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Redazione
Leggi i suoi articoliDal 25 al 27 ottobre 2024 il MEAM (Museo Europeo d’Arte Moderna di Barcellona) è sede della V Bienal de Arte de Barcelona, una rassegna internazionale a cura di Francesco Saverio Russo, Salvatore Russo e Sandro Serradifalco, con la consulenza scientifica di Leonarda Zappulla, dedicata a pittura, scultura, video, opere digitali e fotografia. Tra i lavori esposti nelle sale di Palazzo Gomis, a pochi passi dal Museo Picasso, l’opera pittorica dell’artista italiana Stefania Fois, artista figurativa di stanza a Roma che ha tra i suoi maestri Gino De Dominicis, del quale frequentava lo studio. Nella città catalana Fois ripropone «una versione rivisitata con una tecnica più leggera di un’opera realizzata negli anni Ottanta, che rappresenta un momento intimista e riflessivo attraverso il particolate di una figura femminile seduta, rilassata, a suo agio, assorta nei propri pensieri e circondata dalla bellezza. Accanto a lei un fenicottero, simbolo di libertà e richiamo alla mia terra d’origine, la Sardegna. Alla base dell’opera l’idea di una donna padrona di sé stessa», spiega l’artista. «Un quadro particolare per la Fois, che nelle sue opere rappresenta tipicamente paesaggi interiori. Le sue esposizioni donano momenti di incredibile serenità. Le tele a olio, gli acquerelli e le tecniche miste disegnano scenari anche deserti ma timidamente vivi. Sono visioni con una concentrazione di colori che allontanano metaforicamente lo spettatore dal caos, lasciandolo attingere alla fonte di un non luogo o di una collocazione armoniosa. L’intento è di raccontare nell’esistenza un processo rigenerativo che l’arte dona al pubblico», aggiunge Zappulla. Attualmente in preparazione il catalogo FOISs Artist.
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