Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoliIl formato orizzontale, i volti dei cavalli sconvolti, imbizzarriti, dalle membra affilate e gli occhi sbarrati, agitati da un pericolo che non vediamo, ma che riusciamo a percepire nella sua inquietante intensità. Questa una possibile descrizione di «Untitled (Seven Horses)» di Maqbool Fida Husain (1915-2011), che lascia intuire come il pittore sia stato spesso definito il "Picasso indiano", con le analogie con «Guernica» che si rincorrono lungo questa tela, così come in altre opere.
Husain è stata una figura pionieristica per il modernismo indiano del XX secolo, uno dei membri fondatori del Progressive Artists' Group, che promuoveva nuove forme d'espressione e di linguaggio. Nato a Pandharpur, nel Maharashtra, nel 1915, Husain ha iniziato la carriera artistica dipingendo cartelloni pubblicitari per il cinema, a Mumbai, dedicandosi poi a tempo pieno alla pittura. Il successo coincise con le polemiche, montate a causa delle rappresentazioni di divinità indù nude che l'autore era solito realizzare. Con le organizzazioni integraliste che ne chiedevano addirittura l'arresto, Husain si autoesiliò a Londra dal 2006, dove visse fino alla morte, avvenuta nel 2011. Tra i soggetti meno polemici ma più ricorrenti nella sua opera, troviamo per l'appunto i cavalli, che l'artista considerava emblemi di resistenza, spiritualità e trasformazione.
Elementi magistralmente espressi in «Untitled (Seven Horses)», del 1981, dove gli animali galoppano sulla tela in un vortice di colori e forme, i loro corpi astratti ma vivi, gli zoccoli volutamente assenti, quasi a suggerire uno stato metafisico di movimento, sospeso tra il reale e l'immaginario. L'opera, stimata da Bonhams 300-500 mila euro, è tra gli esempi meglio riuscite del tema, caratterizzata da una profonda commistione di espressività e simbologia. A partire dal piccolo cavallo bianco inscritto in una forma circolare, posta in altro a sinistra, quasi a ricordare un sole, o a suggerire un'ascensione spirituale. Da questo singolare punto focale, lo sguardo è condotto verso il basso, in una disposizione caotica ma controllata di sei cavalli al galoppo.
Due cavalli bianchi spiccano in modo prominente, i loro corpi dipinti con pennellate spesse e audaci, le narici dilatate che trasmettono vitalità e furia. Appena dietro uno di essi c'è un cavallo grigio, appena visibile ma che con il suo tono fissa il peso visivo della composizione. Un cavallo giallo vibrante irrompe nell'inquadratura dal bordo sinistro. Al centro, nella parte inferiore del dipinto, giace invece un piccolo cavallo nero, compatto, ben piantato a terra, che funge quasi da ancora per il movimento vorticoso che lo circonda.
Una delle presenze più enigmatiche del dipinto è l'insolito cavallo ibrido, con il corpo giallo e la testa bianca: creatura surreale, quasi totemica, che sfida il senso di logica anatomica dello spettatore e insiste su un'interpretazione simbolica. Che voglia suggerire una fusione di forze opposte, luce e oscurità, vita e morte, potere e vulnerabilità? Lo sfondo, un campo caleidoscopico di rossi intensi, blu ricchi, neri terrosi e verdi smeraldo, interagisce con i cavalli, riecheggiando le loro forme, ombreggiandone le sagome ed elevando l'opera a una scala quasi cosmica. Nella rappresentazione dell'animale, Husain vede quindi la celebrazione dello slancio irrequieto della vita.

Maqbool Fida Husain, «Untitled (Seven Horses)» (dettaglio)
Altri articoli dell'autore
Dal 4 al 7 settembre 2025 Bruxelles attiva contemporaneamente le sue realtà culturali con inaugurazioni ed eventi diffusi
A partire dal 29 maggio, l’esposizione sarà aperta fino a mezzanotte dal giovedì alla domenica
La seconda edizione al Grand Palais si afferma come piattaforma di convergenza tra mercati, generazioni e linguaggi, rinnovando la centralità culturale della capitale francese
Le vendite del 5 e del 6 giugno includono le principali serie di Hirst, con edizioni e opere uniche su carta per diverse fasce di prezzo, e una selezione curata di stampe e multipli di grandi artisti moderni e contemporanei