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Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliArtista visivo, scrittore, editore e educatore, Fabio Mauri (Roma, 1926-2009) è stato una figura centrale dell’avanguardia italiana del dopoguerra. La sua ricerca, visionaria e coerente, ha indagato i rapporti tra ideologia, memoria e media, anticipando la riflessione contemporanea sullo schermo come dispositivo sociale e politico. «Fabio Mauri è stato una delle figure di spicco dell'avanguardia italiana dal dopoguerra fino ai primi anni Duemila, ha analizzato il trauma storico attraverso la memoria personale, la formazione dell’ideologia, il ruolo manipolatorio che hanno avuto i mezzi di comunicazione di massa (in particolare la proiezione su schermo televisivo e cinematografico) nell’ascesa dei regimi autoritari del XX secolo», osserva Carolyn Christov-Bakargiev.
A pochi mesi dal centenario della nascita è disponibile online la versione digitale del catalogo generale dedicato alla sua opera, prodotto e realizzato dallo Studio Fabio Mauri-Associazione per l’Arte L’Esperimento del Mondo e dall’estate di Fabio Mauri, a cura di Christov-Bakargiev, precedendo in modo inedito e sperimentale l’edizione cartacea, in uscita nel 2026 per Allemandi (in italiano, promosso dal MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici del Comune di Bologna con lo Studio Fabio Mauri, e realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito della 14ma edizione dell’Italian Council) e Hatje Cantz (in inglese).
Il progetto raccoglie oltre 3.600 opere con immagini, schede e didascalie estese, rappresentando il più completo studio sull’artista mai realizzato. Oltre al saggio introduttivo della curatrice, sono inclusi un’intervista inedita del curatore Hans Ulrich Obrist, testi della storica dell’arte Laura Cherubini, della scrittrice Francesca Alfano Miglietti e dello scrittore Andrea Viliani, nonché testimonianze di altri studiosi.
La catalogazione comprende anche opere disperse o distrutte, ricostruite attraverso documenti e archivi, insieme a materiali quali diari, modelli, testi e conferenze che testimoniano la vastità del pensiero di Mauri.
«Nella doppia veste di Presidente dello Studio Fabio Mauri-Associazione per l’Arte l’Esperimento del Mondo e nipote dell’artista, dichiara Santiago Mauri, sono felice di introdurre questo catalogo, punto d’arrivo di un percorso durato, verrebbe da dire, almeno un secolo. È stato un lavoro quotidiano e meticoloso con l’obiettivo di tramandare, nella maniera più fedele possibile, l’opera di Fabio Mauri dai testimoni alla Storia».
Il centenario sarà inoltre celebrato con una serie di mostre: «Fabio Mauri. De Oppressione» alla Triennale di Milano (3 dicembre-15 febbraio 2026, a cura di Ilaria Bernardi), una retrospettiva al MAMbo di Bologna nel 2027 e una mostra al Mudam di Lussemburgo nella primavera dello stesso anno.
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