MARTEDÌ 10 SETTEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 11 NOTIZIE
- 01 Una «Maria Maddalena penitente» di Artemisia è entrata al Kimbell Art Museum
- 02 35mo Praemium Imperiale: Calle per la pittura, Salcedo per la scultura, Ban per l’architettura
- 03 Julie Mehretu crea un imponente murale in vetro per l’Obama Presidential Center di Chicago
- 04 Il trono del Palazzo Reale di Napoli va in restauro al Centro della Venaria
- 05 Rinvenute in Turchia, nel sito dell’antica città di Myra, raffinate piastrelle con decorazioni vitree
- 06 All’Aquila torna Performative, il festival internazionale della performance
- 07 Gli archeologi sono tornati a scavare a Siponto
- 08 In vendita in Toscana una tenuta già appartenuta alla famiglia Agnelli-Piaggio
- 09 A novembre apre in Thailandia la Khao Yai Art Forest, dove natura e arte contemporanea si incontrano
- 10 La 13ma volta di «Wiki Loves Monuments»
- 11 Una due giorni torinese in ricordo del pedagogista, artista e critico d’arte Francesco De Bartolomeis
Una «Maria Maddalena penitente» di Artemisia è entrata al Kimbell Art Museum
Un dipinto di Artemisia Gentileschi (1593-ca. 1656), a lungo ritenuto perduto, è entrato a far parte della collezione del Kimbell Art Museum di Fort Worth, in Texas. L’opera, raffigurante una «Maria Maddalena penitente» (1625-26 ca), è stata installata nelle sale del museo texano il 6 settembre. «Il Kimbell desiderava da tempo acquisire un’opera di Artemisia Gentileschi, ma finora non aveva mai trovato il dipinto “giusto” di questa importante figura della storia dell’arte italiana», ha dichiarato il direttore del museo Eric Lee in un comunicato. Fernando Enríquez Afán de Ribera, terzo duca di Alcalá e viceré di Napoli, probabilmente commissionò la Maddalena penitente durante il suo periodo di ambasciatore spagnolo a Roma. La Gentileschi completò l’opera non molto tempo dopo uno dei suoi dipinti più noti, «Giuditta e la sua serva con la testa di Oloferne» (1623-25 ca), ora nella collezione del Detroit Institute of Arts. L'opera passò agli eredi del duca, ma alla fine scomparve dai documenti pubblici. Poi è riapparsa in un'asta parigina, da Tajan, nel 2001. Sebbene la casa d'aste lo proponesse come un dipinto dello studio dell'artista, gli offerenti probabilmente sospettavano che si trattasse di un'opera autografa: l'opera fu venduta infatti allora per 1,5 milioni di franchi francesi (206.441 dollari) a fronte di una stima massima di 80mila franchi (11.010 dollari). La riattribuzione del dipinto alla Gentileschi è stata annunciata per la prima volta dalla rivista Apollo nel 2021. Il mercante newyorkese Adam Williams Fine Art ha infine acquistato la Maddalena penitente per conto del museo dal collezionista privato americano che l'aveva acquistata alla vendita del 2001. L'istituzione non ha comunicato il prezzo. Ne scrive Sarah Cascone in un articolo su artnet.com.
35mo Praemium Imperiale: Calle per la pittura, Salcedo per la scultura, Ban per l’architettura
La Japan Art Association ha annunciato i vincitori della trentacinquesima edizione del Praemium Imperiale: Sophie Calle (Francia) per la pittura, Doris Salcedo (Colombia) per la scultura, Shigeru Ban (Giappone) per l’architettura, Maria João Pires (Portogallo/Svizzera) per la musica, Ang Lee (Repubblica di Cina, Taiwan) per il teatro/cinema. Ciascuno dei vincitori riceverà un premio di 15 milioni di yen (circa 90mila euro), un diploma e una medaglia. Quest’ultima sarà conferita dal Patrono onorario della Japan Art Association, il principe Hitachi, durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Tokyo il 19 novembre. La Borsa di Studio del Praemium Imperiale per Giovani Artisti è stata assegnata al Komunitas Salihara Arts Center (Indonesia). L’annuncio e il conferimento della Borsa hanno avuto luogo il 10 settembre a Tokyo, durante una conferenza stampa presieduta da Hisashi Hieda, presidente della Japan Art Association. Il Komunitas Salihara Arts Center ha ricevuto un diploma e un contributo di 5 milioni di yen (circa 30mila euro).
Julie Mehretu crea un imponente murale in vetro per l’Obama Presidential Center di Chicago
L’Obama Presidential Center (Opc) di Chicago, progettato dallo studio Tod Williams Billie Tsien Architects, è stato inaugurato nel 2021. Di recente l’edificio principale, una torre angolare rivestita di granito che ospiterà il museo, ha iniziato a prender forma ed è stato predisposto per l’installazione dell’opera commissionata a Julie Mehretu: una monumentale vetrata dipinta, realizzata con la collaborazione del Franz Mayer Studio di Monaco. Il 7 settembre gli specialisti hanno iniziato a montare i 35 pannelli che compongono l’astratta «Uprising of the Sun» (2024), alta 25 metri e larga 7,6, sulla facciata nord dell’edificio. L’imponente finestra di Mehretu si ispira al movimento per i diritti civili negli Stati Uniti ed è in accordo con un brano del discorso tenuto da Obama nel 2015 a Selma, in Alabama, in occasione del 50mo anniversario della marcia da quella piccola città del sud alla capitale dello Stato, Montgomery, che avvolgerà un angolo della facciata sul lato sud. «Volevo davvero trovare un concetto coesivo», afferma Mehretu.
Il trono del Palazzo Reale di Napoli va in restauro al Centro della Venaria
Grazie a «Restituzioni», un programma biennale di restauri di opere d’arte appartenenti al patrimonio culturale italiano, promosso e curato da Intesa Sanpaolo, si porrà mano al trono di Palazzo Reale di Napoli, per un intervento conservativo che durerà circa un anno. Da giovedì 12 settembre il trono si sposta a Torino, presso la Fondazione Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali «La Venaria Reale», dove saranno restaurate sia la parte lignea sia la tappezzeria. Il complesso restauro inizierà con la realizzazione di un piano diagnostico, supportato da indagini radiografiche e microscopiche, al quale seguiranno la disinfestazione della parte lignea, il consolidamento della struttura, la pulitura con integrazioni materiche e cromatiche, concludendo con lo smontaggio e trattamento dei tessuti e delle passamanerie. Di manifattura napoletana, la seduta fu realizzata intorno alla metà dell'Ottocento in legno intagliato e dorato con rivestimento in velluto color cremisi e un gallone metallico con frange di seta. Sui lati sono presenti due braccioli con teste leonine; dopo l'Unità d'Italia sul petto dell'aquila posta in cima allo schienale fu aggiunto lo stemma sabaudo. Il trono è protetto da un baldacchino in velluto cremisi e galloni argentati, ornato con nastri intrecciati. Con l’iniziativa «Restituzioni», dal 1989 si individuano in tutta Italia, in collaborazione con il Ministero della Cultura, opere bisognose di restauro, e vengono sostenuti gli interventi al fine di recuperare beni rappresentativi della varietà del patrimonio storico artistico italiano, sia in termini cronologici sia in termini di materiali e tecniche.
Rinvenute in Turchia, nel sito dell’antica città di Myra, raffinate piastrelle con decorazioni vitree
In Turchia, nel sito dell’antica città di Myra, situata nel distretto di Demre ad Antalya, gli archeologi hanno scoperto rari esempi di arti decorative del V-VI secolo d.C. Durante gli scavi nella città portuale di Andriake, i ricercatori hanno portato alla luce vivaci piastrelle decorative per interni realizzate con la tecnica Millefiori, un metodo di lavorazione del vetro dalla tradizione secolare che crea intricati stilemi floreali. Queste antiche produzioni offrono uno sguardo unico sulle attività dell’epoca e sono considerate un ritrovamento chiave nella documentazione archeologica della Turchia. Myra, che fu una delle città più importanti della Licia, ha prosperato dall’epoca classica fino al periodo romano.
All’Aquila torna Performative, il festival internazionale della performance
Dal 12 al 14 settembre il capoluogo abruzzese sarà il palcoscenico della quarta edizione del Festival Performative, curato dal MaXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. Più di 20 appuntamenti per tre giorni, dove la parola partecipazione sarà il leitmotiv per nuove relazioni e processi di creatività. Nel campo della danza troviamo le proposte di Amala Dianor, Francesca Foscarini, Marco Torrice e Anna Basti. Tra le nuove produzioni la performance musicale di Alix Boillot e di Lucia Bricco e Myriam Laplante con Elena Bellantoni e David Zerbib e gli studenti dell’Accademia insieme all’École Supérieure d’Art Annecy-Alpes. Fra i talk la «conformance» (conferenza e performance) di Tiziano Scarpa. Infine, un corteo di cittadini darà vita a una performance collettiva, un progetto a cura di Silvia Di Gregorio dedicato al Mammuthus meridionalis vestinus (uno scheletro fossile di mammut rinvenuto in territorio aquilano nel 1954), uno dei simboli della città. Collaborano alla curatela Elena Bellantoni e Silvano Manganaro, docenti dell’Accademia con Chiara Bertini, Fanny Borel, Anne Palopoli e Donatella Saroli dell’Ufficio curatoriale del MaXXI L’Aquila. Altri artisti coinvolti: Mohamed Abdelkarim, Silvia Calderoni & Ilenia Caleo, Marta Ciappina, Aitana Cordero, Mary Gehnyei, Rrosa trio con Davide Zanini, Lorenzo Senni, Maria Violenza.
Gli archeologi sono tornati a scavare a Siponto
Gli archeologi tornano a Siponto (località della città di Manfredonia, Fg): è in corso una nuova campagna di scavo per indagare l’area dell’anfiteatro romano. Le ricerche archeologiche sistematiche sono condotte dalle Università di Bari e di Foggia, con la direzione dei professori Roberto Goffredo, Maria Turchiano (Unifg) e Giuliano Volpe (Uniba). Tra i rinvenimenti di particolare interesse della scorsa campagna si segnalano un ampio tratto delle mura urbiche nella zona prossima all’anfiteatro di età romana e una chiesa medievale che si sovrappose all’anfiteatro con annesso un ampio cimitero. Per la campagna 2024 (dal 2 settembre all’11 ottobre) si è ritenuto di privilegiare proprio l’area dell’anfiteatro e delle mura urbiche, in modo da estendere la conoscenza del monumento antico e tutta la sequenza di sovrapposizioni fino all’abbandono di Siponto in età tardomedievale.
In vendita in Toscana una tenuta già appartenuta alla famiglia Agnelli-Piaggio
Sulla direttrice che collega Firenze, Pisa e il mare è stata messa in vendita una tenuta già appartenuta alla famiglia Agnelli-Piaggio. Un luogo immerso nel verde, testimone di vicende di artisti e personaggi del jet-set internazionale. La proprietà, che si trova nel comune di Montopoli in Val d’Arno (Pi), è nel portfolio di Lionard Luxury Real Estate, azienda attiva nel settore immobiliare di lusso, e il prezzo richiesto è di 16 milioni di euro. Estesa su quasi 400 ettari, la tenuta gravita attorno alla villa padronale del XV secolo. Progettata da Bartolomeo Ammannati, la villa fu completata nel 1589, come ricordano ancora oggi le incisioni sul tetto. I terreni furono donati dalla Repubblica di Firenze a Gino di Neri Capponi, come ricompensa per la sua vittoria contro Pisa nel 1406. Oltre alla villa, la proprietà comprende svariati casali, di cui quattro completamente ristrutturati e tre dotati ciascuno di piscina privata. A questo si aggiungono due cantine vinicole, una cappella privata, una limonaia, alloggi per il personale e numerosi altri annessi e rustici, per una superficie interna totale di oltre 14.500 metri quadrati.
A novembre apre in Thailandia la Khao Yai Art Forest, dove natura e arte contemporanea si incontrano
Khao Yai Art, organizzazione thailandese non profit fondata nel 2023 dalla filantropa, collezionista d'arte e mecenate Marisa Chearavanont e ora diretta da Stefano Rabolli Pansera, architetto e curatore, noto per i suoi lavori alla Biennale di Venezia, dove nel 2013 ha ricevuto il Leone D’Oro per il Padiglione dell’Angola di cui era curatore, annuncia la creazione in Thailandia della Khao Yai Art Forest, istituzione innovativa incentrata sulla natura, che coniuga arte contemporanea e ambiente naturale. Attraverso installazioni su grande scala e opere site specific, l’ente pone l’accento sulla cura della foresta attraverso l’arte e la natura, promuovendo una maggiore consapevolezza del nostro rapporto con gli artisti contemporanei e l’ambiente naturale. La sua apertura è prevista a novembre 2024.
La 13ma volta di «Wiki Loves Monuments»
Per il 13mo anno è iniziato «Wiki Loves Monuments 2024», concorso fotografico che coinvolge professionisti e amatori per documentare e promuovere monumenti, luoghi d’arte e siti culturali. Si svolge online fino al 30 settembre in contemporanea in tutto il mondo, con partecipazione gratuita. Nel nostro Paese l’iniziativa è gestita dai volontari di Wikimedia Italia e contempla luoghi della cultura, monumenti, città, castelli, chiese, palazzi d’epoca, per una diffusione mondiale della cultura italiana. Quest’anno il concorso, con premi in palio, è patrocinato da Anci, Icom Italia e Aib (Associazione Italiana Biblioteche) e offre uno spazio più ampio a musei, archivi, biblioteche e luoghi d’arte.
Una due giorni torinese in ricordo del pedagogista, artista e critico d’arte Francesco De Bartolomeis
A Torino il 12 e 13 settembre, presso l’Aula Magna della Cavallerizza (via Verdi 9), si terrà il convegno dal titolo «Creatività, sistema formativo, arte. L’innovazione secondo Francesco De Bartolomeis», per celebrare il grande pedagogista e professore emerito dell’Università di Torino (Pellezzano, Sa 1918-Torino, 2023), a un anno dalla sua scomparsa. Per poco più di 30 anni, dal 1956 al 1988, ha insegnato pedagogia presso l’Università di Torino. De Bartolomeis, per l’ampiezza dei suoi interessi e delle sue competenze, non può essere definito solamente un docente universitario. Egli è stato artista, critico d’arte, ma soprattutto innovatore. In ambito pedagogico ha introdotto la didattica dei laboratori e le attività rivolte ai più piccoli (fascia 0-3). I laboratori torinesi in via Maria Vittoria hanno rappresentato per molti anni la sede in cui centinaia di studenti e studentesse si sono avvicinati a quello che, qualche anno dopo, sarebbe stato denominato pensiero computazionale. Altri si sono appassionati all’arte e alla pedagogia della creatività per sviluppare nei bambini competenze di pensiero critico.