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A Londra sono monumenti nazionali

Martin Bailey

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Londra. Historic England, l’ente governativo che si occupa del patrimonio culturale britannico, sta conducendo una ricerca sullo sviluppo delle moschee in Inghilterra. Il primo gruppo di musulmani ad arrivare in numero consistente nel Paese fu quello dei lascars (marinai) dal Bengala nel XVIII secolo, che si stabilirono nei porti inglesi. Tuttavia, la prima moschea inglese risale al 1889. Nel 1960 c’erano ancora solo sette moschee in Gran Bretagna, ma da lì in poi si sono susseguite ondate di migrazione dal mondo islamico e i musulmani oggi costituiscono il gruppo religioso in più rapido sviluppo del Paese, con più di 2,4 milioni di persone. Nel 1990 se ne contavano 400, che negli ultimi 25 anni sono salite a 1.500. La maggior parte di esse sono ospitate in edifici preesistenti, con l’unico requisito di orientare la sala per la preghiera verso La Mecca. Solo 200 circa sono state costruite ad hoc. Spesso presentano due tratti caratteristici: una cupola e un minareto, da cui tradizionalmente i fedeli vengono chiamati alla preghiera. Lo studio è stato voluto dall’English Heritage, che dallo scorso aprile si è divisa in due organizzazioni separate: l’Historic England è stato incaricato delle funzioni di programmazione. L’idea è quella di portare avanti un’analisi sistematica delle 1.500 moschee presenti in Inghilterra, Scozia e Galles, per stabilire quali sono le più rilevanti dal punto di vista architettonico e storico. Quelle ritenute più importanti saranno prese in considerazione per far parte dei monumenti nazionali e aver diritto a finanziamenti ad hoc. Il progetto parte da un libro sulle moschee commissionato dall’allora English Heritage a Shahed Saleem, un architetto musulmano nato in Inghilterra, la cui pubblicazione è prevista per inizio 2016 per i tipi della Yale University Press. Saleem sottolinea che sebbene l’Historic England abbia un’ottima conoscenza degli edifici cristiani, ora è importante creare un database delle sedi di culto delle altre religioni. Una delle prime scoperte è che le comunità musulmane povere inglesi costruiscono più moschee rispetto ai gruppi più benestanti. La causa potrebbe stare nel fatto che le moschee vengono considerate luoghi sicuri per le comunità marginalizzate. Lo stesso Saleem ha progettato una moschea nell’East London: una suggestiva riconversione di una fabbrica di serrature dell’Ottocento a Hackney. Una delle questioni principali che devono affrontare gli architetti quando costruiscono moschee in Inghilterra, è fino a che punto queste debbano miscelare elementi dello stile tradizionale islamico con quelli dell’architettura britannica.




Martin Bailey, 03 giugno 2015 | © Riproduzione riservata

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