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Per la cura di Artiver, neonata realtà di otto gallerie d’arte e associazioni e collezioni d’arte contemporanea, incontri, visite guidate e inaugurazioni di mostre a ingresso gratuito tra il 6 e 7 giugno nella città scaligera
- Camilla Bertoni
- 05 giugno 2025
- 00’minuti di lettura


Una veduta della collezione De Iorio a Verona, una delle aperture previste per Artinrete
A Verona l’arte contemporanea fa rete, anzi Artinrete
Per la cura di Artiver, neonata realtà di otto gallerie d’arte e associazioni e collezioni d’arte contemporanea, incontri, visite guidate e inaugurazioni di mostre a ingresso gratuito tra il 6 e 7 giugno nella città scaligera
- Camilla Bertoni
- 05 giugno 2025
- 00’minuti di lettura
Camilla Bertoni
Leggi i suoi articoliHa preso il via a Verona oggi 5 giugno la prima edizione di Artinrete: con il patrocinio del Comune, di Confesercenti e Confcommercio, è un’iniziativa prodotta da ArtiVer, neonata realtà (otto gallerie d’arte, associazioni e collezioni d’arte contemporanea) di cui è stato presentato in questa occasione il logo disegnato dagli studenti della Accademia di Belle Arti cittadina.
Il programma prende inizio alle 18.30 di oggi nella sala convegni del Banco Bpm con «I gesti del suono. Omaggio a Ennio Morricone» a cura di Nicola Guerini. Incontri, visite guidate e inaugurazioni di mostre a ingresso gratuito tra venerdì e sabato nel centro storico, in Veronetta e nella Zai, quartieri questi due ultimi dove fa il suo debutto il Museo del Contemporaneo dell’Università di Verona, nelle due sedi di Santa Marta, dove il 6 giugno ci sarà una visita guidata alle 14.30, e di Ca’ Vignal: nato dalla donazione di un centinaio di opere provenienti dalla collezione AgiVerona (Anna e Giorgio Fasol), di fatto attivo dal 2019, da poco il suo status museale è stato ufficialmente ratificato.
In Zai partecipa all’iniziativa, con le visite guidate alle mostre fotografiche «Alex Webb: Errand and Epiphany» e «Peccioli: racconti di una stagione», anche Earth Foundation, filiazione di Eataly ospitata in quella che un tempo fu la meravigliosa Stazione Frigorifera Specializzata. Questo anche se Eataly ha annunciato l’imminente chiusura lasciando di fatto l’archeologia industriale e la città prive di un progetto culturale su cui si era puntato e sperato, seppur sempre più schiacciato dalla componente commerciale.
Sempre in Zai si visita la collezione di Mauro De Iorio (viale del Commercio 14), oltre alle mostre da Habitat 83 (di Matteo Sanna) e da Artericambi (di Carles Congost). Centrale nell’organizzazione dell’iniziativa, la Galleria civica d’Arte Moderna Achille Forti a Palazzo della Ragione che venerdì 6 inaugura la mostra «Lo studio sul Colle. Guido Trentini e Angelo Zamboni», a cura di Isabella Brezigar e Patrizia Nuzzo, nata dalla donazione di cinque opere di Trentini alla città da parte degli eredi. Sabato 7 la Gam propone le visite guidate in notturna alle 20.30 e 21.30 con ingresso gratuito fino alle 23. Museo privato è invece Palazzo Maffei che propone alle 16 visite guidate alle collezioni di Luigi Carlon. Nelle gallerie del centro, aperte fino alle 23, da Marcorossi si inaugura la mostra di Paolo Ventura (con cui si dialoga venerdì 6 alle 16.30, mentre alle 21 c’è il docufilm Vanishing Man), a Il Meccanico quella fotografica di Roberto Togni, allo Studio la Città le opere di Davide Bramante e la mostra “Wind is no rush”, una collettiva da Gaburro e da Cromya «A great job». Infine si parla del fumettista Milo Manara con la Società Belle Arti al Banco Bpm, e con Claudio Verna all’Hotel Due Torri.

«Real Enough-Panoramica», di Carles Congost, che espone da Artericambi