NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 08 FEBBRAIO 2024

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GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: l’interno della Basilica della Santissima Annunziata a Firenze, oggetto da tempo di una serie di importanti restauri; la Casa sul torrente, icona del Movimento Moderno in Argentina, opera di Amancio Williams; l’acquarello di Turner recentemente scoperto (© Minster Auctions); «Ice Bed», uno scatto di Nima Sarikhani che ritrae un orso polare steso su un piccolo iceberg nell’estremo nord, al largo dell’arcipelago norvegese delle Isole Svalbard. © Nima Sarikhani per il Wildlife Photographer of the Year

01

Luca Beatrice è il nuovo presidente della Quadriennale di Roma

Incaricato dal ministro Gennaro Sangiuliano, Luca Beatrice (Torino, 1961) è il nuovo presidente della Quadriennale di Roma. Sostituisce Umberto Croppi (Roma, 1956), già assessore delle Politiche Culturali di Roma durante la giunta Alemanno, a sua volta nominato alla Quadriennale nel 2019 dall’allora ministro Alberto Bonisoli. L’incarico, appena annunciato, attende la comunicazione ufficiale del Ministero. Beatrice, curatore e critico d’arte contemporanea, già curatore con Beatrice Buscaroli del Padiglione Italia nel 2009 alla 53ma Biennale d’arte di Venezia e presidente del Circolo dei Lettori di Torino nel 2010-18, è docente in diverse istituzioni e università italiane (tra cui l’Accademia Albertina di Torino, lo Ied di Torino e lo Iulm di Milano). Collaboratore di «Il Giornale dell’Arte», è firma di punta del quotidiano «Libero». Proprio la sua vicinanza alle posizioni del Centrodestra al governo, seppur con la libertà di parola e di critica che gli sono proprie, ha fatto sì che il suo nome sia recentemente circolato a proposito di diversi incarichi in ambito culturale, a livello nazionale e nella sua Torino (tra cui ai Musei Reali, tuttora in attesa di bando per la scelta del successore di Enrica Pagella, in pensione). Beatrice ha curato numerose importanti esposizioni, in spazi pubblici e privati, tra cui l’antologica di Andy Warhol al Palazzo Ducale di Genova (2016) e la collettiva «Jackson Pollock e la Scuola di New York» a Milano e Roma (2018). Lo scorso settembre ha pubblicato il volume Le vite. Racconto provinciale dell’arte italiana (Marsilio) in cui racconta vicende, passioni e protagonisti più o meno riconosciuti dalla critica «ufficiale», incontrati e frequentati in quarant’anni di critica militante. 

02

Riapre a Firenze il Museo della Specola

A 250 anni dalla sua inaugurazione, riapre il 21 febbraio il Museo della Specola dell’Università di Firenze, primo museo naturalistico di stampo illuminista, voluto dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena nello storico Palazzo Bini-Torrigiani. I lavori di restauro e riallestimento, riorganizzazione funzionale e adeguamento degli impianti, hanno compreso anche il restauro di numerose opere e l’istituzione di due nuove ali dedicate alla mineralogia e alle cere botaniche. Oltre all’ampia collezione zoologica, il museo ospita la più grande collezione al mondo di cere anatomiche settecentesche (1.400 pezzi), realizzata tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo per lo studio dell’anatomia del corpo umano, con in particolare la collezione del ceroplasta siciliano Gaetano Giulio Zumbo (1656-1701). Vi sono poi il «Salone degli Scheletri», la «Tribuna di Galileo» costruita e inaugurata nel 1841 per celebrare Galileo e la scienza sperimentale e infine il «Torrino astronomico» progettato alla fine del XVIII secolo, che ospita un campionario di oggetti provenienti dalle collezioni medicee. 

03

È ufficiale: la Russia non parteciperà alla Biennale di Venezia

Per la seconda volta consecutiva, da quando il Paese ha sferrato l’attacco all’Ucraina nel febbraio 2022, la Russia non parteciperà alla Biennale di Venezia.  Quest’anno la 60ma Biennale avrà 90 padiglioni nazionali, tra cui quello dell’Ucraina all’Arsenale con «Net Making», una presentazione  curata da Viktoria Bavykina e Max Gorbatskyi di opere dei fotografi e videoartisti Katya Buchatska, Daniil Revkovskyi, Andrii Dostliev, Lia Dostlieva e Andrii Rachynskyi, e dell’architetto Oleksandr Burlaka. Inoltre, un’installazione video del collettivo artistico ucraino Open Group sarà presentata dalla Polonia. La Russia partecipa da sempre alla Biennale di Venezia: la sua mostra per la 59ma edizione del 2022 era stata cancellata il 27 febbraio, pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina.

04

L’ultimo dei restauri nella Basilica della Santissima Annunziata a Firenze è quello del ciborio eucaristico

Grazie a un anonimo benefattore fiorentino, che ha scelto di donare 32mila euro per la salvaguardia della Basilica della Santissima Annunziata di Firenze con l’ArtBonus, potrà prendere il via il restauro del ciborio eucaristico a sezione ottagonale che si erge sull’altare maggiore, risalente al 1655, bisognoso di un intervento per la conservazione delle parti metalliche decorate. Nel corso degli anni nella Basilica della Santissima Annunziata sono stati eseguiti interventi per un importo complessivo di oltre 1,7 milioni di euro. Basti pensare a quelli realizzati grazie al finanziamento di Friends of Florence, come il restauro interno della cappella di San Nicola per circa 230mila euro, alle porzioni della Cappella Galli per 20mila euro, al restauro del ciborio nel Coro dell’Annunziata per oltre 32mila euro, all’ultimazione dei restauri nella cappella del Soccorso per oltre 240mila euro, al restauro dell’oratorio per 50mila euro, mentre è in programmazione la modifica della cristalliera dell’affresco dell’Annunziata per 20mila euro. Con il finanziamento della Fondazione Cr Firenze è stata invece realizzata la prospezione interna ed esterna della Basilica per 210mila euro. [La Nazione]
 

05

Il Wmf premia il recupero della Casa sul torrente, icona del Movimento Moderno in Argentina

I Ministeri della Cultura e dei Lavori Pubblici dell’Argentina e il Comune di Mar del Plata sono i vincitori del World Monuments Fund/Knoll Modernism Prize 2024, per l’attento recupero della Casa sobre el Arroyo (La casa sul torrente) di Mar del Plata, opera di Amancio Williams (1913-89) e icona del Movimento Moderno argentino. Ex dimora del musicista e compositore Alberto Williams, la Casa sobre el Arroyo fu ideata nel 1943 dal figlio di Alberto, Amancio e, per gli interni, da Delfina Gálvez Bunge de Williams. Terminata nel 1948, la giocosa casa-ponte sul torrente Las Chacras attirò ben presto elogi e riconoscimenti da parte di studiosi e progettisti di tutto il mondo; da anni versava tuttavia in un penoso abbandono. È la prima volta che il premio è assegnato a un progetto sudamericano, come ha sottolineato la presidente e ceo del Wmf Bénédicte de Montlaur. Sarà presentato il prossimo 27 febbraio a New York durante una tavola rotonda dedicata all’impatto del Movimento Moderno argentino, occasione nella quale sarà anche reso omaggio all’architetto e storico dell’architettura Jean-Louis Cohen, scomparso ad agosto 2023. Forte sostenitore del World Monuments Fund/Knoll Modernism Prize, Cohen ha anche fatto parte della giuria fino alla sua scomparsa. 

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Il Pan di Napoli chiude: nel 2025 diventerà il Museo dell’Immagine

A marzo il Pan-Palazzo delle Arti Napoli chiuderà per avviare un piano di ristrutturazione che si compone di molteplici interventi (finanziati con fondi Pnrr, Poc Metro e Poc Regione Campania e con risorse dalla Città Metropolitana di Napoli), la cui conclusione è prevista per il 2025. Alla riapertura, gli spazi del museo comunale saranno destinati al Museo dell’Immagine. Fotografia, cinema, digital art, ma anche pittura e scultura in dialogo con i nuovi media. È il capitolo centrale del discorso avviato con Napoli Contemporanea (il programma di mostre e installazioni voluto dal sindaco Gaetano Manfredi e curato da Vincenzo Trione, consigliere del sindaco per l’arte contemporanea e l’attività museale), il nuovo Museo dell’Immagine, progettato dall’architetto Giovanni Francesco Frascino, mira a ripensare l’attuale configurazione del Pan, riaffermando con forza l’originaria vocazione urbana dell’edificio settecentesco. 

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La «Venere degli stracci» di Pistoletto tornerà in piazza Municipio a Napoli il 6 marzo

Nel corso della presentazione del progetto per il nuovo Pan e del programma Napoli contemporanea, inoltre, Vincenzo Trione ha annunciato che la «Venere degli stracci» di Michelangelo Pistoletto, distrutta nel rogo dello scorso 13 luglio, tornerà in piazza Municipio il 6 marzo con un evento. «La scelta del sindaco, ha detto Trione, è quella di di far risorgere la Venere, come disse il maestro Pistoletto. Sarà controllata 24 ore su 24. Dopo tre mesi e mezzo potrà essere poi definitivamente collocata in un luogo che comunicheremo prossimamente». [Il Mattino]
 

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Scoperto un acquarello inedito di Turner in una dimora dell’Herefordshire: potrebbe fruttare fino a 50mila sterline

Un acquarello inedito di Joseph Mallord William Turner, trovato anonimamente in un gruppo di altri dipinti in una tenuta di campagna dell’Herefordshire, potrebbe fruttare 50mila sterline. Minster Auctions, la casa d’aste che sta per vendere il foglio, ha dichiarato che, sebbene non vi sia alcuna firma, «la firma sta nello stile dell’opera». Kinsham Court apparteneva all’inizio del Novecento a John Stanhope Arkwright, che in precedenza aveva posseduto anche Hampton Court. L’acquarello è stato scoperto a Kinsham da uno dei suoi discendenti, insieme ad altri quattro, e consegnato alla casa d’aste, che lo metterà all’incanto nel mese di marzo: le stime sono comprese tra le 30mila e le 50mila sterline. 

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Nima Sarikhani vince il concorso «Wildlife Photographer of the Year» per la categoria «People’s Choice»

Per la categoria «People’s Choice», la fotografia di un orso polare che dorme su un iceberg delle isole Svalbard (intitolata «Ice Bed», «letto di ghiaccio»), scattata dal britannico Nima Sarikhani, è l’opera vincitrice del concorso «Wildlife Photographer of the Year», giunto alla 59ma edizione. È stata la fotografia più votata dal pubblico, tra 50mila scatti arrivati da ogni parte del mondo. Il «Wildlife Photographer of the Year» è il più importante concorso fotografico dedicato alla biodiversità ed è organizzato dal Natural History Museum di Londra. Le 100 foto vincitrici sono in mostra anche al Forte di Bard (Ao), fino al 2 giugno. 

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A Fiumicino un’opera d’arte in prestito dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno esposta nel Terminal 1

Il 12 febbraio alle ore 11 presso lo scalo di Roma Fiumicino, per festeggiare il 50mo anniversario di Aeroporti di Roma (Adr), sarà l’occasione per celebrare un appuntamento storico e per fare il punto, ricostruendo la storia di Adr e dei traguardi ed eccellenze raggiunti. Nel corso dell’evento è prevista la performance del Teatro Patologico, compagnia che da oltre 30 anni si occupa di creare un punto di incontro fra il teatro e la disabilità mentale, che coinvolge decine di ragazze e ragazzi diversamente abili, che si esibirà in un estratto della «Commedia Divina». La cerimonia si concluderà con il video-saluto del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, che precederà il momento in cui i vertici di Adr e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sveleranno un’opera d’arte concessa in prestito dal Fondo Edifici di Culto (Fec) del Ministero dell’Interno, che sarà posizionata presso la piazza del Molo A del Terminal 1, dove potrà essere ammirata da oltre 35mila passeggeri al giorno. 

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Su Sky Arte un docufilm su Gabriele Basilico, a 11 anni dalla sua morte

A undici anni dalla scomparsa il fotografo Gabriele Basilico viene ricordato in «L’infinito è là in fondo», un docufilm in prima visione su Sky Arte, in onda martedì 13 febbraio alle 21.15, in streaming solo su Now e disponibile anche on demand. Il documentario ripercorre le tappe principali della sua carriera, dalle prime foto di reportage scattate in gioventù negli anni dell’impegno politico, ai «Ritratti di Fabbriche» della fine degli anni Settanta, fino agli ultimi lavori nelle grandi Metropoli degli anni Duemila. A tratteggiare il profilo professionale e umano di Gabriele Basilico sono voci di spicco del mondo della cultura, come Stefano Boeri, Gianni Berengo Gardin, Oliviero Toscani e Toni Thorimbert, la storica della fotografia Roberta Valtorta, il regista Amos Gitai, mentre la voce narrante è della photo editor Giovanna Calvenzi, compagna di vita dell’artista. Il film non è solo un ritratto, ma prende spunto da Basilico per interrogare il presente, proponendo un intimo confronto tra la città contemporanea e lo sguardo di cinque giovani fotografi chiamati da Toni Thorimbert a dialogare con l’eredità del maestro. 

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Al Parco della Musica di Roma un concerto di musiche ispirate all’arte

Con le musiche ispirate a Piero della Francesca e Benvenuto Cellini, il direttore d’orchestra, violinista e violista Pinkas Zukerman, da 50 anni protagonista della scena musicale mondiale, debutta l’8 febbraio al Parco della Musica, Accademia di Santa Cecilia, direttore Jakub Hrusa. Per Zukerman, musicista israeliano e leggenda vivente della viola, sono state scelte per questo suo debutto a Santa Cecilia “una nuova prima”: una novità dedicata agli autori delle sinfonie che si sono ispirati ai grandi geni della pittura italiana. Rivivono così gli affreschi di Piero della Francesca nella sinfonia di Bohuslav Martinu dedicate alle ”Storie della Vera Croce” dipinte nella Basilica di San Francesco ad Arezzo ed il “Carnevale Romano di Berlioz, tutta intessuta dei temi dello scultore cinquecentesco Benvenuto Cellini, figlio del musicista Giovanni. 

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Mostre aperte: Primo Levi al Museo Nazionale della Montagna di Torino

«Le ossa della Terra. Primo Levi e la montagna» è una mostra realizzata in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, curata da Guido Vaglio con Roberta Mori, ed è aperta fino al 13 ottobre al Museo Nazionale della Montagna di Torino. È un percorso espositivo articolato attorno alle parole di Levi, ma anche a fotografie storiche, oggetti, documenti, volumi ed estratti video provenienti da archivi pubblici e privati, oltre che dai familiari dello scrittore e dal Museo. Fu in Valle d’Aosta che avvenne il suo arresto nel dicembre 1943, che lo condurrà alla deportazione nel campo di Auschwitz. All’indomani dell’8 settembre 1943, l’espressione «andare in montagna» era diventata sinonimo di una precisa scelta di campo, quella di aderire alla lotta partigiana. Dopo la guerra, sarà ancora la montagna a favorire e consolidare l’amicizia di Levi con altri due protagonisti del Novecento: Mario Rigoni Stern e Nuto Revelli. In occasione della mostra, il Museo pubblica un catalogo che, oltre ai testi dei curatori e alle immagini dei documenti e delle opere esposte, accoglie contributi di Enrico Camanni, Massimo Gentili Tedeschi, Giuseppe Mendicino, Alessandro Pastore, Marco Revelli e Domenico Scarpa. 


 

Redazione, 08 febbraio 2024 | © Riproduzione riservata