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Una veduta della terza sala della mostra «Glacial Threads. Dalle Foreste ai Tessuti del Futuro» al Castello Gamba-Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta con la «Venere degli stracci»

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Una veduta della terza sala della mostra «Glacial Threads. Dalle Foreste ai Tessuti del Futuro» al Castello Gamba-Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta con la «Venere degli stracci»

A Châtillon Pistoletto coniuga arte moda e sostenibilità

La mostra al Castello Gamba affronta il tema del riscaldamento globale, con una particolare attenzione all’ecosistema alpino, attraverso il lavoro dell’artista convinto che l’arte possa e debba essere strumento di trasformazione sociale e fucina di soluzioni rigenerative

Nell’anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai Castello Gamba-Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta a Châtillon accoglie «Glacial Threads. Dalle Foreste ai Tessuti del Futuro», mostra organizzata da Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte in collaborazione con la Struttura patrimonio storico-artistico e gestione dei siti culturali della Regione. Curata da Fortunato D’Amico, l’esposizione affronta il tema del riscaldamento globale con una particolare attenzione all’ecosistema alpino, esplorando al contempo il rapporto tra arte e moda sostenibile. Lo spunto iniziale nasce da «Glacial Threads. From Forest to Future Textiles», progetto di Lenzing Group finalizzato alla creazione di biotessuti a base di legno e privi di plastica che, dopo essere stati utilizzati per proteggere i ghiacciai dalla fusione, vengono rimossi e reintrodotti nel ciclo del tessile indicando di fatto una strada praticabile per ridurre l’alto impatto ambientale dell’industria della moda.

Pioniere dell’arte partecipata fin dagli anni sessanta, Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) è da sempre convinto che l’arte possa e debba essere strumento di trasformazione sociale e fucina di soluzioni rigenerative; il suo impegno per l’ambiente gli ha fruttato di recente una candidatura al Premio Nobel per la Pace 2025 su segnalazione della Fondazione Gorbachev.

A Castello Gamba il percorso espositivo si sviluppa su tre sale e, attraverso installazioni immersive, materiali interattivi e contenuti scientifici, coinvolge il visitatore in un viaggio visivo e sensoriale: dalle foreste, simbolo di equilibrio naturale, ai tessuti del futuro, simbolo di un progresso responsabile. Insieme a una selezione di abiti nati dal lavoro collettivo del Best (Better Ethical Sustainable Think-Tank), dipartimento moda di Cittadellarte, in collaborazione coi designer Blue of a Kind, Bav Tailor, Tiziano Guardini e Flavia La Rocca, sono esposte alcune importanti opere di Pistoletto: «Metamorfosi», che invita alla riflessione sulla relazione tra arte, società e individuo; «La Mela Reintegrata», che allude alla ricomposizione di natura e artificio in una ritrovata armonia; «L’Albero di Ama: divisione e moltiplicazione dello specchio». Documentata in mostra, naturalmente, anche «La Formula della Creazione», quella che apre la via al «Terzo Paradiso» in cui arte, scienza e tecnologia si riequilibrano grazie a un risveglio della coscienza dell’individuo e a una sua assunzione di responsabilità all’interno di uno scenario globale. 

Visitabile dal 26 luglio al 28 settembre, la mostra è accompagnata da un catalogo trilingue (italiano, francese, inglese) edito da Moebius e da un calendario di workshop ed eventi curato dall’Accademia di Cittadellarte. Venerdì primo agosto, Michelangelo Pistoletto e il curatore della mostra incontreranno il pubblico in un appuntamento da non perdere.

Una veduta della prima sala della mostra «Glacial Threads. Dalle Foreste ai Tessuti del Futuro» al Castello Gamba-Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta

Alessandra Ruffino, 28 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

A Châtillon Pistoletto coniuga arte moda e sostenibilità | Alessandra Ruffino

A Châtillon Pistoletto coniuga arte moda e sostenibilità | Alessandra Ruffino