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Roberto Mercuzio
Leggi i suoi articoliLe facciate di Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo tornano in una veste rinnovata, a seguito della conclusione dei primi lavori iniziati a novembre 2024. I lavori, finanziati con fondi Pnrr-Caput Mundi per 3.510.000 euro, rappresentano la prima parte di un intervento che si concluderà nel suo complesso entro giugno 2026, con il restauro e la manutenzione della piazza e del prospetto di Palazzo Senatorio. Al termine dei lavori è prevista l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione artistica degli edifici.
Fu Michelangelo Buonarroti, su incarico di papa Paolo III nel 1538, ad occuparsi della nuova sistemazione di piazza del Campidoglio. Il progetto conferì unità architettonica agli edifici capitolini preesistenti: Palazzo Senatorio e Palazzo dei Conservatori. I lavori proseguirono con Giacomo della Porta, Girolamo e Carlo Rainaldi, fino alla fine del ‘600, con il completamento di Palazzo Nuovo.
Palazzo dei Conservatori, sede della magistratura cittadina che almeno a partire dal 1363 affiancava il Senatore nel governo della città, era stato realizzato a opera del pontefice Niccolò V, intorno alla metà del XV secolo. Con l’intervento michelangiolesco la facciata fu completamente ripensata secondo uno schema geometrico a due ordini: quello corinzio delle paraste giganti che percorrono e scandiscono tutta la struttura, e quello ionico delle colonne che sorreggono le volte del portico.
Palazzo Nuovo, previsto già nel progetto della piazza ideato da Michelangelo, fu costruito dopo la sua morte e completato nell’arco di quasi un secolo. La prima pietra fu posta nel 1603, per volontà del pontefice Clemente VIII, da Girolamo Rainaldi. La facciata ripropone fedelmente la nitida articolazione architettonica del Palazzo dei Conservatori.
Le lavorazioni ultimate hanno interessato i prospetti dei due edifici, sedi dei Musei Capitolini, con il restauro della cortina laterizia, degli elementi architettonici e dell’apparato scultoreo sulle balaustre. Inoltre, sono state restaurate le pavimentazioni in basalto e travertino dei due portici, nonché i loro soffitti, per la prima volta oggetto di un intervento conservativo. Particolare attenzione è stata riservata al problema dello smaltimento delle acque piovane, adeguando il sistema di raccolta e deflusso.
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