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Maximilian Lenz, «Scena di strada viennese», 1897 ca, Vienna, Albertina (particolare)

Photo © Albertina

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Maximilian Lenz, «Scena di strada viennese», 1897 ca, Vienna, Albertina (particolare)

Photo © Albertina

All’Albertina i precursori della Secessione

Quasi 150 opere donate dalla Hagengesellschaft consentono di proporre un inedito tassello del Modernismo viennese 

La Hagengesellschaft è considerata un precursore della Secessione viennese e dello Hagenbund e costituì un rilevante tassello del Modernismo di marca austriaca. Soprattutto per una ventina d’anni, tra il 1880 e il 1900, i suoi membri s’incontrarono, come era spesso uso fra gli artisti di quell’epoca, in due caffè sulla Gumpendorferstrasse, non lontano da dove tra il 1897 e il 1898 sorse la palazzina della Secessione: «La società si costituì in modo informale e i suoi membri si vedevano quasi tutti i giorni per disegnare e per discutere, e seppero creare una rete stabile di rapporti sia umani sia artistici. La condizione fondamentale per poter essere accolti nel gruppo erano l’umorismo e la convivialità. Ben 14 membri diventarono poi nel 1897 soci fondatori della Secessione, da Rudolf Bacher a Wilhelm Bernatzik, da Johann Viktor Krämer a Alfred Roller, a Anton Nowak, mentre altri 13 parteciparono alla fondazione dello Hagenbund nel 1900. Nonostante i nuovi impegni, quegli incontri al caffè continuarono comunque in modo informale fino agli anni Quaranta», ci dice Elisabeth Dutz, capocuratrice della collezione grafica dell’Albertina e specialista di arte viennese attorno al 1900.

Nel gruppo figuravano artisti di professione, ma anche architetti, giudici, ingegneri, funzionari, giornalisti, ricercatori. La loro produzione spaziava dalle caricature ai paesaggi, dai ritratti a scene di vita viennese, a raffigurazioni di animali fantasiosi.

Nel 1905, su iniziativa dell’artista Ernst Stöhr, la Hagengesellschaft decise di donare all’Albertina un corpus di 800 disegni e acquerelli prodotti fino a quel momento, una cinquantina dei quali a suo tempo pubblicati sulla rivista della Secessione, «Ver Sacrum». Focalizzandosi su quella donazione, dal 27 luglio al 12 ottobre l’Albertina dedica per la prima volta al gruppo un’ampia mostra dal titolo «Viennese Bohème. Opere della Hagengesellschaft»

La selezione comprende 144 opere, con un percorso espositivo suddiviso in sette capitoli, che evidenziano anche gli apporti degli artisti che confluirono poi nella Secessione e nello Hagenbund, pur continuando a far parte della Hagengesellschaft: «Fra le personalità più rilevanti del gruppo figurano il capo inufficiale Friedrich König, il cui deciso talento si esprimeva attraverso l’umorismo, prosegue Dutz. Ma anche Rudolf Bacher, Adolf Boehm, Sigmund Walter Hampel, Johann Victor Krämer e Maximilian Lenz ci hanno lasciato lavori di interesse e spesso ironici».

Anticipando dei principi generali che caratterizzarono poi la Secessione, la Hagengesellschaft prese posizione contro il mondo accademico tradizionale che caratterizzava l’ultimo scorcio dell’Ottocento e si oppose alla conservatrice società degli artisti con sede al Künstlerhaus. Ma il gruppo ironizzava anche sull’Impressionismo e sulle altre «mode» artistiche del tempo, benché non mancassero nel gruppo esempi di aderenza allo Jugendstil.

La mostra è servita anche ad approfondire le biografie dei vari membri e a proporre un primo catalogo ragionato delle opere del gruppo, con un rilevante contributo al più ampio studio del Modernismo viennese.

Alfred Roller, «Dies irae», 1895 ca, Vienna, Albertina. Photo © Albertina

Sigmund Walter Hampel, «Due donne in un café», 1893 ca, Vienna, Albertina. Photo © Albertina

Flavia Foradini, 26 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

All’Albertina i precursori della Secessione | Flavia Foradini

All’Albertina i precursori della Secessione | Flavia Foradini