è tra le fondatrici della rivista femminista «Effe». Per questa retrospettiva ha estrapolato dal suo archivio circa duecento fotografie relative ad anni cruciali per l’Italia: dalle lotte femministe agli spettacoli d’avanguardia fino alla partecipazione di John Lennon alla First International Feminist Planning Conference. Molti anche i ritratti: Natalia Ginzburg, Carlo Levi, Ugo Tognazzi, Charlotte Rampling, Giorgio Napolitano, Stefano Rodotà, Mino Maccari e Michelangelo Pistoletto.
A sua volta dall’8 giugno al 30 luglio La Nuova Pesa torna a proporre uno dei maggiori fotografi latinoamericani, di origini russe, Anatole Saderman (Mosca, 1904 Buenos Aires, 1993) che tra il 1961 e il 1962 espose paesaggi negli storici spazi della galleria in via del Vantaggio. Il curatore Massimo Scaringella ha selezionato una trentina di ritratti romani, al fine di rimarcare l’interesse pionieristico di Saderman per la ritrattistica, che a Roma ebbe modo di esercitare attraverso l’amicizia con Berenice (pseudonimo di Jolena Baldini), una delle famose penne del «Paese Sera», che gli presentò Afro, Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Mario Mafai, Giulio Turcato, Renato Guttuso.