Ad Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea è arrivato uno dei momenti più attesi dell’intera fiera, l’annuncio dei premi che quest’anno ammontano a 11. Oltre ai consueti, infatti, l’edizione 2024, la 31ma, vanta l’ingresso di un nuovo riconoscimento, il Premio Orlane per l’Arte, promosso dal noto brand specializzato in alta cosmesi, che si aggiunge ad altri tre in collaborazione con aziende partner di Artissima: lo storico Premio illy Present Future, promosso da illycaffé, il Premio Vanni occhiali #artistroom, promosso da tre anni da Vanni occhiali e il Premio Tosetti Value per la fotografia, promosso da Tosetti Value - Il Family office, giunto al suo quarto anno. Il Premio Orlane per l’Arte, per l’appunto, che vuole sostenere una delle gallerie partecipanti ad Artissima con una somma pari a 10mila euro, è andato alla Galleria laveronica di Modica. «Sin dalla sua fondazione nel 2007, laveronica si è impegnata a sostenere artisti radicali che esplorano le dimensioni umane e politiche all’interno della loro produzione artistica. […] Laveronica ha scelto un percorso imprenditoriale coraggioso che, soprattutto in tempi come questi, merita sostegno e visibilità. Artisti come Rabih Mroué, Daniela Ortiz e Maryam Jafri dimostrano resistenza attraverso esperienze quotidiane. Pertanto, assegnamo con tutto il cuore il premio a laveronica e li incoraggiamo a continuare a lavorare controcorrente», ha spiegato la giuria.
Il Premio illy Present Future, alla sua 24ma assegnazione, è andato all’artista Angharad Williams presentata dalla galleria Fanta-MLN di Milano. Il progetto presentato nella sezione Present Future ritenuto più interessante è stato individuato da una giuria di cui faceva parte anche Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima fondazione torinese. «Qui ad Artissima, con la galleria Fanta di Milano, [l’artista] ha creato una piattaforma che funziona come un palcoscenico, su cui i visitatori si ritrovano sia osservatori che osservati. Questo corpo di opere intreccia molteplici riferimenti all’arte e alla storia, aggiungendo strati di sottile ironia e umorismo, trasformando il pavimento dello stand in una scena e un’installazione, dando vita a un’interazione che ridefinisce i confini della pratica artistica. Non vediamo l’ora di assistere e apprezzare come l’approccio artistico di Angharad Williams abbraccerà il contesto torinese tra un anno, nella mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo», hanno dichiarato i giurati. Nel 2023 il medesimo premio è stato a Bekhbaatar Enkhtur, presentato dalla galleria Matèria di Roma, di cui è in corso una mostra nell’istituzione torinese.
Il Premio Vanni occhiali #artistroom, giunto alla sua quarta volta, indirizzato a chi rivolge con la propria ricerca uno sguardo originale sulla realtà, è andato a Nicola Bizzarri supportato dalla galleria Fuocherello di Volvera (Torino). All’artista bolognese, le cui opere sono realizzate con oggetti metallici fusi in precedenza, va un riconoscimento in denaro di 2.500 euro a cui si assomma l’opportunità di disegnare e collaborare alla progettazione di una capsule collection di occhiali in edizione limitata.
Rossella Biscotti, presente con una sua fotografia iconica nello stand della galleria mor charpentier di Parigi e di cui è in corso la mostra «Titolo primo, Ho sognato, Clara e altre storie» al Castello di Rivoli, si è aggiudicata il Premio Tosetti Value per la fotografia, promosso da Tosetti Value - Il Family office con l’obiettivo di indagare la relazione tra arte ed economia e dilatare il campo prospettico sulla realtà. La giuria, tra cui spiccava Walter Guadagnini, direttore di Camera-Centro Italiano per la Fotografia di Torino, ha così motivato la scelta del lavoro di Biscotti: «The Journey nasce dal premio ricevuto nel 2010 alla Biennale Internazionale di Carrara, consistente in un blocco di marmo di grandi dimensioni estratto dalla Cava Michelangelo, la cava usata dal Rinascimento, mentre l’artista lavorava sul Mediterraneo come spazio culturale, geopolitico e fisico, a partire dalle sue ricerche a Lampedusa. Nel corso degli anni, continuando le sue ricerche nel Mediterraneo, Rossella Biscotti ha deciso di programmare un atto performativo in cui una nave avrebbe girato per il Mediterraneo per trovare il punto perfetto in cui far scivolare il masso e farlo cadere sui fondali marini. L’immagine ferma nel tempo il momento in cui, dopo mesi di navigazione, il masso di marmo di venti tonnellate viene fatto scivolare in mare, dal ponte di una nave, nel punto in cui la placca tettonica africana tocca quella europea. […] L’opera presentata ad Artissima, unico scatto di questo momento culminante ha profondamente toccato i giurati per l’intensità, la stratificazione di richiami politici, economici e storici e per la capacità di trasmettere e far elaborare agli osservatori un pensiero critico». Il riconoscimento, attribuito all’artista il cui lavoro è ritenuto potente ed efficace per pensare alla complessità del nostro presente, consiste in un premio in denaro pari a 2.500 euro e nell’acquisizione da parte del Family Office di un’opera per la propria Collezione Corporate. Inoltre, il vincitore ha l’opportunità di sviluppare un progetto, le cui modalità saranno definite da Tosetti Value.
A due figure che in ambito artistico hanno segnato diversamente il recente passato, Matteo Viglietta e Carol Rama, sono dedicati, altrettanti riconoscimenti. Il Matteo Viglietta Award, promosso dalla Collezione La Gaia, è intitolato all’imprenditore e collezionista piemontese scomparso nel 2020 che con la compagna Bruna Girodengo aveva aperto un museo privato a Busca (Cn) in cui aveva allestito i capolavori della sua raccolta focalizzata sul secolo scorso. Francesca Cataldi, presentata dalla galleria Gramma_Epsilon di Atene, si è aggiudicata il riconoscimento. La sua opera è «al contempo un libro e un oggetto che è il risultato della combinazione di tracce e inserti plastici e metallici, con una chiara attinenza ai materiali industriali e strumenti di lavoro che sono la specificità della Viglietta Matteo spa». Anche quest’anno, l’opera acquistata in fiera, oltre a entrare a far parte della Collezione La Gaia, potrà essere utilizzata come copertina del «catalistino», a ribadire così lo spirito ironico e dissacratorio che ha sempre contraddistinto Viglietta.
Alla nota artista torinese a cui nel 2003 fu assegnato il Leone d’oro alla carriera durante la Biennale di Venezia, è invece dedicato il Carol Rama Award, promosso dalla Fondazione Sardi per l’Arte e orientato a riconoscere l’ideale di creatività femminile non-convenzionale e la libertà artistica che Rama incarnava e trasmetteva con le sue opere e la sua personalità. È Belen Uriel, della galleria Galleria Madragoa di Lisbona ad esserselo aggiudicato a seguito della scelta operata dalla giuria «al femminile» composta da Elisabetta Barisoni, responsabile di Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, Hélène Guenin, direttrice del Mamac Musée D’Art Moderne et Contemporain di Nizza e Martina Vovk, direttrice del Msum Museum of Contemporary Art, Lubiana. L’artista spagnola riceverà un premio in denaro di 2.500 euro a supporto della sua ricerca.
Anche le istituzioni sono sensibili nei confronti degli artisti e delle gallerie. Ritornano, così, dopo il debutto dello scorso anno, il Premio Diana Bracco - Imprenditrici ad Arte in collaborazione con la Fondazione Roberto De Silva e Diana Bracco di Milano e il Premio Pista 500 in collaborazione con la Pinacoteca Agnelli. A questi si aggiungono il Premio Oelle – Mediterraneo Antico promosso dal 2022 dall’omonima Fondazione di Catania, il Premio «ad occhi chiusi...», nato nel 2021 dalla collaborazione con la Fondazione Merz, il Premio Ettore e Ines Fico, promosso dal Mef Museo Ettore Fico di Torino dal 2010. Il Premio Diana Bracco - Imprenditrici ad Arte, rivolto ad una gallerista donna emergente particolarmente attenta alla ricerca e alla qualità artistica che propone, è stato assegnato ad Agnieska Fąferek della galleria Eastcontemporary di Milano. I giurati del premio hanno motivato la scelta sottolineando il coraggio imprenditoriale di Fąferek che promuove valori artistici formatisi all’interno di contesti culturali differenti tra loro, al di fuori dei consueti filoni coltivati dal mercato e dal mondo dell’arte. Il suo modus operandi è alla base dell’assegnazione dei 10mila euro previsti da questo riconoscimento.
Il Premio Pista 500 by Pinacoteca Agnelli, che interpreta l’apertura dell’istituzione torinese nei confronti di tutti i linguaggi e di un pubblico variegato, va invece a Paul Pfeiffer presentato dalla galleria Thomas Dane, con sedi a Londra e a Napoli. Il billboard sulla Pista 500, un monumentale cartellone che ospita fotografie, immagini e altri interventi visivi, accoglierà in occasione di Artissima 2025 un’opera di Pfeiffer. Di quest’ultimo è stata riconosciuta la «pratica di tre decenni focalizzata sulle politiche della rappresentazione, in relazione a tematiche razziali, alla violenza e alla sua spettacolarizzazione».
A Monia Ben Hamouda, artista della galleria ChertLüdde di Berlino è andato il Premio «ad occhi chiusi...» by Fondazione Merz assegnato ad autori internazionali la cui ricerca è in linea con le attività della fondazione. La vincitrice avrà la possibilità di partecipare in Sicilia a una residenza i cui sviluppi artistici saranno presentati nel programma della fondazione. Riferendosi al lavoro dell’artista, la giuria è rimasta affascinata «dall’intensità del suo linguaggio formale capace di raccontare il senso delle idee che migrano e si legano, dall’eleganza della forma che esprime rispetto per la tradizione insieme a uno slancio verso il futuro».
La galleria lavorenica è nuovamente al centro dell’attenzione grazie a un altro premio, di cui stavolta è debitrice una dei suoi artisti, Daniela Ortiz, vincitrice del Premio Oelle – Mediterraneo Antico promosso dal 2022 dall’omonima fondazione di Catania. Il riconoscimento che valorizza poetiche disparate provenienti dal «Sud del mondo» è stato assegnato a Ortiz «per la sua continua ricerca e il suo impegno nelle strutture di potere e nelle disuguaglianze sociali, creando spazio e dando voce alle comunità emarginate». L’artista andrà in residenza ad Aci Castello, in provincia di Catania, e al termine del soggiorno siciliano esporrà i frutti del suo lavoro in una delle sedi della fondazione (durante Artissima, la Sala Sospesa dell’Oval accoglie i lavori di Caroline Ricca Lee, vincitrice in fiera del premio nel 2023).
L’artista Daniele Di Girolamo, presentato dalla galleria Traffic di Bergamo è il destinatario del Premio Ettore e Ines Fico, giunto alla sua 15ma edizione. L’opera dell’artista sarà acquisita dall’istituzione torinese. Andrea Busto, direttore del Mef ha dichiarato che: «La scelta dell’artista di quest’anno è stata indirizzata dalle tragiche problematiche che il mondo sta affrontando nei confronti delle relazioni interpersonali fra stati limitrofi in guerra, da uomini che compiono uxoricidi, dell’incomunicabilità interpersonale. Le opere di Daniele Di Girolamo invece ci parlano della possibilità di un futuro diverso e di una relazione nuova tra le persone che può avvenire anche attraverso la simbologia della sabbia che dialoga con l’acqua del mare e che scroscia come pioggia all’interno di tubi di resina cristallizzati. Oppure da piccole penne d’uccello che frusciano nell’aria come fossero esseri abbandonati nello spazio. La grande poesia che viene esplicata da questi oggetti è simbolo di uno stato poetico e di una visione positiva del futuro. Il Museo Ettore Fico acquisisce opere di giovani che danno un senso alla realtà odierna e che si proiettano anche nel futuro raccontando nuove storie e indicando nuovi percorsi».
L’edizione 2024 ha confermato infine l’«Artissima New Entries Fund», fondo sostenuto direttamente dalla fiera per supportare economicamente tre gallerie della sezione New Entries. Le gallerie Hatch di Parigi, Manus di Spalato e Zagabria e Matta di Milano, in quanto più aderenti allo spirito della loro sezione, beneficeranno del fondo stanziato.
La fiera, che riunisce opere di diversi momenti storici, chiude i battenti in un clima di generale ammirazione anche se per qualcuno gli acquirenti sono stati più cauti e meno interessati all’arte antica
Gli spazi in città regalano al pubblico mostre visionarie che riflettono tempi in cui si sovrappongono con estrema naturalezza dimensioni fisica, metafisica e digitale
Con un budget incrementato per le acquisizioni ad Artissima, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt ha puntato su artiste donne di generazioni diverse
Alla sede storica si aggiunge un altro spazio che apre con gli artisti nel roster della realtà di Valenza