MERCOLEDÌ 4 GENNAIO 2023
NOTIZIE IN BREVE | 16 NOTIZIE
- 01 Un lascito della Coppa del Mondo del Qatar firmato Zaha Hadid.
- 02 Cinque artisti e designer in lizza per concepire gli arredi di Notre-Dame.
- 03 Guido Castelli nuovo commissario per la ricostruzione post sisma.
- 04 Non si farà il Museo Rodin a Santa Cruz de Tenerife.
- 05 Via a un monitoraggio sul soffitto di Palazzo Vecchio a Firenze.
- 06 In Andalusia aperta al pubblico una villa romana del III-IV secolo d.C.
- 07 Apre a Kaunas l’Amsterdamo Mokyklos Muziejus.
- 08 Raffaello e Luca Signorelli bilingui.
- 09 «Meraviglie-Stelle d’Europa» in prima serata.
- 10 Il collettivo svizzero di fotografia Riverboom ha annunciato il suo scioglimento.
- 11 Visite al Ghetto di Venezia con Opera Laboratori.
- 12 Una nuova piattaforma per il turismo della salute e del benessere.
- 13 Mostre aperte «Sacro concreto» nella Galleria Moshe Tabibnia a Milano.
- 14 Tina Modotti a Berlino.
- 15 Parr con Cartier-Bresson alla Fondation Cartier-Bresson a Parigi.
- 16 Addii Gosaku Ota.
Un lascito della Coppa del Mondo del Qatar firmato Zaha Hadid.
27 strutture architettoniche «leggere», trasportabili e modulari, progettate dallo studio di Zaha Hadid per il Campionato Mondiale di calcio nel Qatar che si è tenuto tra novembre e dicembre, caratterizzate da un’accentuata versatilità, si tramuteranno in cliniche, rifugi e scuole in Yemen, Turchia e Siria. [Redazione]
Cinque artisti e designer in lizza per concepire gli arredi di Notre-Dame.
Dopo una fase di consultazione avviata lo scorso ottobre dalla diocesi di Parigi, l’arcivescovo Laurent Bernard Marie Ulrich ha scelto cinque artisti e designer per l’ideazione degli arredi di Notre-Dame. Presenteranno un progetto entro maggio e solo uno di loro verrà selezionato in estate. Il 3 gennaio sono stati rivelati i nomi dei prescelti: Constance Guisset, Nicolas Alquin, Guillaume Bardet, Pascal Convert e Laurent Grasso. La consultazione riguarda gli elementi essenziali dell’arredo, ovvero l’altare, l’ambone, la cattedra, il tabernacolo e il fonte battesimale. [Redazione]
Guido Castelli nuovo commissario per la ricostruzione post sisma.
La premier Giorgia Meloni ha firmato il Dpcm che nomina il senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli nuovo commissario per la ricostruzione post sisma. Il Governo ha quindi scelto di sostituire Giovanni Legnini, che negli ultimi tre anni aveva coordinato i lavori nelle quattro Regioni del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpite dai terremoti del 2016 e del 2017. Al suo posto arriva l’ex sindaco di Ascoli Piceno, accolto con entusiasmo dai due governatori di FdI di Abruzzo e Marche, Marco Marsilio e Francesco Acquaroli. Protestano invece le opposizioni, in particolar modo il Pd. Legnini mantiene le competenze di commissario per Ischia. [il Fatto quotidiano]
Non si farà il Museo Rodin a Santa Cruz de Tenerife.
L’epilogo del progetto di un Museo Rodin a Santa Cruz de Tenerife è contenuto in una lettera di quattro pagine indirizzata dalla direttrice del Musée Rodin di Parigi, Amelie Simier, al sindaco della città delle Canarie, José Manuel Bermúdez. Nelle prime due pagine, Simer sottolinea tutti i vantaggi dell’apertura di una nuova sede alle Canarie, ma coniugando i verbi al passato. All’inizio della terza pagina arriva la conclusione: «Attualmente non esistono le condizioni perché la città di Santa Cruz de Tenerife possa ospitare un progetto museale internazionale». [El País]
Via a un monitoraggio sul soffitto di Palazzo Vecchio a Firenze.
È stato dato il via libera al progetto di monitoraggio sullo «stato di salute» del soffitto e degli elementi architettonici del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Il progetto di revisione conservativa, a cura del servizio Belle arti del Comune, è stato finanziato grazie a un’erogazione liberale della Pramac (azienda toscana attiva nel settore dell’edilizia) nell’ambito del piano «Florence I care» e ha avuto il via libera in giunta con una delibera della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini. [Ansa]
In Andalusia aperta al pubblico una villa romana del III-IV secolo d.C.
Nella cittadina di Rincón de la Victoria (49.790 abitanti, nella provincia di Malaga) ha aperto per la prima volta al pubblico lo scorso 19 dicembre una villa romana di fine III-inizi IV secolo d.C. con 11 mosaici ben conservati e una struttura per la produzione del garum, una sala di pesce molto apprezzata dai Romani. La storia recente di questo sito è legata alla figura dell’archeologo Juan Bautista Salado, che all’inizio degli anni Duemila, proprio quando in quel sito stavano iniziando lavori di costruzioni edilizie, si battè con ogni mezzo, compreso il dialogo, per impedire l’avvio dei cantieri. [El País]
Apre a Kaunas l’Amsterdamo Mokyklos Muziejus.
Il 5 gennaio apre a Kaunas, la seconda maggior città della Lituania, l’Amsterdamo Mokyklos Muziejus («Museo della Scuola di Amsterdam»), ospitato da un edificio costruito nel 1928 in stile Art Déco. Questo museo privato è un appartamento arredato negli anni tra le due guerre mondiali, con arredi Art Déco e nello stile della Scuola di Amsterdam. Sono previste visite guidate in cui i partecipanti potranno utilizzare gli arredi e oggetti presenti nella casa e a cui verranno raccontate le vicende drammatiche vissute negli anni dell’Olocausto dagli abitanti originari dell’appartamento e verranno illustrati i principi ecologici a cui si sono ispirati i lavori di ristrutturazione dell’edificio. [Redazione]
Raffaello e Luca Signorelli bilingui.
La Pinacoteca Comunale di Città di Castello (Pg) nella sala della Contemplazione al piano nobile espone il fronte e il retro dello Stendardo processionale del primo Raffaello e la «Pala di san Sebastiano» di Luca Signorelli. Sulla scia del cinquecentenario della morte dell’artista urbinate nel 2020 e in vista di quello del pittore di Cortona che ricorre quest’anno, il museo ha approntato il nuovo percorso «Signorelli e Raffaello giovane» proponendo, tra l’altro, pannelli in italiano e inglese e una rinnovata segnaletica interna ed esterna al cinquecentesco palazzo Vitelli. Nella Sala dell’Ottagono, davanti a una replica dello «Sposalizio della Vergine» di Raffaello, l’istituto tifernate ha inoltre collocato un modello in scala, donato dall’artigiano Stefano Lazzari, del tempietto raffigurato nel dipinto. Il finanziamento è arrivato dal bando del 2021 del Ministero della Cultura «Piccoli musei», ha contribuito la Regione Umbria. [Stefano Miliani]
«Meraviglie-Stelle d’Europa» in prima serata.
Il 4 gennaio in prima serata (ore 21.25) Alberto Angela conduce su RaiUno il programma «Meraviglie-Stelle d’Europa». La tappa italiana di questa puntata è Firenze. Dalla cupola del Duomo lo sguardo si posa sui tesori circostanti: il campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni. Angela racconta i geni che hanno abitato la città, in particolare Michelangelo, ed entra nella Galleria dell’Accademia di Firenze, mostrando i dettagli del David in una luce del tutto nuova e raccontando la figura dell’artista che lo ha scolpito anche attraverso i busti in bronzo esposti nella mostra «Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra», a cura della direttrice della Galleria, Cecilie Hollberg, esposti in questa sede dal 15 febbraio al 31 luglio del 2022. [Redazione]
Il collettivo svizzero di fotografia Riverboom ha annunciato il suo scioglimento.
Dopo 20 anni di lavori «cattivi» e impertinenti che hanno scosso il mondo della fotografia, il collettivo svizzero Riverboom (composto da quattro fotografi, lo svizzero Claude Baechtold, gli italiani Paolo Woods, Gabriele Galimberti ed Edoardo Delille, da un giornalista, lo svizzero Serge Michel, ex vicedirettore di «Le Monde», e dal guardiano della sede centrale, il greco Alexandre Tzonis) ha annunciato il suo scioglimento, a margine di una mostra in Svizzera. Riverboom festeggiava il suo 20mo anniversario con una mostra a Vevey, in Svizzera, e all’inaugurazione, prima che il vino scorresse, il collettivo di artisti ha annunciato il suo scioglimento. «Facciamo festa e moriamo». E poi: «È un suicidio assistito, come sanno fare gli svizzeri». [Redazione]
Visite al Ghetto di Venezia con Opera Laboratori.
La Comunità ebraica di Venezia e la società Opera Laboratori hanno stretto un accordo per la gestione delle visite al Ghetto. Il progetto prevede supporti multimediali, l’istituzione di una piattaforma informatica integrata per le prenotazioni e la prevendita, quella di un sito web e di un call center dedicato oltre a mostre e iniziative e la pubblicazione di nuove guide cartacee e virtuali che permetteranno di integrare l’esperienza della visita. [Ansa]
Una nuova piattaforma per il turismo della salute e del benessere.
Il 29 dicembre 2022 il ministro del turismo Daniela Santanchè ha firmato il decreto che cofinanzia, per un importo totale di 1 milione mezzo di euro, il Progetto della Piattaforma Italicares (ideata da Federterme) a valere sul Fondo Unico Nazionale Turismo (Funt) 2022, finalizzato alla promozione del turismo medicale e del benessere. Nelle intenzioni del Governo la nuova piattaforma consentirà di generare flussi organizzati di turismo sanitario, termale e del benessere nel nostro Paese. [Redazione]
Mostre aperte «Sacro concreto» nella Galleria Moshe Tabibnia a Milano.
Nella Galleria Moshe Tabibnia prosegue fino al 12 febbraio la mostra «Sacro concreto», nuovo allestimento tematico, commentato da un saggio di Marco Meneguzzo, in cui sono accostati oltre 40 tappeti, arazzi, tessuti dal XV al XIX secolo, scelti nella vasta collezione della galleria fra quelli che abbiano attinenza con la sfera del «sacro». Il tappeto nasce del resto come spazio di preghiera su cui prosternarsi, isolati da terra, per entrare in contatto con il divino. Lo prova anche l’immagine del mihrab, la nicchia che nelle moschee indica la direzione della Ka’ba alla Mecca, verso la quale il fedele deve volgersi nella preghiera. Non mancano preziosi arazzi, come il «Trionfo di Cristo», Bruxelles, primo quarto del ’500, e altri antichi manufatti tessili: il tutto in ideale collegamento con la mostra «Il Numinoso. La tensione al sacro nell’arte italiana. Ipotesi contemporanee», curata da Giorgio Verzotti per Building (fino al 28 gennaio). [Ada Masoero]
Tina Modotti a Berlino.
Fino al 5 febbraio lo spazio f3- Freiraum für Fotografie della capitale tedesca ospita la mostra «Tina Modotti. Rivoluzione e passione», curata da Gisela Kayser e Katharina Mouratidi e dedicata alla grande fotografa, attrice e rivoluzionaria italiana Tina Modotti (Udine, 1896-Città del Messico, 1942), una delle figure più enigmatiche e affascinanti della storia della fotografia. Dei suoi viaggi, delle sue fascinazioni estetiche e culturali, delle sue importanti amicizie (con Frida Kahlo, Diego Rivera, Manuel Álvarez Bravo, Lotte Jacobi, Anna Seghers, Julio Antonio Mella e Pablo Neruda) e di una passione politica tradottasi subito in attivismo, racconta la retrospettiva allestita nei 200 mq di f3 a Kreuzberg, realtà molto giovane già divenuta leggenda per la scena fotografica alternativa berlinese. Dai primi scatti di nature morte e architetture, fino ai più celebri ritratti di fotografia umanista e partigiana, la mostra mette in scena la vita e l’opera, inscindibili l’una dall’altra, di una donna moderna e autodeterminata, vera pioniera della disciplina. [Francesca Petretto]
Parr con Cartier-Bresson alla Fondation Cartier-Bresson a Parigi.
La Fondation Henri Cartier-Bresson ha inaugurato il suo nuovo spazio espositivo, «Le Tube», con la mostra «Henri Cartier-Bresson con Martin Parr. Riconciliazione», in programma fino al 12 febbraio. Le nuove sale sono state ricavate in locali ristrutturati del sottosuolo, utilizzati in precedenza come magazzino, della sede della rue des Archives. Come annunciato dal titolo, la mostra, organizzata in collaborazione con la Martin Parr Foundation di Bristol, «riconcilia» le due visioni antitetiche della fotografia espresse dai due artisti, che spesso si sono detti agli antipodi l’uno dell’altro. Lo stesso Cartier-Bresson disse che le rispettive concezioni della fotografia dei due artisti appartenevano a «due sistemi solari diversi». Questa riconciliazione avviene attraverso gli scatti che i due fotografi hanno realizzato in momenti diversi della società del nord dell’Inghilterra. In mostra le foto di Henri Cartier-Bresson del 1962 per il film «Stop laughing-This is England» di Douglas Hickox e le serie degli anni Novanta e Duemila di Martin Parr «Last Resort» e «Black Country Stories». [Luana De Micco]
Addii Gosaku Ota.
È morto il 12 dicembre (ma se ne è data notizia solo il 3 gennaio), all’età di 74 anni, il fumettista giapponese Gosaku Ota, disegnatore dei manga di Mazinga Z, Goldrake e Jeeg Robot d’Acciaio (anche conosciuto come Ufo Robot), personaggi creati dallo scrittore e fumettista Kiyoshi («Go») Nagai. Il decesso è avvenuto per complicazioni legate al Covid. A partire dagli anni Settanta i personaggi di Mazinga Z, Goldrake e Jeeg Robot d’Acciaio divennero popolarissimi cartoni animati, e negli anni Ottanta e Novanta diedero origine in Italia a programmi televisivi molto seguiti. Ota iniziò a lavorare come assistente del fumettista Shotaro Ishinomori (1938-98), e diventò poi uno dei principali collaboratori di Go Nagai. I manga di Ota sono stati pubblicati in Italia dalla Fabbri e negli anni Novanta da Granata Press. [Redazione]