La 48esima edizione di Arte Fiera si tiene a Bologna dal 7 al 9 febbraio

Foto cortesia di Arte Fiera

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La 48esima edizione di Arte Fiera si tiene a Bologna dal 7 al 9 febbraio

Foto cortesia di Arte Fiera

Arte Fiera punta al vertice e si apre al collezionismo straniero

A Bologna 176 gallerie con importanti ritorni e nuove partecipazioni (anche dall’estero), nove premi, quattro sezioni curate, un programma di incontri e progetti speciali e il sostegno di un collezionismo diffuso e unico al mondo

Con l’edizione a BolognaFiere dal 7 al 9 febbraio, Arte Fiera, la più longeva fiera d’arte in Italia, terza in Europa (dopo Art Cologne e Art Basel), entra nel secondo mezzo secolo di vita. Guidata da Simone Menegoi (direttore artistico) e da Enea Righi (direttore operativo), è articolata nei Padiglioni 25 e 26 con le proposte di 176 gallerie a grande maggioranza italiane, scelte per restituire uno spaccato della scena dell’arte moderna e contemporanea con alcune incursioni nella produzione emergente. Apalazzo (Brescia), Laveronica (Modica), Lia Rumma (Napoli e Milano), Lorenzelli (Milano), Frediano Farsetti (Milano), Franco Noero (Torino), Ronchini (Londra), Sprovieri (Londra), Mazzoleni (Torino), Continua e Tornabuoni (con le loro molteplici sedi). 

La confermata partecipazione di molti espositori punto di riferimento del mercato internazionale, nuovi ingressi, come Herald St (Londra), e importanti ritorni, tra cui Raffaella Cortese (Milano), Gió Marconi (Milano), Magazzino (Roma) e Tucci Russo (Torre Pellice), sono il principale indicatore dello stato di salute e di successo di una fiera, insieme alla presenza di collezionisti che ha registrato nelle ultime edizioni un trend in costante crescita, attratti dai numi tutelari del moderno e contemporaneo italiano, solide certezze che vanno dall’Arte Povera alla Transavanguardia, da Lucio Fontana a Giorgio Morandi, da Enrico Prampolini a Giacomo Balla, da Enrico Baj ad Agostino Bonalumi, e molti altri ancora; con una discreta presenza, comunque, anche di importanti nomi stranieri, nomi ormai consolidati anche nel mercato italiano, come Tony Cragg, Sam Francis, Robert Mapplethorpe, solo per citarne alcuni. 

«Arte Fiera è la grande fiera dell’arte italiana e il lavoro fatto nell’ultimo triennio è stato di investire in questa direzione, anche nei rapporti con i collezionisti, spiega Enea Righi. Bisogna infatti riconoscere che il collezionismo italiano non ha eguali, da diversi punti di vista. Messo a confronto con quello degli altri Paesi è molto sedimentato e capillarmente distribuito: un collezionismo diffuso, che si compone anche di una grande quantità di piccoli collezionisti, soprattutto nell’ambito del moderno. È un’inclinazione che probabilmente proviene dalla nostra tradizione culturale, dal nostro gusto e che ci è riconosciuta anche all’estero. Arte Fiera è da sempre un punto di riferimento dei collezionisti italiani, affezionati non solo alla fiera, ma anche alla città, ed è su questa italianità (fatta anche dall’esperienza complessiva che la fiera è in grado di offrire, nella qualità dell’accoglienza e di aspetti come la ristorazione) che abbiamo deciso di puntare, per raggiungerne l’apice. È così che in parallelo è avvenuto anche il ritorno delle grandi gallerie italiane che ci ha consentito, sull’onda di una fase positiva della nostra arte nel quadro internazionale, di aprici al collezionismo estero e a nuove sfide».

Francesco Arena, «Cassetta», 2023. Cortesia dell’artista e della Galleria Raffaella Cortese, Milano, Albisola

Sezioni e progetti speciali

A corredo della canonica Main Section, dove sono ordinate importanti opere dei più rappresentativi artisti del moderno e del contemporaneo storicizzato, ci sono quattro sezioni curate, «Fotografia e immagini in movimento», affidata a Giangavino Pazzola, con autori storicizzati ed esponenti delle ultime generazioni che fanno della declinazione dell’immagine (statica o in movimento) il centro della propria ricerca. «Multipli», curata da Alberto Salvadori, comprende invece libri d’artista, opere grafiche, design d’autore, sculture e oggetti prodotti in serie, che spesso, visti i prezzi più contenuti rispetto alle opere uniche, sono la porta d’accesso al collezionismo per giovani e neofiti. «Pittura XXI», curata da Davide Ferri, è invece un focus riservato al medium pittorico, che negli anni si è confermato stabilmente il più ricercato dai collezionisti, dedicato in particolare alle espressioni italiane e internazionali di artisti giovani e mid-career, che ancora consentono investimenti con ampi margini di crescita. Al suo debutto, «Prospettiva», curata da Michele D’Aurizio, una finestra aperta sulla creatività emergente intercettata da gallerie giovani o già consolidate: una sezione dove sentirsi liberi di sperimentare e scommettere sul futuro. A collegare le sezioni un «Percorso» tematico realizzato in partnership con Ducati e dedicato al concetto di comunità

Da segnalare, infine, la presenza di 15 espositori del mondo dell’editoria e 13 istituzioni. Per la settima edizione di Opus Novum, la serie di opere site specific da presentare in fiera, è stato scelto Maurizio Nannucci (1939), che per l’occasione realizzerà un multiplo inedito, una shopper di carta che diventa veicolo di uno dei suoi celebri enunciati: «You can imagine the opposite», invito a pensare un’alternativa radicale all’esistente. Rinnovata anche la collaborazione con la Fondazione Furla, che presenta nel Padiglione de l’Esprit Nouveau l’intervento performativo di Adelaide Cioni (1976) intitolato «Five Geometric Songs», una danza geometrica sulle note delle composizioni di Dom Bouffard

Da segnare in agenda anche gli appuntamenti del Book Talk, calendario di incontri dedicati ai libri d’arte, realizzato in partnership con Bper Banca e curato da Guendalina Piselli. «L’edizione del 2025 culmina un percorso iniziato nel 2019, il cui obiettivo era ridare ad Arte Fiera il ruolo di fiera di riferimento per la scena artistica italiana. La lista di gallerie dell’edizione 2025 include, con poche eccezioni, il meglio del nostro Paese nel moderno e nel contemporaneo, e vanta numerosi ritorni importanti, mentre l’arrivo di una galleria britannica come Herald St segnala un interesse per la fiera oltre i confini nazionali che vale già per il collezionismo. La formula consolidata negli anni passati si arricchisce di una nuova sezione per gli artisti emergenti, Prospettiva. Il programma di eventi include il terzo capitolo della collaborazione con Fondazione Furla sulla performance, mentre la consueta commissione di un progetto speciale a un artista italiano affermato, Opus Novum, vede protagonista un maestro come Maurizio Nannucci. Una celebrazione dell’arte italiana senza complessi di inferiorità né chiusure provinciali: ecco il senso ritrovato di questa fiera», spiega Menegoi. 

Pier Paolo Calzolari, «Senza titolo (La rosée)», 2024. Cortesia dell’artista e della Galleria Mazzoleni, Modena, Berlino. © Foto Michele Alberto Sereni

Premi

Nove i Premi, capitolo ormai fondamentale per alimentare l’articolato sistema dell’arte di cui le fiere sono tra i principali motori. Un ecosistema messo in luce, per la prima volta, dal Flash Art Italia Award, mirato a «valorizzare artisti, galleristi, direttori di musei, fondazioni e spazi indipendenti, ma anche territori, imprese e il rapporto tra arte e moda, con una prospettiva innovativa e integrata, confermando la centralità di Arte Fiera come riferimento per il panorama artistico italiano», spiegano da Arte Fiera. 

Bper Prize vedrà l’acquisto di un’opera legata alle tematiche di genere da includere nelle collezioni del gruppo bancario. Marval Acquisition Award assegnerà invece una residenza più acquisizione per la Marval Collection, composta di opere realizzate principalmente dagli anni Settanta a oggi. Il Premio Angamc è un riconoscimento alla carriera riservato a un gallerista italiano o internazionale. A scegliere un’opera per il MAMbo di un artista italiano delle ultime generazioni sarà invece il Premio Collezione Righi. Agli under 40 è riservato il Premio Colophonarte, finalizzato alla produzione di un libro d’artista in 250 copie. Il Premio Officina Arte Ducati individuerà un’opera della sezione «Percorso» da inserire nella collezione corporate della Fondazione Ducati. E poi ancora, il Premio Osvaldo Licini by Fainplast, ristretto alla pittura italiana della sezione «Pittura XXI»; il Premio Rotary, per l’installazione più creativa ad Arte Fiera; e The Collectors. Chain Prize by Art Defender, rivolto alla fotografia

Jenny Dogliani, 06 febbraio 2025 | © Riproduzione riservata

Arte Fiera punta al vertice e si apre al collezionismo straniero | Jenny Dogliani

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