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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliCon un colpo di scena degno dei momenti più strategici del mercato globale dell’arte, Art Basel annuncia la nomina di Carly Murphy come nuova Global Head of Collector and Institutional Relations. Una mossa che suona come un’apertura di una nuova fase nella geopolitica del collezionismo contemporaneo. Murphy – un curriculum che parte da Sotheby’s nel 2003 e passa per i piani alti di Christie’s, dove ha ricoperto il ruolo di Senior Vice President e responsabile della strategia clienti per le Americhe – porta con sé una profonda expertise nell’orchestrare relazioni ad alto livello, costruite con cura tra dipartimenti strategici, musei, advisor e grandi famiglie di collezionisti.
Nel suo nuovo ruolo, che inizierà a ottobre, riporterà a Vincenzo de Bellis, Chief Artistic Officer e Global Director di Art Basel Fairs, e avrà l’incarico di rafforzare e ridefinire il tessuto relazionale che unisce gallerie, collezionisti privati e istituzioni pubbliche, in un contesto in cui il valore delle connessioni è ormai pari – se non superiore – a quello delle opere. «La sua nomina arriva in un momento cruciale», commenta Noah Horowitz, CEO di Art Basel, sottolineando quanto oggi sia vitale «creare le condizioni per la crescita delle gallerie e coltivare il pubblico di domani».
Murphy sarà dunque una figura-chiave per consolidare quel «nuovo pubblico» che le fiere internazionali inseguono: più diversificato, culturalmente informato e sempre più abituato a ragionare in termini di ecosistemi culturali globali. Oltre alla sua lunga esperienza nel mondo delle aste, Murphy è anche una figura attiva nei consigli di amministrazione di musei e organizzazioni culturali, tra cui il Raclin Murphy Museum of Art e il Montclair Art Museum. Una rete istituzionale che rispecchia perfettamente la missione che l’attende: fare di Art Basel non solo una vetrina del mercato, ma un hub strategico capace di dialogare con tutte le forze vitali dell’arte contemporanea. «Entrare a far parte del team di Art Basel è un’opportunità unica nella vita», ha dichiarato Murphy. Un’opportunità che, a giudicare dalla traiettoria della sua carriera, sembra destinata a lasciare il segno.
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