A Parigi, nel cuore del Bois de Boulogne, Le Pré Catelan, elegante padiglione in stile Napoleone III in cui nel 1894 ebbero luogo i festeggiamenti per la nascita del Comité International Olympique, ospita Casa Italia Parigi 2024, la casa dell’arte, dell’architettura e del design nata per celebrare i Giochi Olimpici. Per tutta la durata della manifestazione olimpionica, fino all’11 agosto, il pubblico potrà visitare l’esposizione che, sotto il titolo di «Ensemble», riunisce le opere di 19 artisti (Vincenzo Agnetti, Marco Bernardi, Giovanni Bonotto, Sergio Breviario, Claire Fontaine, Paolo Delle Monache, Alberto Di Fabio, Agostino Iacurci, Francesco Jodice, Margherita Moscardini, Matteo Nasini, Gabriele Picco, Julie Polidoro, Riccardo Previdi, Edoardo Tresoldi, Marinella Senatore, Stalker, Patrick Tuttofuoco, Fabio Viale), e le creazioni di 32 designer: Francesco Binfaré, Fernando e Humberto Campana, Jacopo Foggini, Masanori Umeda per Edra, Marco Lavit, Patrick Norguet, Marcello Ziliani per Ethimo, Mario Bellini, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka per Glas Italia, Ron Arad, Tord Boontje, Sebastian Herkner, Marc Thorpe per Moroso, Brodie Neill per Riva 1920, Antii Kotilainer e Metrica per Arper, Monica Armani, Mario Bellini, Antonio Citterio, Piero Lissoni, Gaetano Pesce, Patricia Urquiola per B&B Italia, Michael Anastassiades, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Piero Lissoni, Jasper Morrison, Barber & Osgerby, Marcel Wanders per Flos, Ronan e Erwan Bouroullec per Mutina, De Pas - D’Urbino - Lomazzi, Ettore Sottsass, Superstudio per Poltronova, Formafantasma, Nava+Arosio per Rubelli.
Il progetto Casa Italia nasce nel 2016, con le Olimpiadi di Rio, come Hospitality House del Coni per gli atleti, ma a Parigi diventa per la prima volta sede espositiva temporanea e accoglie il pubblico a visitare una mostra che illustra l’arte, l’architettura e il design italiano a un pubblico internazionale. Del motto proprio della Rivoluzione Francese, «Liberté, Egalité, Fraternité», Casa Italia ha scelto di declinare la «fratellanza» intesa anche come spazio di accoglienza. È «Sacral» di Edoardo Tresoldi la prima opera ad accogliere il visitatore con le sue maglie metalliche forgiate a disegnare un battistero rinascimentale. Il percorso espositivo, a cura di Beatrice Bertini e Benedetta Acciari, con direzione del progetto di Lorenzo Pellicelli (Coni), prosegue fra viali alberati, piazze italiane e design, il tutto nel segno della sostenibilità ambientale. Fra i tanti lavori che punteggiano il percorso, troviamo l’opera luminosa di Marinella Senatore «We Rise by Lifting Others», il grande arazzo «Energie» di Alberto di Fabio, «Tutti i Paesi Grandi Uguali» di Julie Polidoro, che cancella dalla carta geografica le gerarchie fra i Paesi del mondo e, infine, la Venere del gruppo scultoreo di Canova «Amore e Psiche» conservato al Louvre nella rilettura di Fabio Viale: con la pelle tatuata e nera.