Solido realismo padano

Il Guercino tra i suoi paesaggi rurali

«Mietitura» (1615) del Guercino, Cento, Pinacoteca Civica
Valeria Tassinari |  | Cento (Fe)

Non si può capire il Guercino (1591-1666) se non si vede la sua Cento: parte da questa convinzione il nuovo progetto espositivo curato da Daniele Benati alla Pinacoteca San Lorenzo e Rocca («Emozione barocca. Il Guercino a Cento», dal 9 novembre al 15 febbraio)che, a quasi trent’anni dalla memorabile celebrazione voluta da Sir Denis Mahon nel 1991, ora accende di nuovo l’attenzione sul grande pittore emiliano con una mostra ambientata nella sua città natale, tra i paesaggi rurali e gli scenari urbani ai quali l’artista rimase sempre profondamente legato.

Proprio nello spirito della fiorente cittadina emiliana, solidamente ancorato a radici contadine ma aperto agli influssi culturali delle vicine Bologna, Modena e Ferrara, Benati identifica infatti l’attitudine peculiare del pittore nel cogliere il vero. Quel realismo padano, concreto e sentimentale, ispirato e tecnicamente magistrale, che lo fece
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