L’Hong Kong Palace Museum, nuovo museo di Hong Kong situato nel distretto culturale di West Kowloon, ha annunciato oggi di aver staccato un milione di biglietti dalla sua apertura il 3 luglio 2022. Per celebrare il traguardo raggiunto, Louis Ng, il direttore del museo, ha dato il benvenuto al milionesimo visitatore (una visitatrice), che ha ricevuto in dono il catalogo dell’ultima mostra: «Cartier e le donne». [Redazione]

Razzismo, sessismo, omofobia e promesse non mantenute. Mancanza di «equità e giustizia di base», sindromi da burnout e depressione tra il personale sotto un regime di «terrore» da parte del direttore Michel Draguet. È così che in una lettera al Segretario di Stato per la ripresa economica Thomas Dermine i lavoratori dei Musées Royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles hanno descritto l’ambiente di lavoro «tossico» dell’istituzione. «Stiamo predicando nel deserto, i nostri leader sono sordi mentre noi sopravviviamo in un malessere generale», si legge nel documento, diffuso da alcuni media belgi. [Redazione]

«Sosteniamo convintamente la conservazione e la valorizzazione dei patrimoni artistici e culturali italiani nonché delle dimore storiche su cui abbiamo fatto un grande lavoro anche in legge di bilancio, andando ad istituire un fondo nazionale per i beni privati e prevedendo una serie di iniziative fiscali di alleggerimento riconoscendoli come circuito sussidiario culturale di primaria importanza. La bellezza dell'Italia e del suo patrimonio non va cercata solo nei monumenti ma anche nel tessuto diffuso, nei beni custoditi dai privati, nelle bellezze delle dimore storiche, nelle mille chiese e nei borghi»: lo ha detto il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone (Fdi), il 12 aprile, in occasione della conferenza stampa a Montecitorio di presentazione di Confrestauro, la nuova associazione per il restauro in Italia, che riunisce gli addetti del settore, restauratori e architetti ma anche aziende specializzate. [Ansa]

Arrivano oggi 17 aprile a Roma gli ispettori del Bie, Bureau International des Expositions, per valutare la candidatura della capitale a «Expo 30»: un evento da 50 miliardi di euro, 300mila posti di lavoro e una significativa rigenerazione della capitale. Il tour degli ispettori, comprese le visite alle più alte cariche dello Stato, durerà una settimana. Domani il sindaco Roberto Gualtieri illustrerà agli ispettori il corposo dossier, oltre 600 pagine, che accompagna la candidatura della città ad ospitare Expo 2030. Sono previste visite degli spettori in aree archeologiche, musei, luoghi storici e diversi sopralluoghi nelle zone che dovrebbero ospitare l’esposizione, soprattutto a Tor Vergata, dove grazie alla realtà aumentata potranno vedere come potrebbe essere realizzato l’Expo intorno alla Vela di Calatrava. [Tina Lepri]

Nella città britannica di Colchester un antico mosaico romano è stato riportato alla luce e sarà esposto al pubblico in modo permanente proprio all’esterno di una rivendita di sigarette elettroniche in un centro commerciale. L’antico manufatto era stato rinvenuto per la prima volta negli anni ’80 durante i lavori per il centro commerciale Lion Walk a Red Lion Yard, Colchester, ma allora venne ricoperto. Ora, un progetto speciale condotto dal centro commerciale e dal Consiglio comunale di Colchester intende svelare finalmente il mosaico e permettere ai residenti locali di ammirarlo da sotto una copertura di vetro protettivo. «Stiamo ri-scoprendo ciò che è già stato trovato e stiamo anche esplorando ulteriormente», ha rivelato il direttore del centro Lion Walk, Martin Leatherdale, a proposito dello scavo, realizzato in collaborazione con il Colchester Archaeological Trust. [Redazione]

«Roma 1948» al Museo Ebraico romano. Le venti opere d’arte che tornano da Tel Aviv per la mostra «Roma 1948» al Museo Ebraico romano, dal 27 aprile al 10 ottobre, sono il racconto di una storia d’arte dimenticata. Nel 1948, settanta tra i più famosi artisti italiani, Guttuso, Capogrossi, Afro, Scialoja, Carla Accardi, Carlo Levi, Pietro Consagra e altri donarono come forte segnale di pace, amicizia, solidarietà allo Stato d’Israele appena nato dopo la Shoah, sette casse con 75 opere, quadri, disegni, sculture. Le opere vennero subito esposte al Museo di Tel Aviv, che esisteva dal 1932: erano accompagnate dal messaggio di amicizia redatto dal comitato d’onore che decise quella storica iniziativa: Sibilla Aleramo, Corrado Alvaro, Giulio Carlo Argan, Massimo Bontempelli, Alberto Moravia e Ignazio Silone. La collezione del museo è stata alimentata, nel tempo, da altre donazioni d’arte da tutta Europa. L’idea di far conoscere questa storia («è una sorpresa incredibile: noi stessi la ignoravamo», afferma Tania Coen, direttrice dal 2019 del Tel Aviv Museum of Art) è della presidentessa della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, Alessandra Di Castro, e della presidentessa della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, a 75 anni dalla nascita dello Stato ebraico. [Tina Lepri]