Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliA Sanseverino Marche (Mc) il 15 giugno la Diocesi di Camerino e Sanseverino riapre dopo anni la piccola chiesa secentesca e settecentesca di San Giuseppe. Spicca una novità sulla parete destra: l’altare barocco distrutto il 31 dicembre 2009 da un incendio scatenato da un corto circuito viene riproposto attraverso una sagoma in legno dalle forme essenziali realizzata su una struttura in acciaio «per quanto possibile non visibile» (foto dello Studio Hexagon Group). L’architetto settempedano Luca Maria Cristini firma il progetto e spiega al «Giornale dell’Arte»: «Il focus è il restauro dell’equilibrio spaziale. Abbiamo usato materiali dichiaratamente contemporanei, abbiamo ripreso la sagoma e il volume adottando una sorta di “rigatino” come nel restauro dei quadri e secondo i dettami di Cesare Brandi: ripristiniamo le forme, da lontano si percepisce una visione unitaria, ma si denuncia che l’altare non c’è più. Non è la formula “com’era, dov’era”».
Il legno è un multistrato di betulla. San Giuseppe, nella parte bassa di Sanseverino, ha un migliaio di metri quadrati di superficie decorata. La chiesa era chiusa perché danneggiata dal terremoto del 1997; nel 2013 erano partiti i lavori, ma il sisma del 2016 danneggiò il cantiere e il campanile fino ad allora intatto. I nuovi restauri sono iniziati nel 2021.«L’altare è costato circa 75mila euro. Nella nicchia la scultura della Madonna in gesso dei primi del ‘900, sopravvissuta all’incendio e all’acqua dei pompieri, resta ma dietro, non più visibile», dice ancora l’architetto. La sostituisce, in vista, una pala d’altare dalla sagrestia restaurata nei laboratori dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e dipinta dal fiammingo Ernst van Schayck.
Altri articoli dell'autore
È scomparso a 95 anni a Capri il saggista, giornalista, studioso di storia napoletana. Il suo ultimo desiderio: donare il suo archivio e la ricca biblioteca alla Certosa caprese, futura sede del museo autonomo dell’isola
Secondo il rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo bisogna rafforzare il sistema turismo: fare sinergia tra le varie amministrazioni per promuovere l’intero territorio, incrementare i trasporti e l’intera regione deve diventare rete
Al Ciac oltre 50 pezzi dell’artista pugliese, che «non voleva avere a che fare con l’arte concettuale, la Transavanguardia e l’Arte povera», dice Italo Tomassoni
AI centro nuove e vecchie attribuzioni: i risultati di un grande convegno a Roma e Urbino in cui si è discusso anche di Berruguete, di Federico da Montefeltro e del figlio Guidobaldo