GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2023
NOTIZIE IN BREVE | 13 NOTIZIE
- 01 Vicino l’accordo Grecia-Gran Bretagna per i marmi del Partenone
- 02 Nuove tombe scoperte a Luxor
- 03 Primi insediamenti umani: potrebbero essere dei primati
- 04 Fino a 12 anni per il furto di un Banksy
- 05 Inaugurati ufficialmente lo scorso fine settimana i dot.ateliers, fondazione e spazio espositivo voluti dall’artista Amoako Boafo (1984) nella sua casa natale di Accra, in Ghana.
- 06 Jacques Joseph Tissot
- 07 Indagini sul dipinto di Rubens sequestrato il 30 dicembre
Vicino l’accordo Grecia-Gran Bretagna per i marmi del Partenone
Sembra davvero vicino uno storico accordo tra Grecia e Gran Bretagna per la restituzione dei marmi del Partenone, (questione più volte trattata dal nostro giornale). Il presidente del British Museum, George Osborne, avrebbe infatti stipulato con Atene un accordo di «scambio culturale». Secondo quanto riportato dal «Daily Telegraph», si starebbe negoziando di scambiare i marmi con altri tesori greci, nell’ambito di un accordo di prestiti a lungo termine. Si tratterebbe di una soluzione diplomatica che aggirerebbe il divieto del museo di vendere opere appartenenti alla propria collezione e che sarebbe comunque considerato un successo per il Governo greco, nonostante la sua richiesta sia quella di una restituzione definitiva. [The Telegraph]
Nuove tombe scoperte a Luxor
Un team di archeologi spagnoli ha scoperto un complesso di tombe per circa 60 mummie nell’antica città egiziana di Luxor. A darne notizia è l’agenzia di stampa spagnola Efe, secondo la quale la scoperta risalirebbe agli ultimissimi giorni del 2022. La missione, guidata da Francisco Martín-Valentín, direttore dell’Instituto de Estudios del Antiguo Egipto di Madrid, ha riportato alla luce due tombe costruite dopo la XVIII dinastia (1550-1292 a.C.), legate ad Amenhotep-Huy, un alto funzionario del faraone Amenhotep III. Due camere collegano le tombe appena scoperte alla tomba di Amenhotep-Huy, una cappella composta da 30 colonne. «Negli scavi di due tombe secondarie, esistenti nel cortile della tomba principale di Amenhotep Huy (Asasif n. 28), sono state trovate mummie (più o meno complete) spogliate delle loro bende e parti di mummie appartenenti a circa 60 individui, originariamente sepolti qui», ha spiegato Martín-Valentín. [Gareth Harris]
Primi insediamenti umani: potrebbero essere dei primati
Collocata circa 5 milioni di anni fa, la comparsa degli ominidi sulla Terra è proseguita nella sua catena evolutiva per milioni di anni fino a quando, circa 250mila anni fa, arrivò l’Homo sapiens. Cinquantamila anni fa il pianeta era popolato da una specie già alquanto evoluta, con un sistema rituale e complesse tecniche di caccia. Alcuni dei suoi celebri strumenti in pietra, però, potrebbero essere opera di primati. Una scoperta in grado di riscrivere la storia dell’archeologia, almeno di quelli che finora erano considerati i primi insediamenti umani in Brasile, risalenti al Pleistocene. «I primi siti archeologici del Brasile potrebbero non essere di origine umana, ma appartenere a scimmie cappuccine», hanno scritto l’archeologo Agustín M. Agnolín e il paleontologo Federico L. Agnolín su «The Holocene». Gli strumenti hanno una sorprendente somiglianza con quelli in pietra realizzati dalle scimmie cappuccine nel Parco Nazionale della Serra da Capivara in Brasile, utilizzati per rompere semi e frutti e anche per dimostrazioni di forza. [Redazione]
Fino a 12 anni per il furto di un Banksy
Rischia fino a 12 anni di carcere l’uomo accusato del furto di un murale di Banksy, dipinto lo scorso novembre su un edificio colpito durante una battaglia nella parte ucraina di Hostomel vicino a Kiev, che avrebbe rubato per finanziare l’esercito. La notizia della possibile condanna, annunciata dal ministro degli interni ucraino, è stata diramata martedì dall’agenzia di stampa Reuters. L’opera, stimata circa 240mila dollari, rappresenta una donna con i bigodini tra i capelli che indossa una maschera antigas, ed è stata dichiarata patrimonio culturale nazionale. Il tentativo di furto risale a dicembre e l’opera è attualmente sotto la custodia della polizia. Banksy ha collaborato con la Legacy of War Foundation per lavorare in tutto il paese, viaggiando in un’ambulanza fornita dall’ente di beneficenza. [Redazione]
Inaugurati ufficialmente lo scorso fine settimana i dot.ateliers, fondazione e spazio espositivo voluti dall’artista Amoako Boafo (1984) nella sua casa natale di Accra, in Ghana.
«Tra gli ospiti artisti, curatori, amici e una sfilza di personalità del settore, tra cui la gallerista Mariane Ibrahim, Bennett e Julie Roberts di Roberts Projects e Christina Ine-Kimba Boyle, direttrice delle vendite online alla Pace Gallery. L’edificio a tre piani è stato progettato dal pluripremiato architetto ghanese-britannico Sir David Adjaye e comprenderà una galleria, uno studio, un caffè e una biblioteca. Il gruppo di artisti invitati da Boafo per la residenza inaugurale comprende Dzidefo Amegatsey, Crystal Yayra Anthony, M. Florine Démoshthéne, Clotilde Jiménez e Zandile Tshabalala. Il lancio è servito come celebrazione della scena artistica del Ghana e l'ha posizionata come uno dei principali attori dell’arte contemporanea», si legge su «Artnews» .
Jacques Joseph Tissot
La National Gallery e la National Portrait Gallery di Londra hanno acquisito congiuntamente un ritratto di Jacques Joseph Tissot (1836-1902) a seguito di un temporaneo divieto di esportazione. Si tratta del ritratto di Marsden, mercante d’arte con radici nell’East End di Londra, acquisito con l’aiuto dei suoi discendenti. La famiglia di Marsden era composta da imprenditori ebrei usciti dalla povertà accumulando una fortuna grazie a un’attività di abbigliamento. Eseguito nello studio dell’artista, il dipinto mostra Marsden all’apice del successo: quattro anni più tardi avrebbe presentato istanza di fallimento. Il dipinto, mai stato esposto durante la vita di Tissot, è ora considerato un capolavoro dell’Estetismo. [Tom Seymour e Gabriella Angeleti]
Indagini sul dipinto di Rubens sequestrato il 30 dicembre
Si allargano le indagini sul dipinto di Rubens sequestrato il 30 dicembre dall’esposizione al Palazzo Ducale di Genova (di cui avevamo dato notizia nel «Giorno per Giorno» del 2 gennaio), ora restituito alla mostra: l’olio su tela «Il Cristo risorto appare alla madre» (1612-16 ca), assicurato per 4 milioni di euro. Quattro cittadini italiani sono accusati di esportazione illegale dell’opera e riciclaggio di denaro. Secondo quanto riportato dagli investigatori, i proprietari hanno acquistato il quadro dalla nobile famiglia genovese Cambiaso per 300mila euro nel 2012; il dipinto è stato poi attribuito a un anonimo artista fiammingo, valutato 25mila euro, e quindi libero di essere esportato (a Praga nel 2014). Vittorio Sgarbi invita tutti alla prudenza, poiché l’opera, a suo dire, potrebbe non essere di Rubens. Il dipinto, insieme a 18 opere autografe di Rubens, rimarrà in mostra a Genova fino alla fine a febbraio. [James Imam]
Al via il restauro kolossal della Crypta Balbi
Aprirà a giorni con un primo lotto di lavori urgenti il cantiere di restauro della Crypta Balbi a Roma, in serio stato di degrado. Un restauro kolossal dell’immenso complesso archeologico, romano e medievale, scoperto nel 1981 nel centro storico e di cui finora è emerso solo una piccola parte. «Si tratta di intervenire su un vero e proprio quartiere culturale», afferma Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale romano che comprende Crypta Balbi, Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo e Palazzo Altemps. Per i lavori urgenti in tutto il Museo Nazionale Romano sono stati stanziati 100 milioni dal programma nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr. Di questi, 70 milioni saranno utilizzati per la Crypta Balbi, per gli immediati restauri archeologici con i conseguenti progetti di valorizzazione e fruizione del sito e per nuovi programmi legati alla produzione artistica contemporanea. Gli ultimi lavori di restauro della Crypta risalgono al 2000, ma hanno riguardato soltanto una piccola parte dell’intera area. [Tina Lepri]
Goldrake alto otto metri
Un gigantesco Goldrake alto otto metri, come due piani di un palazzo, in acciaio corten colorato, sbarcherà a Torino nel Parco del Fantastico, spazio esterno del Mufant (Museo lab del fantastico e della fantascienza di Torino), che aprirà al pubblico rinnovato. Per realizzarlo il museo, primo in Italia interamente dedicato a tematiche fantastiche e fantascientifiche, ha lanciato una campagna di raccolta fondi che ha l’obiettivo di raggiungere circa 14mila euro, il mitico eroe dei manga che ha ispirato intere generazioni di bambini negli anni Settanta, Ottanta e Novanta sarà collocato accanto a altre sette opere già presenti nel parco. Creato dal fumettista giapponese Go Nagai insieme a Mazinga Z, Jeeg robot e molti altri, Goldrake era disegnato da Gosaku Ota, morto per polmonite da Covid a 74 anni il 12 dicembre scorso (come riportato nel «Giorno per Giorno» di ieri). [Redazione]
Anniversario dalla nascita di Gabriele D’Annunzio
Nel 2023 ricorre il 160mo anniversario dalla nascita di Gabriele D’Annunzio, avvenuta a Pescara il 12 marzo 1863. Per celebrare la ricorrenza il Vittoriale degli italiani, grande complesso e dimora fatta costruire dal Vate sul Lago di Garda, sta programmando numerose iniziative per la stagione primaverile, a cominciare da una grande festa sabato 11 marzo. Tra gli eventi di punta che ospiterà il Vittoriale ci sono alcune manifestazioni di «GardaLo!», la prima edizione del primo festival culturale sulla sponda lombarda del Garda in programma dal 26 maggio al 4 giugno. Il tutto con un costo del biglietto che si mantiene invariato, grazie anche all’importante incremento di visitatori: 267mila nel 2022, quasi il 50% in più rispetto al 2021 (179.047). [Redazione]
Mostre che aprono «The Gregory Gift»
Ventotto opere lasciate in eredità alla Frick Collection nel 2020 da Alexis Gregory, il defunto collezionista, autore ed editore di libri d’arte che ha fondato Vendome Press, sono esposte dal 16 febbraio al 9 luglio nella mostra «The Gregory Gift», alla Frick Madison di New York. Gregory ha accumulato una collezione eclettica che comprende pastelli di Rosalba Carriera, smalti di Limoges e altre opere degni di nota come una coppa di corno di rinoceronte in avorio intagliato, che gli esperti ritengono essere stata realizzata nel Seicento dallo scultore tedesco Johann Michael Maucher. [Tom Seymour e Gabriella Angeleti]
Stefano Lazzari
Le opere di Stefano Lazzari (1971) create per le Mura Aureliane a Roma resteranno esposte fino al 28 febbraio nel Museo delle Mura in via di Porta San Sebastiano. Intitolata «Tra le Mura» e curata da Tommaso Strinati, la mostra presenta due serie di dipinti nati con l’intento di salvare le Mura Aureliane dal degrado e di creare un dialogo tra archeologia e arte contemporanea. Otto tondi e un polittico di quattordici elementi (tempere su tavole) ripropongono angolazioni nuove del museo e di quella splendida porzione delle Mura Aureliane, costruite tra il 270 e il 275, scampate alla speculazione edilizia: un pezzo dell’agro romano ancora intatto e di proprietà privata. Nella sua Bottega Tifernate a Città di Castello Lazzari detiene il brevetto per la Pictografia, un processo di lavorazione che consente di riprodurre importanti opere d’arte antica (di, tra gli altri, Raffaello, Piero della Francesca, Leonardo e Perugino), seguendo le tecniche di esecuzione originale. Per questo, lavora con il Louvre, Il Metropolitan di New York, i Musei Vaticani e gli Uffizi. [Tina Lepri]
Addii
È morto a 82 anni il gallerista tedesco Hans Mayer. Aveva presentato al pubblico europeo i principali artisti statunitensi del dopoguerra e organizzato, tra l’altro, la prima mostra di Andy Warhol in Germania. Originario di Ulm, nella Germania sudoccidentale, aprì la sua prima galleria a Esslingen am Neckar, vicino a Stoccarda, nel 1965, inaugurando lo spazio con una mostra di Josef Albers con la musica di John Cage. Dopo avere aperto una galleria a Krefeld alla fine degli anni ’60, nel 1969 si trasferì a Düsseldorf con la mercante parigina Denise René (scomparsa nel 2012) per aprire insieme a lei uno spazio comune. Tra i primi sostenitori di Art Basel, il suo nome è legato ad artisti quali Frank Stella, Ellsworth Kelly, Bill Beckley, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Tom Wesselmann, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Kenny Scharf, Robert Longo e Tony Oursler, solo per citarne alcuni. [Gareth Harris e Philippe Regnier]
È morto martedì mattina Aaron Levine, spentosi a 88 anni al George Washington University Hospital di Washington, DC. Avvocato (in pensione), insieme alla moglie Barbara Levine possedeva una delle più grandi collezioni private di Marcel Duchamp. A confermare la notizia del decesso l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, di cui il collezionista è stato un grande sostenitore (nel 2018 ha donato al museo 35 opere di Duchamp). Tra il 2012 e il 2018 i coniugi figuravano tra i 200 collezionisti più importanti al mondo. Tra gli autori delle loro opere: Donald Judd, Joseph Kosuth, Robert Barry, Lawrence Weiner, On Kawara, Bruce Nauman, Christian Marclay, Rebecca Horn, Juan Muñoz, Ragnar Kjartansson, Douglas Gordon, Ana Mendieta, Tony Cragg, Thomas Schütte e Marina Abramovic e Ulay. Avevano anche una significativa collezione di fotografie, con lavori di Robert Frank, Garry Winogrand, Diane Arbus, William Eggleston, Thomas Struth, Thomas Demand e Cindy Sherman. [Redazione]