MERCOLEDÌ 27 MARZO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 11 NOTIZIE
- 01 Il British Museum fa causa a Peter Higgs
- 02 Firmato un Memorandum d’Intesa a Hong Kong per partnership a lungo termine con 21 istituzioni culturali internazionali
- 03 Tre dipinti di Van Gogh in prestito a lungo termine al Rijksmuseum di Amsterdam
- 04 I 16 vincitori delle borse di studio dell’Accademia di Francia a Roma-Villa Medici
- 05 Ultimi ritocchi ai restauri del Palazzo Vescovile di Mondovì
- 06 Un nuovo centro visitatori apre il 28 marzo a Siena
- 07 Un nuovo hub culturale apre a Milano
- 08 Terminato il restauro della Grotta degli Animali nella Villa Medicea di Castello, sulle colline di Firenze
- 09 Scoperte cavità e falde che richiedono nuove soluzioni per il Museo della Shoah in costruzione a Roma
- 10 Addii: Richard Serra
- 11 Addii: Giuliano Vangi
Il British Museum fa causa a Peter Higgs
Il British Museum ha citato in giudizio l’ex curatore Peter Higgs, accusandolo di aver rubato più di 1.800 oggetti dalla sua collezione. Higgs è stato licenziato nel luglio 2023. L’annuncio iniziale dello scorso agosto sui circa 2mila oggetti mancanti, rubati e danneggiati non riportava il nome di Higgs, ma le notizie riportate dai quotidiani britannici «The Times» e «The Daily Telegraph» hanno subito identificato l’autore del misfatto nel veterano curatore di arte greca e romana. Gli oggetti mancanti, danneggiati e rubati erano gemme antiche e gioielli d’oro, oltre ad altri piccoli pezzi che non erano stati esposti al pubblico. I legali del museo hanno dichiarato che Higgs ha «abusato della sua posizione di fiducia» e ha sottratto oggetti durante un periodo di 10 anni.
Firmato un Memorandum d’Intesa a Hong Kong per partnership a lungo termine con 21 istituzioni culturali internazionali
A Hong Kong l’Ente Governativo per il Distretto Culturale di West Kowloon ha ospitato il 24 marzo una cerimonia per la firma di un Memorandum d’Intesa per fissare la creazione di partnership a lungo termine con 21 importanti istituzioni artistiche e culturali di tutto il mondo. Questo traguardo conferma l’intenzione di sostenere lo sviluppo di Hong Kong come polo internazionale d’arte e cultura e l’impegno a promuovere lo scambio culturale internazionale tra Oriente e Occidente. Per l’occasione il West Kowloon Cultural District, punto di riferimento culturale di Hong Kong e uno dei progetti culturali più ambiziosi al mondo, ha dato il benvenuto a più di 100 leader e vertici di istituzioni artistiche e culturali mondiali, giunti a Hong Kong da diverse parti del mondo per partecipare alla cerimonia della firma e alla cena di benvenuto presso l’Hong Kong Palace Museum e ha dato il via all’Hong Kong International Cultural Summit 2024, ospitato dalla città asiatica dal 24 al 26 marzo.
Tre dipinti di Van Gogh in prestito a lungo termine al Rijksmuseum di Amsterdam
Da oggi il percorso di visita del Rijksmuseum si arricchisce di tre opere di Vincent van Gogh (1853-90), concesse in prestito a lungo termine dalla Fondazione P. e N. de Boer di Amsterdam. I tre dipinti, esposti accanto al celebre «Autoritratto» (1887) del pittore già nelle collezioni del museo, sono «Vista di Amsterdam dalla stazione centrale» (1885), «Riva del fiume con alberi» (1887) e «Campo di grano» (1888). Una curiosità: Van Gogh dipinse la veduta di Amsterdam proprio mentre si recava a visitare il Rijksmuseum, da poco inaugurato (1885) nella sua sede attuale. A ottobre 1885 infatti, dopo aver messo da parte un po’ di risparmi, il pittore viaggiò da Nuenen ad Amsterdam proprio per visitare il nuovo museo. Van Gogh aveva con sé il materiale per dipingere e la mattina della sua visita al Rijksmuseum con rapide pennellate catturò la vista del canale Singel e della chiesa della Cupola. Nel museo rimase folgorato dalla vista della «Sposa ebrea» di Rembrandt: «Rinuncerei volentieri a dieci anni della mia vita per stare seduto davanti al quadro per due settimane, mangiando solo una crosta di pane raffermo», avrebbe scritto in seguito.
I 16 vincitori delle borse di studio dell’Accademia di Francia a Roma-Villa Medici
La giuria del concorso per borsisti dell’Accademia di Francia a Roma-Villa Medici ha scelto 16 vincitori. Questa nuova classe, che rappresenta sei discipline artistiche e sei nazionalità diverse, sarà accolta a Villa Medici dal 2 settembre 2024 per una residenza di un anno all’insegna della creazione, della sperimentazione e della ricerca. Ai borsisti saranno assegnati una borsa di studio, un alloggio e uno spazio di lavoro. Per il 2024-2025 sono stati selezionati i seguenti candidati: Haig Aivazian (Arti plastiche); Bianca Bondi (Arti plastiche); Jérôme Clément-Wilz (Sceneggiatura); Nicolas Daubanes (Arti plastiche); Abdessamad El Montassir (Arti plastiche); Alessandro Gallicchio (Storia dell’Arte); Amalia Laurent (Arti plastiche); Pierre-Yves Macé (Composizione musicale); Clovis Maillet (Arti plastiche); Nicolas Sarzeaud (Storia dell’Arte); Claudia Jane Scroccaro (Composizione musicale); Seynabou Sonko (Letteratura); Ana Vaz (Fotografia/Film); Pierre Von-Ow (Storia dell’arte); Lise Wajeman (Letteratura); Louisa Yousfi (Letteratura).
Ultimi ritocchi ai restauri del Palazzo Vescovile di Mondovì
È la dimora dei vescovi di Mondovì da oltre seicento anni. Le sue stesse mura sono opere d’arte, anche se molti monregalesi non le hanno mai viste. Dopo quattro anni di restauro, tornano allo splendore le sale del Palazzo Vescovile di Mondovì, per tutti «il Vescovado», che sorge oltre la Cattedrale e poco prima del Belvedere. Sale di pregio e fascino: come la «Sala dei Vescovi», la «Sala delle Lauree» e la «Sala degli Arazzi». E ancora: le «sale cinesi», così battezzate per le loro decorazioni orientali, e altri locali che ospiteranno le opere del Museo Diocesano, tra cui un crocifisso in avorio attribuito a Gian Lorenzo Bernini. Le sale del Vescovado, in precedenza aperte anche ai turisti, erano state chiuse al pubblico nel 2018 e nel 2020 erano cominciati i restauri. Per ora non si parla ancora di riapertura alle visite, ma giovedì 11 aprile verranno presentati i lavori e, per la prima volta dopo anni, almeno gli invitati potranno nuovamente visitare la parte più significativa della storica residenza. [L’Unione Monregalese]
Un nuovo centro visitatori apre il 28 marzo a Siena
Il 28 marzo apre a Siena il centro visitatori «Dear Guests», un nuovo «concept point» di Opera Laboratori sito all’interno degli spazi che furono dell’antico Stabilimento Fotografico Lombardi. Il progetto proietta musei e luoghi del patrimonio culturale e spirituale al di fuori dei loro perimetri, per mostrarsi ai milioni di visitatori che ogni anno transitano dalla Costarella, punto di collegamento tra il Campo e il Duomo. Più di 35 mq di ledwall, dotati di risoluzione 4K e collegati a una piattaforma di «digital signage» che riceve i contenuti in tempo reale dal cloud e dal sito web, illuminano i circa 100 mq dell’ambiente, già in origine destinato a raccontare la bellezza di Siena e del territorio. Attraverso un linguaggio contemporaneo, sapientemente organizzato con palinsesti giornalieri e stagionali, la struttura di Opera Laboratori presenta una strategia di marketing culturale e territoriale, messa a punto negli anni per la gestione di numerosi siti museali delle istituzioni pubbliche e private.
Un nuovo hub culturale apre a Milano
A Milano in via della Moscova 18 un palazzo ospita un intero piano di professionisti dedicati alla valorizzazione di progetti, istituzioni e patrimoni culturali e artistici: è Art Floor, un hub di eccellenze nato con lo scopo di creare sinergie grazie alla collaborazione tra professionisti di diverso contesto e formazione e rivolto a chiunque stia pensando di avviare un’attività culturale, voglia valorizzare un bene artistico, tutelare una collezione, acquisire consapevolezza fiscale e legale su temi legati al settore culturale, o semplicemente comunicare un progetto ed espandere il proprio business. Nato dall’impegno costante nel mondo dell’arte di Lca Studio Legale, Artshell, Condense, Fonderia Artistica Battaglia, Lara Facco P&C e Mazzini Lab Benefit, e da una comune volontà di espandere sinergicamente i confini delle proprie attività, Art Floor può favorire, consolidare e ampliare servizi, contatti e progetti.
Terminato il restauro della Grotta degli Animali nella Villa Medicea di Castello, sulle colline di Firenze
È stata restaurata e riaperta al pubblico, nella Villa Medicea di Castello, sulle colline di Firenze, la Grotta degli animali, commissionata da Cosimo I de’ Medici nel 1539 a Niccolò Tribolo. Il complesso intervento della pulizia e del ripristino cromatico dei marmi delle vasche, dei restauri degli animali e delle pietre multicolori e del consolidamento delle parti conservate nei depositi è durato 12 anni. I giochi d’acqua nella Grotta entreranno in funzione da fine aprile con un sistema idraulico di recupero dell’acqua. L’intervento, dal costo di 1,3 milioni, è stato promosso da finanziatori pubblici e mecenati con lo strumento dell’ArtBonus.
Scoperte cavità e falde che richiedono nuove soluzioni per il Museo della Shoah in costruzione a Roma
La scoperta di cavità e falde sotterranee nel terreno di Villa Torlonia a Roma durante le indagini per le fondamenta del Museo della Shoah (la posa della prima pietra è prevista entro l’estate) potrebbe portare a modifiche dei lavori. Gli scavi nell’area vicina al Casino delle Civette sono iniziati a settembre 2023: è emerso che il sottosuolo è pieno di cavità inaspettate e occorre trovare tecniche adatte «per porre le fondamenta del Museo senza sconvolgere la situazione sottoterra, dove è anche presente una falda che non deve essere disturbata», afferma il direttore dell’ufficio Urbanizzazione secondarie, Marco Simoncini. Terminata la complessa fase delle fondamenta, si procederà con il progetto originale dell’architetto Luca Zevi costituto da due strutture connesse l’una all’altra: una, a forma di scatola nera, riporterà i nomi dei deportati nei campi di concentramento, l’altra sarà l’ingresso al museo. Il Comune di Roma finanzia la costruzione del museo, da terminare entro tre anni, con 20 milioni, il Ministero della Cultura partecipa con 10 milioni all’allestimento interno.
Addii: Richard Serra
Il 26 marzo è morto all’età di 85 anni per una polmonite ad Orient, nello stato di New York, l’artista Richard Serra. Era nato a San Francisco nel 1938 ed era conosciuto per le sue sculture site specific su larga scala, studiate per essere posizionate in ambienti naturali o urbani in tutto il mondo. Viveva e lavorava a New York e a North Fork (Long Island). Dopo aver frequentato l’Università della California a Berkeley, aveva proseguito la sua formazione all’Università della California di Santa Barbara, dove si era laureato in letteratura inglese. Aveva in seguito studiato pittura all’Università di Yale, in Connecticut, completando sia il Bfa (Bachelor in Fine Arts) sia il Mfa (Master in Fine Arts). La sua attività espositiva era iniziata con Leo Castelli nel 1968, mentre la sua prima mostra personale in un museo si era tenuta al Pasadena Art Museum, in California, nel 1970. Serra lavorava soprattutto con l’acciaio che modellava in forme suggestive e che spesso rendeva «esplorabili» dall’interno. Insignito del Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2001, aveva partecipato a numerose grandi mostre internazionali, tra cui Documenta (1972, 1977, 1982 e 1987) e la Biennale di Venezia (1980, 1984, 2001 e 2013), e le sue opere sono state esposte in molte Whitney Annual e Biennali (1968, 1970, 1973, 1977, 1979, 1981, 1995 e 2006).
Addii: Giuliano Vangi
Dopo una lunga malattia è morto il 26 marzo a Pesaro all’età di 93 anni, nella sua casa di viale Trieste, lo scultore Giuliano Vangi. Si è spento con accanto la moglie Graziella, la sua ombra e la sua musa, ed i due figli Marco e Dario. Vittorio Sgarbi, interpellato dal quotidiano «La Nazione», lo ha definito il Francis Bacon della scultura, «l’ultimo grande, e ora chiamo subito il vicesindaco Daniele Vimini affinché Pesaro, capitale della Cultura, omaggi questo grande artista con una mostra delle sue opere. L’ho conosciuto bene Giuliano Vangi, continua Sgarbi, perché ero con lui quando si inaugurò il museo tutto dedicato alle sue opere ad Osaka in Giappone, e due anni fa organizzai una mostra a lui dedicata al museo di Rovereto. Se ne va l’ultimo grande della scultura». Vangi era nato a Barberino del Mugello il 13 marzo 1931. Dal 1950 al 1959 aveva insegnato all’Istituto d’Arte di Pesaro. Tra il 1959 e il 1962 si trasferì in Brasile. Vinse il Primo Premio al Salone di Curitiba; espose poi al Museo di San Paolo e negli Stati Uniti. Tornato in Italia, dal 1978 risiedette a Pesaro, con lunghe residenze di lavoro a Pietrasanta. Fece parte dell’Accademia del Disegno di Firenze, dell’Accademia di San Luca e dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon di Roma. Partecipò alle più importanti rassegne internazionali d’arte contemporanea, come la Biennale di Venezia, documenta di Kassel, la Biennale di San Paolo e la Quadriennale di Roma; tra le sue mostre si ricordano quella di Castel Sant’Elmo a Napoli nel 1991 e quella del 1995 al Forte Belvedere di Firenze. Tra i riconoscimenti ottenuti si possono menzionare il premio del Presidente della Repubblica dell’Accademia di San Luca, la nomina a professore onorario presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 1994 e il Praemium Imperiale per la scultura nel 2002.