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Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliUn pomeriggio per commemorare il critico e scrittore toscano Fulvio Salvadori (1937-2021), tra le più affascinanti e poliedriche figure del panorama italiano dell’arte contemporanea, soprattutto degli anni Settanta e Ottanta, anche grazie al lungo sodalizio con la nobildonna e curatrice Adelina von Fürstenberg, fondatrice del Centre d'Art Contemporain di Ginevra, direttrice del Centre National d’Art Contemporain di Grenoble e cofondatrice con lo stesso Salvadori della piattaforma ART for The World, ispirata all’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
A organizzarlo oggi è l’Atelier Marco Bagnoli di Montelupo Fiorentino, che ospita il doppio evento «Visioni Estatiche // La Vittoria sul Sole», ispirato dallo scritto di Salvadori Il quadrato messo in diagonale, apparso sul periodico trimestrale «A.E.I.U.O.» diretto da Bruno Corà (Anno IV, Numero 8-9 dicembre 1983) e dedicato a Malevič e a uno degli spettacoli più visionari del Futurismo russo. Nell’estate del 1913 Malevič aveva infatti collaborato alla messa in scena dell’opera «La Vittoria sul Sole», con musica di Michail Matjusin e testi di Aleksej Krucenych.
L’evento di Montelupo inizia alle 15.30 con un convegno, organizzato dall’Associazione Spazio X Tempo e moderato da Marco Bazzini, che vede la partecipazione dello stesso Corà, oggi presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, e di padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte e personalità molto nota, rispettata e impegnata nella società civile fiorentina. A seguire l’opera scenica «L’Oracolo infranto - Frammenti da La Vittoria sul Sole», con musica e drammaturgia di Alessandro Magini e regia di Giuseppe Scali.
Il doppio evento festeggia la prima presentazione pubblica dell’istituto La Biblioteca sospesa // Centro Studi Fulvio Salvadori, nato per promuovere e valorizzare l’eredità culturale di Salvadori (Scritti sospesi s’intitolava infatti un suo saggio del 2020, Ndr) la cui capacità di accostare rigore filologico e sensibilità poetica gli permise di condividere il proprio percorso filosofico e artistico con protagonisti della scena contemporanea internazionale come Marina Abramović, Shirazeh Houshiary, Chen Zhen e, in particolare, Marco Bagnoli, con cui strutturò un sodalizio di oltre trent’anni. Ed è proprio Bagnoli ad avere conservato nel suo atelier i circa 5mila volumi di Salvadori che oggi costituiscono la nuova Biblioteca, consultabile su appuntamento.
Fulvio Salvadori
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