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Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliUna sventagliata di aste dedicate al design e alle magiche creazioni di Tiffany ha animato New York dall’11 al 13 dicembre, con risultati che non hanno deluso le aspettative. Da Christie’s l’11 l’asta di Design ha totalizzato 16.881.456 di dollari, offrendo 162 lotti tra i quali la parte del leone è stata appannaggio di un gruppo di artisti che da tempo dominano il mercato internazionale: Diego e Alberto Giacometti, Claude e François-Xavier Lalanne, Jean Royère. Top lot della vendita è stata una serie di arredi in bronzo e ferro patinati realizzata da Diego Giacometti per il parigino Marc Barbezat tra il 1967 e il 1969: quattro sedie «Maeght» (800mila-1.200.000) e un’altra coppia di poltroncine «Pommeaux de canne» (600-800mila) esitati, entrambi i lotti, per 1.865.000 dollari ciascuno, altre due sedie «Maeght» aggiudicate per 1.260.000 dollari (400 – 600mila) e un raro tavolo da pranzo con piano circolare in onice venduto per 1.502.000 dollari (un milione-1.500.000). Il fratello Alberto era presente con due lampade da terra, entrambe disegnate nel 1933-1934: la «Grande Feuille», un tempo appartenuta alla Contessa Mona von Bismarck, è stata esitata per 945mila dollari, raddoppiando le aspettative (400-600mila). La «Chouette perchée», scultura in bronzo dorato di François-Xavier Lalanne del 2004 circa ha più che raddoppiato la stima minima andando al miglior offerente per 705.600 dollari (300-500mila) e un «Ginkgo trifolia Guéridon», rivisitazione liberty della moglie Claude risalente al 2008, ha raddoppiato la massima (150-250mila). Di Jean Royère, tra i numerosi arredi offerti, spicca una rara lampada da terra «Trèfle», in metallo tubolare dipinto del 1959 circa, aggiudicata a 504mila dollari (400-600mila) confermando il favore per questo maestro francese degli anni Cinquanta.

Raro tavolo da pranzo (1967-69) di Diego Giacometti. Cortesia di Christie’s Images Ltd 2024
L’11 dicembre si è svolta, sempre da Christie’s, una tornata interamente dedicata a Tiffany che ha totalizzato 3.851.820 dollari. Top lot assoluto, dei 38 lotti offerti, una splendida vetrata del 1917 circa, raffigurante un albero di corniolo in fiore sulle sponde di un fiume, è stata venduta per 1.108.800 dollari (600 – 800mila). Il 12 dicembre Sotheby’s ha organizzato un’asta di «Important Design»: 105 lotti che hanno fruttato ben 9.988.200 dollari. Questa volta i top lot non sono spettati a François-Xavier Lalanne bensì alla moglie Claude con due arredi nel suo tipico stile neo-liberty: lo specchio «Hosta et Oiseau», pezzo unico del 1994 in bronzo patinato dorato e rame zincato, ha raddoppiato la stima massima (800mila – 1.200.000) con un’offerta definitiva di 2.400.000 dollari e la console «Structure Végétale», pezzo unico del 1992 in bronzo patinato dorato, ha praticamente quintuplicato la stima minima (400-600mila) con 2.160.000 dollari di aggiudicazione. Altri risultati importanti sono stati raggiunti da Wendell Castle, scultore e maestro americano del mobile artistico, da Shirō Kuramata, uno dei più importanti designer giapponesi del XX secolo, e da Poul Henningsen, designer danese noto per le sue lampade «a spirale» totalmente innovative.

Lo specchio «Hosta et Oiseau» (1994) e la console «Structure Végétale» (1992) di Claude Lalanne. Cortesia di Sotheby’s
Il 13 dicembre ben tre aste sono state dedicate a Tiffany da Sotheby’s: la Seymour and Evelyn Holtzman Collection, che ha totalizzato 7.093.920 dollari, seguita da una tornata che ha offerto pezzi provenienti da varie proprietà, tra cui il Moma di New York, 28 lotti che hanno ottenuto 6.653.000 dollari, e la Doros Collection, che ha spuntato 2.661.120 dollari. Top lot assoluto la lampada «Wisteria-Laburnum» della Holtzman Collection, straordinario pezzo unico disegnato da Clara Driscoll intorno al 1910, e appartenuto a Walter P. Chrysler Jr., esitato per 2.880.000 dollari (800-1.200.000). Una seconda aggiudicazione importante ha contrassegnato la bella vetrata «Parrots and Hibiscus» del 1910 circa, venduta per 1.200.000 dollari (400-600mila dollari) a beneficio dell’Acquisition Fund del Moma. A conclusione della stagione dicembrina, Bonhams sta affilando i coltelli con un’asta che presenterà, il 19, una collezione completa di 31 mascotte in vetro di René Lalique stimata tra 800mila e 1.200.000 dollari. Assemblata negli ultimi 20 anni, è la terza raccolta del suo genere ad essere stata messa all’asta negli ultimi 30 anni e include alcune delle versioni più rare dei modelli, in condizioni eccellenti. La vendita presenta anche tre importanti opere di François-Xavier Lalanne: «Oiseau de Jardin» del 2004 e «Mouton de Laine» del 1998, entrambi stimati tra 500mila e 700mila dollari, e «Rhinocéros III» del 1985, numero 2 di 4 edizioni limitate in bronzo patinato, stimato tra i 300mila e i 500mila dollari.
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