NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 20 DICEMBRE 2023

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MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE 2023

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Il progetto di Stefano Boeri Architetti per lo Stupa di Ramagrama. © Stefano Boeri Architetti

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I trustee del British Museum hanno accettato una sponsorizzazione Bp da 50 milioni di sterline, nonostante perplessità etiche e per la sicurezza

La decisione del British Museum di accettare un accordo di sponsorizzazione di 50 milioni di sterline con la Bp (British Petroleum), società operante nel settore petrolifero ed energetico, ha suscitato la preoccupazione dei suoi amministratori, che alla fine hanno accettato i finanziamenti dell’azienda, nonostante le perplessità di carattere etico e di sicurezza, come rivelano i verbali dei consigli di amministrazione recentemente pubblicati. I fondi della Bp serviranno a dare il via alla raccolta di fondi per un ambizioso piano regolatore del museo, che prevede l’ammodernamento dell’edificio e la ridistribuzione della collezione. Un trustee si è dimesso il 27 novembre e molti altri hanno espresso preoccupazione. Il responsabile della sicurezza del museo ha avvertito che l’accordo di sponsorizzazione con la Bp potrebbe comportare rischi sia per la collezione sia per il personale.

02

Lo Stupa di Ramagrama, il maggior sito Unesco del Nepal, avrà un nuovo centro per la preghiera progettato da Stefano Boeri

Sarà Stefano Boeri a realizzare il nuovo centro per la preghiera, la meditazione e la pace in uno dei luoghi più sacri del Buddhismo, lo Stupa di Ramagrama, il maggior sito Unesco del Nepal. Il progetto, che ospiterà anche il Giardino della Biodiversità, con oltre 80mila piante di 70 differenti specie, valorizza l’area sacra che accoglie le reliquie di Buddha in Nepal, seguendo una filosofia costruttiva che integra natura e architettura. Secondo la leggenda, al centro dello Stupa di Ramagrama (sito che risale al 600 a.C.), sotto l’Albero Sacro, sono seppellite le reliquie di Buddha. Il progetto di Boeri è concepito come un gigantesco mandala. Al centro del complesso è collocata la collina dell’Albero Sacro attorno al quale si dirama il Prato della Pace, un’area di rispetto che propone un avvicinamento graduale al luogo sacro e che accoglierà aree per la preghiera e la meditazione.

03

Rembrandt applicò uno strato con piombo come preparazione della tela de «La Ronda di Notte»

Secondo una nuova ricerca pubblicata su «Science Advances», Rembrandt applicò sulla superficie della tela per «La Ronda di Notte» del 1642 una sostanza contenente piombo, prima di dare il primo strato di vernice. Rembrandt si cimentò sovente nella sperimentazione di nuove tecniche, e l’uso di uno strato a base di piombo non era mai stato riscontrato prima nelle sue opere o in quelle dei suoi contemporanei. La nuova scoperta è frutto dell’«Operazione Night Watch», un progetto di ricerca e conservazione dedicato alla storia del capolavoro. I ricercatori hanno eseguito un’analisi avanzata utilizzando la tecnica dell’imaging computazionale (frutto di un connubio tra fotografia e informatica) su un campione di vernice prelevato dal dipinto.

04

Gli strascichi delle polemiche a proposito della destinazione della «Visitazione» del Pontormo

La disputa sulla destinazione della «Visitazione» del Pontormo non si placa. Dopo l’annuncio che per motivi di sicurezza l’opera del maestro toscano e sarà spostata per qualche tempo dalla Chiesa di San Michele a Carmignano al Palazzo Pretorio di Prato, il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti ha dichiarato di avere intenzione di lasciare la tessera del Pd. E nella polemica entra anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi: «Spostare il Pontormo a Prato, e non lasciarlo a Carmignano, significa che probabilmente sono prevalse altre logiche che ci sfuggono». «Noi ci siamo semplicemente messi a disposizione per la tutela del bene», spiega il sindaco di Prato, Matteo Biffoni. [La Nazione]

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Quarto mandato per Jack Lang alla testa dell’Institut du Monde Arabe

L’ex ministro della Cultura francese Jack Lang, 84 anni, è stato riconfermato oggi per un quarto mandato alla guida dell’Institut du Monde Arabe a Parigi con un voto unanime del Cda, ha annunciato il Consiglio in un comunicato stampa. «Il presidente Emmanuel Macron ha confermato la sua fiducia a Jack Lang», si legge nel comunicato, elogiando la sua «governance basata su una gestione rigorosa, una programmazione di alta qualità e progetti ambiziosi, sia in Francia che all’estero». Jack Lang ricopre questa carica dal 2013 e completerà il suo nuovo mandato nel marzo 2026. [Le Figaro]

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Sgarbi chiede 1 milione di risarcimento a «Report» e a «Il Fatto Quotidiano» «per diffamazione»

Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi annuncia che chiederà 1 milione di euro di risarcimento ciascuno alla trasmissione «Report» e a «Il Fatto Quotidiano» per «la campagna diffamatoria costruita attorno al furto di una tela dal castello di Buriasco». «La sequela di menzogne, illazioni e sospetti diffusi quotidianamente contro di me, frutto di ricostruzioni completamente false, costituiscono una grave diffamazione per la quale ho chiesto ai miei avvocati di chiedere 1 milione di euro di risarcimento ciascuno alla Rai e a “Il Fatto Quotidiano”». [La Stampa] [Il Fatto Quotidiano]

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Su Rai 5 ad «Art Night» un viaggio da Napoli a Madrid, dal Museo di Capodimonte al Prado

Un viaggio da Napoli a Madrid, dal Prado a Capodimonte, alla ricerca de «L’Otro Renacimiento», un altro Rinascimento che dà il titolo al documentario dal soggetto di Didi Gnocchi, con sceneggiatura di Arianna Marelli e regia di Valeria Parisi. Il viaggio, mentre svela straordinari capolavori del Rinascimento, si immerge anche nel tessuto delle città contemporanee: Napoli, Madrid, Barcellona, Granada, ma anche i paesaggi dell’Aragona e il lascito artistico di Milano, Firenze e Roma. Napoli ha abbracciato da sempre il mondo estero e come racconta Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte il caso di Napoli è affascinante per la sintesi che realizza, per l’apporto di molteplici influssi. Prodotto da 3D Produzioni in collaborazione con il Museo Nacional del Prado e il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il documentario andrà in onda mercoledì 27 dicembre alle 21.15 in prima visione su Rai 5.

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Il Governo andaluso destituisce il direttore del Museo Archeologico di Granada per la sua scarsa attenzione alla gestione

Con 144 anni di storia alle spalle e un secolo di permanenza nella sua sede attuale, il palazzo rinascimentale di Casa de Castril, nel quartiere arabo di Granada, l’Albaicín, che ospita il Museo Archeologico della città andalusa, ogni passo avanti fa due passi indietro. È uno dei musei più «poveri» dell’Andalusia, con un’estensione limitata a tre sale con soli 120 pezzi. Eppure i suoi magazzini hanno circa 80mila oggetti catalogati, siano essi unità complete o frammenti. L’ultimo fatto di cronaca relativo al museo è stato il licenziamento, per scarsa attenzione alla gestione stando al Governo andaluso, del direttore Manuel Ramos (che tecnicamente perderà il posto quando verrà nominato il suo successore con libera designazione). Ciononostante, più di 110 ricercatori delle università di Granada, Almería, Alcalá de Henares e La Laguna hanno firmato un documento in cui esprimono il loro «profondo sconcerto per il suo incomprensibile licenziamento».[El País]

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Cessate le diatribe sul patrimonio dell’artista Franz West: tutte le sue opere sono state donate alla sua Fondazione

Il mese scorso si è conclusa una lunga battaglia legale in Austria sul patrimonio del famoso scultore Franz West, con la donazione di tutte le opere alla Franz West Private Foundation, ente che gestisce il patrimonio dell’artista e che è rappresentata dalle gallerie Gagosian, Galerie Eva Presenhuber e Galerie Bärbel Grässlin. La diatriba sull’«estate» di West è iniziata non molto tempo dopo la sua morte, avvenuta nel 2012, e ha coinvolto due entità in conflitto tra loro: la Franz West Private Foundation, costituita dall’artista durante i suoi ultimi giorni di vita, e il Franz West Archive, istituito alla fine degli anni ’90. Dopo la morte di West, il Franz West Archive ha iniziato a cercare di acquisire il controllo della sua arte, avviando una serie di azioni legali contro la fondazione, diretta dall’ex manager del suo studio.

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Un corso di giardiniere d’arte per giardini e parchi storici nel Parco Archeologico di Pompei

Partirà a gennaio il «Corso di qualificazione professionale per giardiniere d’arte per giardini e parchi storici» finanziato dalla Regione Campania a cura dell’ente di formazione Bridge in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, la Società Ream, ditta specializzata di manutenzione del verde e con il supporto della cooperativa sociale Il Tulipano, già impegnata nel Parco in progetti di agricoltura sociale con ragazzi con autismo e/o disabilità cognitivo. Il corso si svolgerà in buona parte presso il Parco archeologico di Pompei.

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Una panoplia in bronzo scoperta a Creta apparterrebbe a un eroe

La panoplia in bronzo rinvenuta nel 2022 in un contesto non funerario a Festòs a Creta negli scavi diretti da Ilaria Caloi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia apparterrebbe a un eroe locale in stretto legame con la fondazione di Festòs tra VIII e VII secolo a.C. Le armi infatti sono state trovate dentro un grande contenitore per derrate, chiuso da un coperchio, nell’angolo di un ambiente utilizzato come area di culto. Non lontano sono stati rinvenuti anche due coltelli in ferro, svariati aryballoi (piccoli vasi per olii e unguenti) risalenti all’VIII e VI secolo a.C. e un piccolo scudo di terracotta che gli studiosi interpreterebbero come offerte votive di un’area santuariale.

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Un Roberto Matta già donato al collettivo «La Comune» di Dario Fo in asta su Catawiki

È stato messo all’asta su Catawiki, fino al 27 dicembre, un dipinto di una serie di quattro che l’artista Roberto Matta (1911-2002) aveva realizzato nel 1974 e che aveva donato proprio quell’anno a sostegno dell’occupazione della Palazzina Liberty di Milano del collettivo teatrale «La Comune» diretto da Dario Fo. «Nel 1974 ci siamo trovati senza uno spazio dove poter mettere in scena i nostri spettacoli. L’assessore competente ci concesse il permesso di utilizzare la Palazzina Liberty ma, immediatamente, l’opposizione democristiana riuscì a bloccare l’accordo, così occupammo la struttura (con l’appoggio di tutta la popolazione) e iniziammo a presentare il nostro teatro. Molti intellettuali appoggiarono la nascita di questo spazio e ci aiutarono e sostennero in vari modi. Tra i tanti artisti ci fu un pittore cileno, Roberto Matta, un uomo di grande coscienza sociale. Si dichiarò più che felice di eseguire, sulle pareti dell’edificio, una serie di dipinti grotteschi che illuminavano l’ottusità del consiglio comunale», aveva dichiarato all’epoca Dario Fo. L’attuale proprietario del dipinto, che ora è valutato tra 100 e 120mila euro, aveva acquistato l’opera direttamente dalla Collezione Fo.

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Addii

Francesco Ferri. All’età di 92 anni, nei giorni scorsi, è scomparso a San Benedetto del Tronto (Ap) l’artista Francesco Ferri. Era stato docente di ruolo nella Scuola Media Statale e membro dell’International Association of Art-Unesco-Parigi e da diversi anni era associato agli Amici della Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna. Alcune sue opere sono esposte in permanenza presso la Galleria Davanzati di Susan Loeb a Firenze e presso la Galleria L’Affiche Arte Contemporanea di Milano.

Redazione, 20 dicembre 2023 | © Riproduzione riservata