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Una statua in bronzo a grandezza naturale dell’imperatore romano Lucio Vero, ora restituita alla Turchia © Consolato Generale degli Stati Uniti, Istanbul

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Una statua in bronzo a grandezza naturale dell’imperatore romano Lucio Vero, ora restituita alla Turchia © Consolato Generale degli Stati Uniti, Istanbul

Antichità restituite alla Turchia e all’Italia sequestrate alla filantropa Shelby White

L’indagine in corso sulla provenienza della collezione del membro fiduciario del Metropolitan prevede in futuro la restituzione di altri oggetti

Claire Voone

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È stato rivelato che una serie di manufatti di provenienza illecita e restituiti alla Turchia e all’Italia negli ultimi tre mesi appartenga alla collezione della filantropa americana Shelby White. Gli oggetti sono stati sequestrati dalla sua casa di Manhattan negli ultimi 18 mesi, nell’ambito di un’indagine di lungo corso che ha esaminato la provenienza della sua collezione privata.

I mandati di perquisizione emessi dall’Ufficio del Procuratore distrettuale di Manhattan il 28 giugno 2021 e il 27 aprile 2022, visionati da «The Art Newspaper», edizione internazionale del Giornale dell’arte, elencano rispettivamente 5 e 18 opere che gli agenti della Sicurezza Nazionale hanno avuto «ragionevole motivo» di ritenere rubate. Secondo i documenti essi costituiscono una prova del possesso illecito di beni rubati di primo, secondo, terzo e quarto grado, nonché di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di tali reati.

Matthew Bogdanos, capo dell’Unità per il traffico di antichità del procuratore di Manhattan, si è rifiutato di commentare perché il caso è ancora in corso e anche Shelby White ha scelto la via del silenzio. Quest’ultima ha effettuato numerose donazioni a più istituzioni, tra cui il Metropolitan Museum of Art, di cui è fiduciaria e membro del consiglio di amministrazione, e la New York University, dove ha fondato l’Istituto per lo studio del mondo antico nel 2006 con una controversa donazione di 200 milioni di dollari. Insieme al defunto marito Leon Levy, di cui oggi dirige l’omonima Fondazione, ha costruito una collezione di arte antica che rappresenta il Vicino Oriente, la Grecia, gli Etruschi, i Romani e altre culture antiche. White e Levy hanno anche elargito una donazione di 20 milioni di dollari al Met e nel 2007 l’istituzione ha intitolato una monumentale galleria di arte greca e romana alla Leon Levy and Shelby White Court.

Non è la prima volta che la collezione Levy White sia passata al setaccio per la ricerca di oggetti frutto di saccheggi. Nel 1990 oltre 200 oggetti della collezione della coppia furono esposti al Met nella mostra «Glories of the Past: Ancient Art from the Shelby White and Leon Levy Collection»; un decennio dopo gli archeologi David Gill e Christopher Chippindale pubblicarono uno studio in cui scoprirono che il 93% delle opere esposte non aveva una provenienza nota. Nel 2008 White ha consegnato dieci antichità classiche alle autorità italiane e due oggetti del IV secolo a.C. alla Grecia. Nel 2011 la parte superiore del busto della statua di Eracle, di proprietà congiunta di Levy e White e del Museum of Fine Arts di Boston, esposta in «Glories of the Past», è stata restituita alla Turchia.

Svariate opere pubblicate nel catalogo di questa mostra  sono tra quelle sequestrate durante le recenti operazioni di rimpatrio. In ottobre una statua in bronzo a grandezza naturale dell’imperatore romano Lucio Vero, datata tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C., e quattro frammenti di un sarcofago anatolico a colonne proveniente dall’antica città di Perge, datato tra il 170 e il 180 d.C., sono tornati in Turchia a seguito degli sforzi di rimpatrio congiunti tra l’Ufficio del Procuratore distrettuale di Manhattan, l’Ufficio del Direttore dei Servizi Segreti Nazionali degli Stati Uniti e il Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia. Il mandato di perquisizione del 27 aprile a White indica un valore di 15 milioni di dollari per la statua e di un milione di dollari per i frammenti del sarcofago.

Entrambe le opere sono state presentate durante una cerimonia di rimpatrio nel Museo di Antalya, in Turchia, il 13 novembre, insieme ad altri quattro oggetti saccheggiati, tra cui un idolo di Kusura in marmo della prima Età del Bronzo e una statuetta di Apollo. Secondo il Consolato Generale degli Stati Uniti a Istanbul i manufatti sono stati estratti da scavi illegali in Turchia più di cinquant’anni fa e contrabbandati negli Stati Uniti. I precedenti proprietari di tutte e sei le opere sono stati identificati da «Hurriyet Daily News» come due case d’asta e un collezionista senza nome negli Stati Uniti.

Ma Gill, professore onorario presso il Center for Heritage dell’Università del Kent, ha subito fatto il collegamento con White, notando sul suo blog «Looting Matters» l’apparizione degli oggetti in «Glories of the Past». Gill ha anche pubblicato un elenco di oggetti precedentemente presenti nella Levy White Collection che sono stati restituiti finora. Molti di essi sono stati identificati dal suo ex studente l’archeologo forense Christos Tsirogiannis, che ha inviato prove fotografiche all’Ufficio del procuratore di Manhattan.

L’elenco riportato su «Looting Matters» cita i manufatti sequestrati quest’anno nell’appartamento di White e rimpatriati a settembre in Italia: un cratere a calice a figure rosse (515 a.C. ca, valutato 3 milioni di dollari), un «guttus» apulo con beccuccio a testa di ariete (330 a.C. ca, valutato 15mila dollari) e due piatti di pesce, attribuiti al Pittore delle Seppie e al gruppo di pittori Perrone-Phrixos (metà del IV secolo a.C., entrambi valutati 20mila dollari). The Art Newspaper ha anche identificato tra gli oggetti sequestrati un «Busto maschile di bronzo » (I secolo a.C., valutato 3 milioni di dollari), un calderone con quattro teste di animali (VI secolo a.C., valutato 150mila dollari) e una spilla a spirale in bronzo (valutata 25mila dollari) che erano precedentemente in possesso di White. Questi oggetti fanno parte delle 58 antichità che il procuratore di Manhattan ha restituito a settembre, tra cui 21 provenienti dal Metropolitan.

Almeno un altro oggetto, un vaso rituale del 700 a.C. sequestrato dalla collezione di White con il mandato del giugno 2021, è stato restituito all’Italia. Era tra i quasi 200 reperti greci e romani saccheggiati recuperati da musei e case negli Stati Uniti nel dicembre 2021, in quello che i funzionari hanno descritto come il più grande rimpatrio di antichità dagli Stati Uniti all’Italia.

White non è ancora stata nominata in nessun avviso ufficiale di rimpatrio, ma Gill prevede che arriveranno altri annunci dall’Ufficio del procuratore di Manhattan. «Penso che sia molto significativo che non abbiano detto che erano di Shelby, dice a proposito dei manufatti restituiti. Questo fa parte di un’indagine chiaramente molto più ampia... Il materiale è stato restituito all’Italia e alla Turchia, ma c’è del materiale che deve tornare in Grecia».

E aggiunge: «I musei dovrebbero prestare attenzione e ponderare i futuri prestiti dalla collezione di White e Levy. È chiaro che hanno acquisito una serie di oggetti scavati illecitamente e rimossi dai loro Paesi d’origine. Sono certo che costoro direbbero di aver acquistato gli oggetti in buona fede. Ma per la portata ingente dei saccheggi avrebbero dovuto compiere ricerche accurate prima di impossessarsene. E i musei avrebbero dovuto fare altrettanto».

Ma Tsirogiannis non è ottimista sul fatto che i musei cambino strada. «Il mercato delle antichità e i musei si comportano come i collezionisti: non controllano i reperti con le autorità e pensano di farla franca», afferma. «In realtà, forse senza nemmeno volerlo, stanno aspettando l’inevitabile, ovvero che le autorità bussino alla loro porta con un mandato. È una loro scelta quella di seguire questa strategia, ma avrebbero già dovuto sapere che non funziona. Il recente caso della collezione Shelby White, ancora una volta, è un’ulteriore prova».
 

Una sezione di un sarcofago a colonne anatolico proveniente dall’antica città di Perge, datato tra il 170 e il 180 d.C. © Consolato Generale degli Stati Uniti, Istanbul

Claire Voone, 14 dicembre 2022 | © Riproduzione riservata

Antichità restituite alla Turchia e all’Italia sequestrate alla filantropa Shelby White | Claire Voone

Antichità restituite alla Turchia e all’Italia sequestrate alla filantropa Shelby White | Claire Voone