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Gareth Harris
Leggi i suoi articoliDopo essersi ritirati dall’evento nel 2024, sia la Scozia che il Galles saranno rappresentati alla Biennale di Venezia del prossimo anno (9 maggio-22 novembre 2026).
Il duo di artisti di Glasgow Davide Bugarin e Angel Cohn Castle, noto come Bugarin + Castle, rappresenterà la Scozia. Nel frattempo, l’artista Manon Awst e il critico Dylan Huw collaboreranno per la presentazione del Galles. Entrambi i paesi parteciperanno come eventi collaterali ufficiali, non come padiglioni.
Il lavoro di Bugarin + Castle sarà curato dal Mount Stuart Trust, un’organizzazione di arte contemporanea con sede sull’isola di Bute. Scotland + Venice, l’ente artistico responsabile della presentazione scozzese alla biennale più prestigiosa del mondo, ha commissionato l’opera, finanziata da Creative Scotland, l’ente governativo per lo sviluppo delle arti e delle industrie creative in Scozia, dal British Council Scotland e dalle National Galleries of Scotland. Il duo presenterà un’opera scultorea, performativa e di immagini in movimento che utilizza «il concetto di parata come lente per esplorare il complesso retaggio emotivo di vergogna, orgoglio e celebrazione», come si legge nella descrizione del progetto. Nella loro dichiarazione, Bugarin + Castle affermano: «Siamo entusiasti di mostrare insieme il nostro nuovo lavoro a Venezia, trasformando la sede (non ancora annunciata, Ndr) con interventi spaziali e influenzati dalla cultura drag che affrontano questioni di performance di genere e controllo coloniale del suono, radicate nella nostra esperienza di vita. Il nostro obiettivo è quello di mettere in discussione le narrazioni semplicistiche sul terreno controverso dell’identità odierna».
Alberta Whittle ha rappresentato la Scozia a Venezia alla Biennale del 2022. Un portavoce di Scotland + Venice ha dichiarato che la partecipazione alla Biennale è stata tuttavia sospesa nel 2023 per consentire ai partner del progetto di valutare la fattibilità futura del progetto e l’efficacia dell’approccio. Lo stesso ente si è inoltre impegnato a partecipare alle Biennali del 2028 e del 2030.
Parallelamente, l’ultimo artista scelto per rappresentare il Galles è stato Sean Edwards nel 2019. La sua mostra è stata supervisionata dall’Arts Council of Wales (Acw), l’ente finanziato dal governo gallese che sta organizzando la presentazione di Venezia. L’artista scelto per il 2026, Awst, con sede a Carmarthen, crea sculture e opere site specific basate su narrazioni ecologiche. Huw, con sede a Cardiff, afferma che il suo lavoro è «guidato da collaborazioni a lungo termine e nasce da processi giocosi, basati sulla ricerca, translinguistici e interdisciplinari». Anche le gallerie Oriel Davies a Newtown e Oriel Myrddin a Carmarthen contribuiranno al progetto.
Un portavoce dell’Acw ha dichiarato a «The Art Newspaper»: «Nel 2022 abbiamo deciso di sospendere la nostra partecipazione alla Biennale di Venezia e di dedicare un po’ di tempo a ripensare il nostro approccio. Avevamo bisogno di porci alcune domande sul lavoro a livello internazionale, sulla nostra attività nel contesto dell’emergenza climatica e sul nostro impegno ad ampliare il coinvolgimento». La riduzione dei finanziamenti da parte del Governo gallese ha anche comportato la necessità per l’Acw di rivedere tutto il proprio lavoro, compreso Wales in Venice, afferma il portavoce.
Nel 2022, l’Acw ha invece offerto sovvenzioni a dieci artisti nell’ambito di un programma chiamato «Wales Venice 10 Fellowship». I dieci borsisti, tra cui gli artisti Paul Eastwood e Cinzia Mutigli, hanno ricevuto ciascuno 15mila sterline «per svolgere ricerche e/o partecipare in modo significativo alla 59ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia [2022]», si legge in una dichiarazione.
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