Brafa, una delle fiere d’arte più longeve al mondo, taglia il traguardo dei settant’anni e si prepara a festeggiare, dal 26 gennaio al 2 febbraio, al Brussels Expo con un’edizione diretta dal nuovo presidente Klaas Muller. Prevista la partecipazione di 130 gallerie da 15 Paesi. Nello stand della Stern Pissarro Gallery si può vedere uno scorcio di Venezia e del Canal Grande dipinto dal francese Henri Martin nel 1909 (450-500mila euro), accanto a una natura morta di Picasso, «Tasse et bananes» (350-400mila). Un guéridon del 1790 circa, un tavolino in bronzo dorato attribuito a Pierre-Philippe Thomire, uno dei più celebri bronzieri del periodo neoclassico, è esposto dalla Gallery de Potter d’Indoye (115mila circa). Preziosa chicca per bibliofili, un Album amicorum sintetizza l’eccellenza nell’arte degli automi, basato su uno dei più complessi meccanismi realizzati nell’Ottocento (da Artimo Fine Arts per 1,5-2 milioni).
Ben 12 le gallerie italiane in questa edizione. New entry Valerio Turchi di Roma, che porta una selezione di antiche sculture romane, fra cui un torso di Mercurio in marmo del I-II secolo d.C. L’alta epoca è ben rappresentata da Mearini Fine Art che esibisce un crocifisso del Quattrocento attribuito a Michele Linder da Amburgo, fra i più stimati intagliatori a Venezia, e Romigioli Antichità, nel cui spazio spicca una Madonna con Bambino in pietra arenaria policroma, realizzata fra il 1290 e il 1310. Presso la galleria Dei Bardi, italiana con sede a Bruxelles, si fa notare un arazzo fiammingo del ’500 in lana e seta, raffigurante il martirio di santa Barbara (45mila euro). Fra le opere offerte da Ars Antiqua ci sono le vedute veneziane ottocentesche del montenegrino Carlo Grubacs.
La Serenissima è protagonista anche nelle creazioni della Gioielleria Nardi, che reinterpreta i simboli della città lagunare con metalli e pietre preziose. Barbara Bassi, in collaborazione con Marina Ruggieri, espone un bracciale-scultura di Arman e un anello esagonale in oro bianco e giallo di Pol Bury. Fiore all’occhiello di Brafa sono le gallerie specializzate in arte africana e tribale, fra cui Dalton Somaré, nel cui stand si può trovare una maschera facciale Dan-Mano, appartenuta all’attore William Holden, che esemplifica il concetto di bellezza fra le popolazioni della Costa d’Avorio. Fra i veterani della manifestazione, Robertaebasta presenta una lampada da tavolo, «Caleidoscopio», di Gabriella Crespi, mentre un rilievo di Heinz Mack, esempio dell’avanguardia proposta dal Gruppo Zero, è fra le opere di Cortesi Gallery. Italiana con sede a Lugano, Repetto Gallery mostra una veduta del Palazzo Ducale di Venezia dipinta nel 1955 da de Chirico, mentre fra le proposte di Giammarco Cappuzzo, di stanza a Londra, «Un apostolo» di Jusepe de Ribera.