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Il progetto di Alvisi e Kirimoto per la Basilica di Massenzio, Roma

© Giuseppe Miotto Marco Cappelletti Studio

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Il progetto di Alvisi e Kirimoto per la Basilica di Massenzio, Roma

© Giuseppe Miotto Marco Cappelletti Studio

Basilica di Massenzio, da memoria del tardo antico a spazio vivo e inclusivo

La navata centrale della grandiosa struttura antica romana sarà restaurata prima di dotarsi di un palco, di nuove pavimentazioni e di totem informativi

Elena Franzoia

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Come il Colosseo, anche la Basilica di Massenzio sarà presto riqualificata grazie a un progetto di architettura contemporanea. Se infatti del nuovo pavimento e del potenziamento degli aspetti conservativi e impiantistici del grande anfiteatro si occuperanno Massimiliano Milan e Studio Labics, saranno Massimo Alvisi e Junko Kirimoto a interessarsi della spettacolare Basilica allo scopo di «valorizzare il sito, trasformandolo in uno spazio vivo e inclusivo». 

Tra le principali fonti di ispirazione per gli architetti del Rinascimento, che più volte ne citarono l’imponente soffitto cassettonato, la Basilica rivivrà infatti grazie a un nuovo percorso espositivo che la doterà di tre elementi-chiave: un palco polifunzionale, nuove pavimentazioni e due totem illustrativi. Interventi che «si inseriscono, precisano gli architetti, in modo consapevole in un contesto unico al mondo, allo scopo di rinnovarne l’identità attribuendogli nuove funzioni e calibrando memoria storica ed esigenze attuali». Il palco in particolare rappresenta il cuore del progetto, «un’opera che trascende la semplice installazione per divenire un dispositivo culturale, che innesca un sistema di relazioni tra monumento, visitatori ed eventi che qui prendono vita». 

Commissionato dal Parco Archeologico del Colosseo, il progetto vedrà come primo tassello il restauro della navata centrale, in cui troverà spazio il palco, cui spetterà anche il compito di restituire una continuità d’uso alle tre aule che compongono la navata, precedentemente interrotta da incongrue strutture in acciaio. Roma si doterà dunque di un nuovo ed eccezionale spazio destinato alla convegnistica, al cinema e alle arti performative, da cui i fruitori godranno peraltro di un punto di vista privilegiato sui magnifici dettagli antichi che tuttora il monumento conserva. Versatilità e inclusione sono i concetti che hanno animato la progettazione del palco, accessibile da tutti i lati. Una gradonata sul fronte offre sedute e una vista aperta verso gli Horti Farnesiani, mentre scale e rampe laterali facilitano il passaggio dalle navate laterali. Sul lato nord, un’ulteriore scala conduce all’abside, permettendo di osservare da vicino la magnificenza architettonica di questo luogo. Luci integrate e parapetti in acciaio verniciato garantiranno sicurezza e comfort, mentre due sedute ai lati del palco offriranno momenti di sosta e ascolto durante le visite guidate. I nuovi accessi faciliteranno l’uso del palco durante gli eventi, permettendo peraltro di allestire le scenografie senza interferire con la fruizione del monumento. Il palco sarà realizzato con un sistema modulare, formato da un’intelaiatura in acciaio e un piano in grigliato Keller. «La finitura sarà realizzata in pannelli di multistrato di betulla, composti da listelli che si infittiscono progressivamente verso il centro agendo da punto di ingresso visivo», affermano gli architetti. Il progetto si estende a riqualificare anche il piazzale antistante, che sarà pavimentato con terra battuta naturale mista a calce e ospiterà totem informativi in metallo dotati di sistema audio-video. 

Il progetto di Alvisi e Kirimoto per la Basilica di Massenzio, Roma. © Giuseppe Miotto Marco Cappelletti Studio

Elena Franzoia, 14 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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