Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliARTICOLI CORRELATI
A Parigi, dieci giorni dopo lo spettacolare furto, al Museo del Louvre, dei gioielli della corona francese, ieri 29 ottobre intorno alle 20 cinque persone sono state arrestate dalla polizia nel 16mo Arrondissement della capitale. Tra i nuovi fermi vi è anche uno dei principali sospetti, come ha annunciato la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ai microfoni dell’emittente radiofonica Rtl. «Uno di loro era effettivamente uno degli obiettivi degli inquirenti, lo avevamo nel mirino», ha precisato, e ha proseguito affermando che i gioielli, per un valore stimato di 88 milioni di euro, non sono ancora stati ritrovati.
La procuratrice ha indicato anche che i cinque nuovi fermi sono stati effettuati nella Seine-Saint-Denis, la stessa banlieue in cui risiedevano i due uomini fermati lo scorso fine settimana e ufficialmente indagati da ieri sera. Beccuau è stata vaga sul ruolo dei cinque uomini arrestati stamattina, ma ha precisato che del soggetto obiettivo principale degli inquirenti «siamo in possesso delle tracce di Dna che lo riguardano e che, secondo le indagini, lo collegano al furto».
Secondo il quotidiano «Le Parisien», si tratterebbe di uno dei due che erano alla guida dei potenti scooter durante il furto. Secondo le stesse informazioni, l’uomo di cui parla la procuratrice era stato identificato ma non ancora localizzato dagli inquirenti, che l’avevano posto sotto sorveglianza. È proprio durante i pedinamenti di questo sospetto che pare siano state fermate le altre quattro persone, le quali, secondo la procuratrice, «possono fornirci informazioni sullo svolgimento dei fatti».
Altri articoli dell'autore
Le pitture sono emerse nel corso di alcuni lavori di restauro nella Chiesa parrocchiale di San Vincenzo Martire a Claino
Tra i danni inferti dai sismi del 2016-17 e del 2022 quelli a un Filippo Bellini, a un Francesco Caccianiga, a un Pasquale Ciaramponi e a un settecentesco marchigiano, che ora andranno «in clinica»
Una giornata di incontro nella Chiesa di Santa Maria dell’Incoronata (in cui è sempre attivo un laboratorio), con due cantieri di intervento aperti al pubblico
La mappa digitale ad alta risoluzione prodotta dai ricercatori dei due atenei amplia la rete conosciuta in tutto l’Impero da 188.555 a 299.171 chilometri



