Ieri 11 settembre il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli, rispondendo a Montecitorio all’interrogazione di Italia Viva sulla recente nomina dei componenti della commissione ministeriale per la concessione di contributi alle produzioni cinematografiche, decreto firmato dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano, ha precisato che «i componenti sono 15 e non 18» e che si tratta di «esperti con profilo culturale di alto livello». Poi, però, ha annunciato una correzione di rotta. «La commissione di cui parliamo è oggetto in queste ore di una mia attenta verifica e revisione». 

La nomina del nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli ha lasciato «scoperta» la presidenza del MaXXI. Le norme statutarie del museo romano prevedono che le funzioni del presidente, fino alla nuova nomina, vengano assunte dal consigliere più anziano. Ma Raffaella Docimo ha dichiarato la propria indisponibilità a svolgere tali funzioni, ritenendole al momento incompatibili con lo svolgimento dei suoi impegni istituzionali di professore ordinario a tempo pieno presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ai sensi dello statuto, le funzioni vengono pertanto assunte dalla storica dell’arte e giornalista Maria Emanuela Bruni. Restano invariate le cariche di segretario generale (Francesco Spano) e direttore artistico (Francesco Stocchi) della Fondazione. Bruni ha una lunga esperienza al servizio delle Istituzioni. È stata tra l’altro la prima donna, nel 2008, a guidare il Cerimoniale di Palazzo Chigi. 

Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (To) il 6 settembre è tornata la «carrozza di Napoleone», una berlina di gala restaurata. Il veicolo venne realizzato intorno al 1805-10 dal carrozziere parigino Jean-Ernest-Auguste Getting, uno dei principali fornitori delle Scuderie Imperiali di Napoleone. Presenta lo stemma napoleonico sulle portiere e potrebbe aver fatto parte del corteo che nel 1805 portò Napoleone a Milano per l'incoronazione a Re d’Italia, con una prima tappa intermedia a Stupinigi, dove soggiornò insieme alla moglie Giuseppina. Nel 1953 il sensitivo Gustavo Adolfo Rol, appassionato di storia napoleonica, decise di acquistare la carrozza e di farla restaurare a Torino. Per intervento della Soprintendente alle Gallerie per il Piemonte Noemi Gabrielli la carrozza passò di proprietà all’Ordine Mauriziano il 3 giugno del 1955, per essere destinata alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Il 15 settembre alle ore 15.45 è in programma un viaggio nel periodo napoleonico con «Life, istantanee di vita di corte», l’evento di Living History che rievoca la vita quotidiana di un momento storico particolare, quando la Palazzina era il luogo di svago della corte imperiale di Napoleone e della sorella Paolina Borghese Bonaparte. Il 17 ottobre, alle ore 16, una visita guidata a cura di Alessia Giorda si focalizzerà invece sul legame tra Napoleone e il Piemonte, mentre la conferenza a seguire di Paolo Palumbo racconterà la storia di Camillo Borghese e del cerimoniale imperiale di Stupinigi. 

L’artista di Los Angeles Paul McCarthy ha inscatolato per buttare via il fogliame finto, gli alberi di polistirolo e altre parti di «Ws-White Snow» (2013), installazione di ispirazione disneyana di circa 17mila metri quadrati. Intorno al 2019 il mercato dell’artista è crollato e McCarthy non poteva più permettersi di conservare l’opera in magazzino. Così, all’inizio dello scorso anno, ha invitato curatori e direttori di musei della città, tra cui il Getty, il Museum of Contemporary Art, l’Hammer Museum e il Los Angeles County Museum of Art, nella speranza che qualcuno potesse acquistarla o conoscesse a chi potesse interessare, senza risultati. Finora sono stati riempiti tre container da 6 metri l’uno e si sta discutendo la logistica con gli impianti di riciclaggio del polistirolo. Resta da vedere se riusciranno a conservare la casa o le singole sculture, altrimenti «tutte queste cose verranno rivendute a Hollywood, dove le abbiamo comprate, ha dichiarato il figlio e direttore dello studio di Paul, Damon McCarthy. Preferirei che andasse a marcire da qualche parte piuttosto che buttarla via, aggiunge. Vorrei metterla nel deserto e vedere per quanto tempo resiste».

Il 15 settembre torna l’appuntamento con la Giornata Europea della Cultura Ebraica, l’evento annuale che apre alla cittadinanza le porte di sinagoghe, musei e altri siti ebraici, quest’anno in Italia in ben 106 località, distribuite in sedici regioni, da nord a sud alle isole. Alla sua venticinquesima edizione, la Giornata è coordinata a livello europeo, dall’Aepj (European Association for the Preservation and Promotion of Jewish Culture and Heritage) e dall’Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) per l’Italia: 27 i Paesi europei che vi aderiscono e 106 le località italiane, distribuite in 16 regioni, in tutta la Penisola. È un’occasione di conoscenza, incontro, confronto e dialogo, basata sulla convinzione che la disponibilità a conoscere e riconoscere l’altro sia il principale strumento per contrastare vecchi e nuovi stereotipi. Tema prescelto per l’edizione 2024 sarà «la famiglia», «fil rouge» tra le diverse iniziative artistiche e culturali promosse in Italia e in Europa. 

A Loreto Aprutino (Pe) il 14 settembre si rinnova l’appuntamento dedicato all’arte con l’installazione permanente site specific «Al vento», di Michelangelo Lupone e Licia Galizia, promosso dalla Fondazione No Man’s Land a cura di Zerynthia-Associazione per l’Arte Contemporanea OdV con Aware-Bellezza Resistente e il patrocinio del Comune. «Cantiere Aperto» narra di accoglienza attraverso l’espressione artistica, nella volontà di far emergere quel tratto partecipato necessario a una crescita collettiva. Lupone e Galizia propongono un’installazione tattile e sonora, in dialogo con il «Dictionnaire» di Yona Friedman, l’architetto che con Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier maturò l’idea di No Man’s Land. «L’obiettivo, affermano gli artisti, è la realizzazione di un intervento che s’inserisce con estrema delicatezza nell’impianto naturalistico offrendo al visitatore la possibilità di dialogare intimamente e con discrezione con l’albero e la natura circostante». Partecipano: Bruna Esposito (Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1999) Michelangelo Lupone e Licia Galizia, Jonida Prifti (poesia), Filippo Balestra (poesia), Anna Spasic (poesia), Gennaro Spinelli (musica), Gipsy Rufina (musica), Malix (musica), Linbo (musica), Gaia Mobilj (musica).

Il mecenate svizzero Urs Rechsteiner, fondatore e presidente della Fondazione Fur, con sede a Montepulciano (Si), il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, l’americana Karole P. B. Vail, direttrice della collezione Peggy Guggenheim a Venezia, sono i vincitori della seconda edizione del premio internazionale Comunicare l’Archeologia e l’Arte, diretto da Laura Valente. Il riconoscimento destinato ad esperti, direttori di musei, creativi, comunicatori e giornalisti, sezione per la quale in questa edizione è premiata Cristina Giuliano (AskaNews), è stato consegnato il 7 settembre sulla Spiaggia Grande di Positano (Sa). 

Il 5 settembre a Venezia, sull’isola di San Giorgio, la Fondazione Giorgio Cini ha presentato alla stampa «Chameleon», un progetto di arte digitale, un lavoro filmico di 12’ realizzato dal gruppo di artisti internazionali, di base a Londra, Universal Everything, le cui opere digitali sono presenti in molti musei. L’8 settembre è stato proiettato a Linz, al festival Ars Electronica; ora è diffuso sul canale Youtube della Fondazione veneziana.